Sfida al diavolo

Sfida al diavolo


Interpreti e personaggi
Titolo originale	Sfida al diavolo
Lingua originale	italiano
Paese	Italia
Anno	1963
Genere	horror
Regia	Nello Vegezzi
Soggetto	Nello Vegezzi
Sceneggiatura	Nello Vegezzi
Christopher Lee: signore del castello Piero Vida: padre Remigio / Peo George Ardisson: Gugo Bella Cortez: Frie Mario Zagarti (Mario Polletin): Gian Lilly Parker (Vittoria Centroni): Maga Anita Dreyver (Anita Cacciolati): Jenny Alma Del Rio: Alma la danzatrice Sonia Scotti: cantante di Ti hanno visto Ulderico Sciarretta: padre guardiano Adriana Ambesi: signora del castello
Doppiatori originali
Sergio Rossi: signore del castello Stefano Satta Flores: padre Remigio / Peo Alina Moradei: Alma la danzatrice

Sfida al diavolo, noto anche come Katarsis, film italiano del 1963 con Christopher Lee, regia di Nello Vegezzi.

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

Non fate caso alla bottiglia, questo è del vero brandy Stock 84. Mi dicono di comprare quello di qualità scadente, ma siccome lo bevo anch'io non bado a spese. (Padre guardiano)
L'inferno... l'inferno dev'essere qualcosa di simile. Ma quello che noi credevamo ormai morto e sepolto, il nostro cuore, in seguito a quelle sofferenze prolungate cominciava a poco a poco a riaprirsi. (Remigio)
Questa volta eravamo salvi. Salvi soprattutto da noi stessi. E talmente diversi, dopo quella notte di prova, in cui avevamo distrutto alla radice i nostri cattivi istinti. La ricompensa venne da sola: la giovane castellana, la purezza, forse la nostra anima, ci apparve dinnanzi. (Remigio)

Citazioni in ordine temporale.

Alma: Non sarai mica venuto qui a farmi la morale, vero? Se fino a pochi anni fa tu eri la peggior carogna della terra, Peo!
Remigio: È proprio perché ero una grande carogna che posso comprendere che si ha la felicità solo quando si è in pace con sé stessi.

Un giallo più giallo del giallo—Una Sonia che rallegra l'ambiente del vizio. (tagline^[1])
Uscito in origine come Katarsis e rieditato dopo due anni, forse il più scassato horror italiano di tutti i tempi. Si cala un velo pietoso sulla storia-cornice, con soubrette grasse e la «stella della canzone argentina» Sonia. (Il Mereghetti)

↑ Citato in Roberto Curti, Mavericks of Italian Cinema: Eight Unorthodox Filmmakers, 1940s-2000s, McFarland & Company, Jefferson, 2018, p. 179. ISBN 978-1-4766-7242-7