L'amore il pomeriggio

film del 1972 diretto da Eric Rohmer

L'amore il pomeriggio

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Titolo originale

L'amour l'après-midi

Lingua originale francese
Paese Francia
Anno 1972
Genere commedia
Regia Eric Rohmer
Sceneggiatura Eric Rohmer
Produttore Barbet Schroeder
Interpreti e personaggi

L'amore il pomeriggio, film del 1972 di Eric Rohmer.

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Mi piace avere più di un libro da leggere. Ognuno con il suo tempo e il suo luogo, che mi portino fuori dal tempo e dal luogo in cui sono. Ma non potrei leggere se fossi solo, in una cella dai muri spogli, ho bisogno di una presenza fisica al mio fianco. (Frédéric)
  • [Riferendosi alla moglie Hélène] Perché nella moltitudine delle bellezze possibili sono stato sensibile proprio alla sua? Questo non lo so più molto bene. Ora, quando vedo una donna, riesco con minor chiarezza a classificarla nella schiera delle elette o in quella delle escluse. Non solo non sono più certo del mio gusto, ma addirittura non capisco più quali criteri avessero guidato una volta il mio giudizio, in che cosa facessi consistere quel qualcosa che ogni donna doveva immancabilmente possedere per attrarmi e che mi bastava un'occhiata a decifrare. Da quando mi sono sposato, tutte le donne mi sembrano attraenti. (Frédéric)
  • Mi piace la grande città, la provincia e i sobborghi mi opprimono. La calca e il rumore non mi trattengono dal prendere il bagno di folla. Amo la folla come il mare, non per annegarci o confondermi, ma per sfidarne la superficie come un navigatore solitario, docile in apparenza al suo ritmo, ma per meglio riprendere il mio, ogni volta che la corrente cambia o si scioglie. Come il mare, la folla mi tonifica e scatena l'immaginazione e quasi tutti i pensieri mi vengono per strada. (Frédéric)
  • Tutto sommato mi piace che ci sia gente per strada a qualsiasi ora, è questo che mi piace di Parigi, non c'è niente di più sinistro dei pomeriggi in provincia o in periferia, mi deprimono in modo terribile. (Frédéric)
  • Se c'è una cosa che non sono più in grado di fare è la corte a una ragazza. Non so cosa potrei dirle e d'altronde non c'è ragione che le dica qualcosa, non voglio niente da lei, non ho niente da proporle. Tuttavia sento che il matrimonio mi blocca, mi imprigiona e ho voglia di evadere. La prospettiva di una felicità senza scosse mi immalinconisce e mi scopro a rimpiangere i tempi non lontani in cui provavo anch'io gli spasimi dell'attesa. Sogno una vita fatta solo di primi amori, d'amori durevoli. So di volere l'impossibile, non invidio nessuno e quando vedo due innamorati, penso meno a me, a quello che ero, e più a loro, a quel che saranno. Per questo amo la città, la gente passa e sparisce, non la si vede invecchiare. Quel che rende straordinario ai miei occhi lo scenario di Parigi, le sue strade, è la presenza costante e fuggevole di donne che si incrociano ad ogni momento e che quasi certamente non rivedrò mai più, purché siano là, indifferenti e inconsapevoli del loro fascino, felici di verificarne l'effetto su di me come io verifico il mio su di loro, per un tacito accordo senza sguardi o sorrisi anche appena accennati. Sento il loro potere d'attrazione senza esserne attratto. Tutto questo non mi allontana da Helène, al contrario. Mi dico che le bellezze che mi passano davanti sono il naturale prolungarsi della bellezza di mia moglie, l'arricchiscono con la loro bellezza, ricevendone in cambio un poco della sua. La bellezza di lei garantisce la bellezza del mondo e viceversa. Quando abbraccio Helène, abbraccio tutte le donne. (Frédéric)
  • Sento che la mia vita passa, che altre vite passano parallele alla mia e sono quasi frustrato di rimanervi estraneo, di non aver saputo trattenere ognuna di queste donne anche per un istante nella loro corsa verso chissà quale lavoro, verso chissà quale piacere. E sogno, sogno di possederle tutte, per davvero. (Frédéric)
  • A me piace guardar vivere gli altri. Vite più o meno felici sì, ma nessuna banale. Se la vita fosse la stessa per tutti, mi ucciderei, è la varietà della vita che mi piace. (Frédéric)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Frédéric: Non amo mia moglie perché è mia moglie, la amo perché è lei, la amerei comunque anche se non fosse...
    Chloé: No, la ami, se la ami, perché devi amarla. Non sopporterei che qualcuno mi amasse così.
  • Frédéric: Sono attratto da te a tal punto che non so se potrei resistere, la mia volontà è annientata. A volte mi chiedo se non sia meglio finire a letto, sarebbe più sano. È possibile amare due donne insieme? Ma è normale?
    Chloé: Dipende da quello che vuoi dire. Amare con passione? No, la passione non dura. Se vuoi dire scopare con questa o quella e provare tenerezza per tutte... è molto banale, tutti lo fanno più o meno apertamente. Normale sarebbe la poligamia.

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