L'isola del fantasma

film per la televisione statunitense del 2001

L'isola del fantasma

Film TV

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Titolo originale

The Pretender: Island of the Haunted

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti
Anno

2001

Genere Fantascienza
Episodi 2
Regia Frederick King Keller
Soggetto Steven Long Mitchell, Craig W. Van Sickle
Sceneggiatura Steven Long Mitchell, Craig W. Van Sickle
Rete televisiva TNT
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

L'isola del fantasma, film per la televisione statunitense del 2001, tratto dalla serie televisiva Jarod il camaleonte.

  • [Ocee porta Jarod e Miss Parker nella cripta e parla loro delle Pergamene]
    Ocee: Nessuno sa di sicuro dove siano, e tanto meno cosa siano. Alcuni dicono che sono vangeli scritti dalla mano di Dio, altri...scarabocchi della zampa di satana. Qualunque cosa siano, contengono un potere che mai nessuno dovrebbe conoscere.
  • [Miss Parker e Jarod vanno a cercare la cassetta contenente gli oggetti di padre Theo]
    Parker: Pergamene del diavolo, fantasmi, simboli del male...veramente una bella famiglia quella dei Parker!
  • [La voce del Signor Parker recita parte delle Pergamene]
    Il Centro crescerà. L'eletto sarà trovato. Un ragazzo di nome...Jarod.

Dialoghi

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  • [Lyle e Miss Parker sono dal padre in infermeria]
    Lyle: E adesso che il cervello di papà è strapazzato come le uova [Agita una mano davanti agli occhi del Signor Parker] avranno bisogno di qualcun altro da mettere qui. Considerami un candidato! [Fa l'occhiolino alla sorella]
  • [Dopo esserle scappato di nuovo, Jarod chiama Miss Parker]
    Parker: Pronto?
    Jarod: Sono cinque anni che mi dai la caccia, perché non mi lasci in pace?
    Parker: Sai bene come stanno le cose: il mio compito è catturarti e riportarti al Centro. Tu fuggi e io ti inseguo. Tutto come al solito. Devo chiederti una cosa...
    Jarod: E cioè?
    Parker: Voglio sapere chi è il mio vero padre, chi sono io veramente.
    Jarod: Bella domanda!
    Parker: Quella foto delle nostre madri che abbiamo ricevuto, che significa?
    Jarod: Tu lavori per il Centro, pensavo che sapeste tutto!
    Parker: So che loro vogliono riaverti.
    Jarod: Perché, perché sono un simulatore? Perché posso diventare chiunque voglio? Ormai non abbocco più. Si tratta di altro...
    Parker: Dimmi solo quello che sai di quella fotografia!
    Jarod: Non so che significa, ma qualcosa mi dice che è la chiave di tutto l'enigma. E il primo che trova la risposta, ha vinto.
  • [Jarod va al bar dello sport dove si trova il simbolo che sta cercando e parla con il proprietario delle sue origini. Poi scopre che qualcun altro è stato lì prima di lui]
    Barista: C'era una grossa scatola blu, con un cuore inciso sopra. Dentro c'era una bambola di porcellana. Deve averla presa quella signora.
    Jarod: Signora?
    Barista: Sì, è venuta qui un paio di giorni fa.
    Jarod: [Pensando a Miss Parker] Una giovane signora alta, bruna, belle gambe?
    Barista: No, no, no, magari!
  • [Miss Parker vuole fare un test di paternità usando il sangue del padre, ma al momento è sotto controllo costante del Triumvirato]
    Sydney: C'è un altro modo per scoprirlo. Il deposito di fluidi corporali del Centro.
    Broots: Deposito di fluidi corporali? E a che diavolo serve?
    Sydney: Vi è conservato il sangue di personaggi importanti che abbiano bisogno di trasfusioni.
    Broots: Allora il mio non c'è!
    Parker: Prendi un campione di quello di mio padre.
    Sydney: Parker, hai tenuto conto delle eventuali implicazioni psicologiche?
    Parker: [Esasperata] Sydney, ti prego, fa' come ti ho detto!
  • [Jarod arriva sull'isola di Carthis e trova un alloggio]
    Padre Clote: Come vede le comodità sono piuttosto primitive. Niente elettricità, niente telefono e poca acqua corrente.
    Jarod: Oh, mi va più che bene. In realtà questo ambiente mi ricorda un po' il posto dove sono cresciuto...
  • [Miss Parker arriva sull'isola e trova Jarod nella Cappella delle anime]
    Parker: [Massaggiandosi la nuca dopo che qualcuno l'ha colpita] La prossima volta che mi colpisci così te la farò pagare molto cara!
    Jarod: Miss Parker...
    Parker: Non fingere di essere sorpreso, Jarod! Il primo che trova le risposte ha vinto, l'hai detto tu, no?
    Jarod: Mia madre è su quest'isola. So che è in grave pericolo, non mi sembra questo il momento di mettersi a fare il cacciatore di teste per il Centro!
    Parker: Allora era tua madre...
    Jarod: L'hai vista?
    Parker: Sì, poco fa, era in preda al panico e sanguinava da un braccio!
    [Le campane suonano il richiamo di raccolta per raggiungere l'ultima barca]
    Jarod: È ferita! Ascolta...è l'ultima barca che parte da quest'isola, le risposte che entrambi cerchiamo stanno partendo con quella barca!
    [Jarod La implora con lo sguardo]
    Jarod: Ti prego...
  • [Dopo aver visto la madre scappare via sotto i suoi occhi, Jarod si lamenta con Miss Parker]
    Jarod: Era qui...mia madre era qui, davanti a me! E ancora una volta è il Centro che ci impedisce di ritrovarci...
    [Jarod si muove per andarsene]
    Parker: Dove credi di andare? [Tenendo la pistola in mano]
    Jarod: In caso non te ne fossi accorta, era l'ultima imbarcazione che lasciava l'isola. Ora siamo soli. Quindi puoi spararmi se vuoi, ma prima devo scoprire perché mia madre è venuta qui...e per quale ragione qualcuno ha cercato di farla fuori.
    [Miss Parker abbassa l'arma mentre Jarod sotto lo sguardo di disappunto di Jarod]
  • [Jarod e Miss Parker parlano con Ocee di Margaret]
    Jarod: Ocee, per quale motivo è venuta su quest'isola?
    Ocee: Voleva scoprire chi sei.
    Jarod: Come sarebbe...non capisco.
    Ocee: So solo quello che mi ha detto. Lei e un'altra donna cercano da molto tempo di scoprire la verità. [Sposta lo sguardo su Miss Parker] L'altra donna deve essere tua madre.
    [Jarod e Miss Parker si scambiano uno sguardo d'intesa, sorpresi]
    Parker: Sei sicura di non vederci?
    Ocee: La vista viene dagli occhi, ma le percezioni vengono dal cuore.
  • [Jarod e Miss Parker vanno al P-47 mentre la tempesta peggiora]
    Parker: Questo sarebbe il P-47?
    Jarod: O almeno quello che ne resta...
    Parker: Non ho mai visto piovere e nevicare allo stesso tempo.
    Jarod: È la tempesta del demonio...
    [Miss Parker avverte col suo senso interiore ciò che era successo quando il custode aveva incendiato la casa decenni prima]
    Parker: Come si può sterminare la propria famiglia solo per cupidigia e sete di potere?
    Jarod: [Infastidito] Perché non provi a chiederlo a tuo padre?!
  • [Miss Parker segue il fantasma della bambina fino a un cimitero, intanto inizia a piovere. Le tombe sono tutte della famiglia Parker. Jarod la raggiunge di corsa]
    Jarod: Miss Parker! Tutto bene? Che è successo?
    Parker: La bambina mi ha portato fin qui perché lo sapessi!
    Jarod: Sapere cosa?
    Parker: La famiglia del custode della cripta! [Mostra a Jarod i nomi sulle tombe] Ecco chi sono...
    [Miss Parker si accascia, disperata]
  • [Ocee prepara del té per i suoi ospiti, scampati alla forza della tempesta e scossi per le scoperte]
    Ocee: Allora...la mia impressione era giusta...
    Jarod: Cioè?
    Ocee: La mia impressione che l'ultima cosa buona rimasta sull'isola è il legame fra te e Miss Parker.
    [Ocee gli porge una tazza di tè]
    Jarod: No, grazie.
    Ocee: Non è per te. Va' da lei.
  • [Jarod raggiunge Miss Parker in camera e i due parlano lasciando da parte le ostilità]
    Jarod: Beh, non è proprio come il brandy, ma Ocee dice che è un buon calmante. Ti farà sentire meglio.
    Parker: Può mandarmene a casa una tonnellata?
    Jarod: Lascia che la tempesta si scateni fuori, non dentro di te.
    Parker: Vorrei vedere te, Jarod. Un cimitero pieno di Parker morti bruciati dalla mano del padre, il mio bisnonno. Lo stesso anno che il mio bisnonno arrivò da solo...e fondò il Centro. Una generazione dopo l'altra quel male, quel veleno...è stato tramandato fino a me.
    Jarod: Tu sai chi sei, adesso.
    Parker: Sono una Parker. E ad ogni nuova rivelazione nella mia vita, il ritratto della mia famiglia diventa sempre...sempre più spaventoso.
  • [Jarod e Miss Parker si siedono davanti al camino e discutono della loro vita]
    Parker: Ti ricordo quando eravamo piccoli, la sera che ti feci entrare nell'ufficio di mio padre?
    Jarod: Dicesti che se ero davvero un genio avrei scoperto dove era nascosto il regalo che ti aveva portato da un viaggio d'affari. E più tardi lo trovasti proprio dove ti avevo detto io.
    Parker: Già, ma non c'era...ti dissi di averlo trovato perché ero delusa da morire. Mio padre mentì, non l'aveva comprato. La cosa patetica però...è che da allora continuo a cercarlo, quel regalo.
    Jarod: Tuo padre, il Centro...manovrano le persone. L'unico regalo che ci hanno lasciato è questo...questo senso di vuoto.
    Parker: Tutte quelle tombe, laggiù, sono molto peggio del vuoto, credimi. E così ricomincio a chiedermi...
    Jarod: Chi sei veramente.
    Parker: Non so se adesso voglio...davvero saperlo.
    Jarod: Sì, sì lo vuoi.
    [Jarod prende una coperta e gliela mette sulle spalle, nel farlo le mani dei due inavvertitamente si sfiorano per qualche secondo]
    Jarod: Il Centro vuole farci credere che trovare la verità è sbagliato, che cercare di voler sapere chi siamo realmente è inutile, che cercare qualche legame al di fuori del loro controllo è un errore. Non vuoi sentirtelo dire ma lo sai bene, per tutti questi anni sei stata prigioniera del Centro, come me, e mano a mano che scopri la verità ti accorgi di essere una reietta...proprio come me.
    Parker: Perché mai l'unica persona di cui mi hanno sempre detto di diffidare, odiare, catturare...guarda caso è sempre con me, nei momenti peggiori e più difficili della mia vita?
    Jarod: Forse...Perché è così che deve essere...
    [I due si avvicinano e stanno per baciarsi, poco dopo sono interrotti dall'ingresso di Ocee nella stanza.]
  • [Miss Parker e Jarod parlano con Ocee della bambina che continua a vedere come un fantasma]
    Ocee: Mio padre era un buon amico di padre Theo, raccolse le poche cose che aveva, compreso il disegno di Angelo, che stringeva fra le mani quando è morto.
    Parker: La chiamavate solo "Angelo"?
    Ocee: Così la chiamava il padre. Significa qualcosa per te?
    Parker: [Scambiando uno sguardo di intesa con Jarod, pensando che il Signor Parker la chiama proprio così] Tutto significa qualcosa.
  • [Broots e Sydney scoprono il vero legame fra il Signor Parker e Raines]
    Sydney: Cartelle mediche...
    Broots: Poi un certificato di morte, documenti di adozione e un certificato di nascita, tutti rilasciati a distanza di tre giorni e tutti a nome della famiglia Parker.
    Sydney: Sicché il Signor Parker aveva un fratello?
    Broots: Si chiamava Abel, stava per morire, appena nato passò tre giorni in incubatrice, fu organizzata un'adozione e il bambino scomparve. Dopodiché, e questo è veramente incredibile, il padre del Signor Parker comprò un certificato, un falso certificato di morte, a nome di Abel Parker. In questo modo il bambino risultò essere morto e così...così l'unico anello debole della famiglia Parker venne fatto fuori!
    Sydney: È veramente incredibile, Broots!
    Broots: No, no! Non hai ancora visto niente! Guarda...guarda il cognome della famiglia che ha adottato il bambino...
    Sydney: Raines.
    Broots: È pazzesco! Questo dunque vuol dire che in realtà Raines è...
    Sydney: Il fratello del Signor Parker...
  • [Jarod e Miss Parker tornano nella stanza dove si trova il "demone"]
    Jarod: Ti presento il demone, Asmodaeus.
    Parker: O mio Dio, che mostro! Mi ricorda Raines...
  • [Miss Parker segue di nuovo il fantasma della bambina che le mostra dove ha intagliato l'angelo]
    Bambina: Spero che troverai quello che stai cercando.
    Parker: [Nota il disegno e la parola incisa poco lontano dal cherubino] Oh, grazie Angelo.
    Bambina: [Piangendo sulla propria tomba] Papà è l'unico che mi chiama "Angelo", mi chiamano tutti "Miss Parker"...
  • [Miss Parker e Jarod tornano nella cripta per cercare le Pergamene]
    Parker: I tego Arcana Dei. Che significa?
    Jarod: È latino. Io nascondo i segreti di Dio, andate via.
    Parker: Vediamo quali segreti Dio ha per noi.
  • [Il Signor Parker appare nella cripta insieme a Raines]
    Raines: Ora posso informare Adama che abbiamo le Pergamene...e Jarod.
    Signor Parker: Lunga vita al Centro!
  • [Jarod e Miss Parker sono seduti in una limousine mentre attendono di tornare a Blue Cove, lui è ammanettato. Intanto Adama riceve le Pergamene dal Signor Parker sotto i loro occhi]
    Jarod: Non posso pensare che non sia madre ad avere quella scatola. Avevo sperato in un finale diverso da questo.
    Parker: Che cosa devo fare Jarod?
    Jarod: Non devi chiederlo a me, mi dispiace che tu non riesca a cambiare direzione quando è il momento di farlo.
    Parker: Ed immagino sarai tu ad aprirmi gli occhi.
    Jarod: No, non hai bisogno del mio aiuto, tu sola puoi decidere se vuoi guardare a fondo nella tua vita, come ha fatto una volta tua madre.
    Parker: Lascia perdere mia madre, ok? [Infastidita] Io non sono lei...
    Jarod: E allora chi sei? Tuo padre? È forse l'eredità dei Parker che vuoi trasmettere ai tuoi figli?
    [Miss Parker volta il viso per non guardarlo negli occhi mentre sta per piangere]
    Jarod: Abbiamo superato tante prove insieme, da quando eravamo bambini fino agli ultimi due giorni. Io so che raramente i nostri obiettivi coincidono, ma ho sempre sentito...ho sempre saputo...che tra noi c'era qualcosa di più, non siamo solo un cacciatore e una preda.
    Parker: Forse lo facciamo solo per poter andare avanti, Jarod.
    Jarod: Forse meritiamo tutti e due qualcosa di più...
    Parker: Senti...dimentica quello che è successo su quell'isola, dimentica quel momento di debolezza, i cambiamenti si fanno solo se vale la pena di cambiare...
    [Jarod le prende la mano fra le sue, ancora ammanettate e la implora con lo sguardo. Lei lo guarda intensamente, ma poi ritrae di scatto la mano]
    Parker: Mi dispiace...ma questo non è il finale diverso che desideravi. Che vuoi, purtroppo è così che va la vita, Jarod...
    [Miss Parker esce dall'auto e Jarod viene trascinato fuori, ma prima di salire sull'aereo riesce a fermarsi davanti a lei]
    Jarod: Prepariamoci a un finale a sorpresa, Miss Parker. Dipende da te...la conclusione della storia.
  • [Miss Parker risponde a Broots e Sydney che la cercavano da giorni]
    Parker: Vuol dire che quel verme di Raines potrebbe essere mio padre?
    [Miss Parker osserva Raines in lontananza, e lui le sorride meschinamente]
    Parker: Oh, mi viene da vomitare!
  • [Miss Parker sale di nascosto sull'aereo per parlare con il padre]
    Parker: Sto aspettando una risposta.
    Signor Parker: Non adesso, Angelo!
    Parker: Non...chiamarmi Angelo! Voglio sapere subito chi di voi due è il mio vero padre. [Volge lo sguardo da Raines al padre] Adesso! [Urlando]
    Lyle: No, sta' a sentire, non ho capito bene cos'è questa ricerca di paternità, ma non è questo né il momento né il posto per farla...non torniamo a Blue Cove, se ci torniamo, mettiamo in chiaro questa faccenda.
  • [Miss Parker scopre il piano degli altri per tradire il Triumvirato]
    Signor Parker: Adama è convinto che porti sfortuna e non voglio che si possa insospettire.
    Parker: Insospettire di cosa?
    Jarod: Di te, Miss Parker. Il fatto che tu sia a bordo rovina i loro piani per ingannare Adama e il Triumvirato. Vedi, ora che le Pergamene sono state autenticate, il Signor Lyle e tuo padre, o forse dovrei dire "i tuoi padri", si lanceranno con il loro paracadute insieme al loro bottino: le Pergamene e me. Purtroppo ci sono solo quattro paracadute e con te, cara Miss Parker...siamo cinque.
  • [Jarod spiega a Miss Parker l'importanza delle Pergamene]
    Parker: Che vantaggio c'è a tradire il Triumvirato?
    Jarod: Il presunto potere delle cosiddette "Profezie" è l'arma che il Centro usa da anni per ingannare quella gente e tenerla a bada. Voi invece siete proprio convinti che non ci sia niente di vero, eh?
    Signor Parker: L'unica cosa importante è che ci creda il Triumvirato.
    Jarod: Per cui se quelle pergamene restano nelle mani del Triumvirato, in Africa, il potere del Centro è finito. Immagino che tua madre lo abbia scoperto anni fa.
    Parker: E se le avesse trovate, quindi...
    Jarod: Avrebbe avuto in mano tutto il potere del Centro.
    Parker: E l'avrebbe liquidato...
  • [Jarod rimane solo col Signor Parker]
    Jarod: Dimmi una cosa. Le hai mai voluto bene? È affamata di quel poco affetto che hai saputo darle durante questi anni.
    Parker: Voglio bene a mia figlia più di ogni altra cosa al mondo!
    Jarod: Più di quelle pergamene? Mi sembra patetico che ti abbiano condizionato tutta la vita senza nemmeno averle viste.
    Signor Parker: Ho conosciuto i loro segreti da mio nonno, la sua eredità non ha niente di patetico!
    Jarod: Oh, certo, far morire bruciata la propria famiglia, è davvero una bella eredità da lasciare a tua...come dobbiamo chiamarla, "figlia"? Andiamo! Centinaia di persone nel corso dei secoli hanno sacrificato la vita per poter intravedere quelle pergamene. E adesso sono qui, davanti a te. Non sei un po' curioso? Tutto quel...potere...
  • [Adama fa scortare Miss Parker, Lyle e Raines a sedersi sull'aereo]
    Adama: Controllate se hanno armi.
    Parker: Giù le mani, cow-boy!
  • [Miss Parker raggiunge Jarod e il padre nella stiva e l'uomo sta per lanciarsi dall'aereo con le Pergamene]
    Parker: Hai deciso di lasciarmi qui a morire, papà?
    Signor Parker: No, no, andrà tutto bene. Non è scritto che finirà in questo modo.
    Parker: Aspetta, papà! Io devo saperlo...Sei tu...il mio vero padre?
    Signor Parker: Ti voglio bene come un padre, è questo che conta. Non essere triste, la nuova eredità dei Parker comincia con te.
  • [Jarod deve fare atterrare l'aereo che sta precipitando]
    Parker: Ce la faremo?
    Jarod: Me lo auguro!
  • [Jarod incarica Lyle di riparare l'apparato elettronico collegando fra loro dei cavi dello stesso colore]
    Parker: Jarod! Gli restano tre fili, uno solo è blu, che deve fare?
    Jarod: Lyle...devi scegliere con attenzione!
    Parker: In altre parole devi indovinare...
    Jarod: E pregare che scelga quello giusto...
  • [Tornati al Centro, Miss Parker parla con Raines e Lyle delle loro nuove mansioni]
    Raines: Sembri molto sorpresa di vedermi.
    Parker: [Ridacchia] Beh, credevo che gli africani dopo quell'atterraggio morbido in Marocco avessero pensato a una decapitazione.
    Raines: Dopo che ho spiegato loro che Jarod si è liberato sull'aereo e che ha ucciso Adama e le sue guardie e si è paracadutato con le Pergamene, hanno perdonato. Soprattutto grazie al Signor Parker, che ha dato la vita per salvare ciò che apparteneva a loro.
    Parker: Proprio una bella favola.
    Lyle: Ci ha salvato la vita. A tutti noi.
    Raines: Hanno bisogno di me, ora più che mai, così come i miei figli. Jarod deve essere ripreso.
    Parker: Quindi...procediamo come al solito.
    Raines: Con un cambiamento: quello di voi due che riporterà indietro Jarod avrà un futuro a lungo termine, qui. E soprattutto un futuro nell'eredità Parker.
    Parker: E chi invece fallisce?
    Raines: Fa' attenzione a scherzare sulle decapitazioni. Tuo fratello mi ha dato un segno di grande lealtà.
    [Raines mostra il pollice tolto dalla mano di Lyle e tornato al suo posto]
    Raines: Adesso lo aspetto anche da te.
    Parker: Di questo parleremo più in là.
  • [Jarod chiama Miss Parker. Entrambi sono affranti e sconsolati]
    Jarod: Cosa credi che abbiano detto?
    Parker: Non lo so...
    Jarod: Speravo che avessi delle risposte, che conoscessi le cosiddette Profezie.
    Parker: Quelle risposte sono in fondo all'oceano con mio...
    [Miss Parker comincia a piangere]
    Parker: Tu credi...che ci sia probabilità che lo abbia fatto per il motivo giusto, Jarod? O si trattava solo di un'altra delle sue bugie?
    Jarod: Non lo so. Forse è il momento che tu ti faccia quel regalo che lui non ti ha mai fatto. La verità.
    Parker: Spero che troverai tua madre...
    [Jarod guarda la foto delle loro madri e attende un paio di secondi prima di fare la domanda per cui ha chiamato]
    Jarod: E in quanto...a noi due?
    Parker: Tu fuggi e io ti inseguo. Così è stato deciso per noi due.
    Jarod: Forse è questa la maledizione dei Parker...
    Parker: Già...È una vita d'inferno la nostra.
    Jarod: Solo che questa volta il primo che troverà le risposte...vivrà.
    Parker: Jarod...Se le Profezie fossero vere, forse...potremmo scoprire quale sarà il nostro futuro.
    Jarod: Se sono vere.
    [Miss Parker chiude il cellulare ma lo tiene vicino al viso, accarezzandolo e sorridendo]

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