Jun Ashida

stilista e imprenditore giapponese

Jun Ashida (1930 – 2018), stilista e imprenditore giapponese.


Citazioni in ordine temporale.

Citazioni di Jun Ashida

modifica
  • Guardo sempre tutto con l'occhio dello stilista. Nel design occidentale cerco il classicismo giapponese. Ora, non vedi molte donne giapponesi che indossano il kimono. Ma io, giocando con maniche e cinture, voglio mettere dentro lo spirito giapponese.
I always look at everything with the eye of a designer. I look for a Japanese classic in Western design. Now, you do not see many Japanese women wearing kimonos. But I want to put in the Japanese spirit by playing with sleeves and tie belts.[1]
  • Nel teatro Kabuki è il pubblico che crea gli attori: non possono avere successo se il pubblico non è felice.
In the Kabuki theater it is the public who make the actors — they cannot succeed when the public is not happy.[1]
  • La moda kawaii o la moda ispirata agli anime attirano molta attenzione, ma se cammini per Tokyo, davvero non vedi persone con quel tipo di vestito.
Kawaii fashion or fashions inspired by anime get a lot of attention, but if you walk around Tokyo, you don't really see people in that kind of dress.[2]
  • L'idea della moda giapponese e di ciò che la gente indossa è diversa. Molti sono in realtà piuttosto conservatori [quando si tratta di moda], ma le persone tengono davvero a come si vestono e alla qualità di ciò che acquistano. La reputazione del "made in Japan" è altissima; abbiamo una storia di creazione artistica e la moda ne fa parte.
The idea of Japanese fashion and what people wear is different. Many are actually quite conservative [when it comes to fashion], but people really care about how they dress and the quality of what they buy. The reputation of "made in Japan" is very high; we have a history of artistic creation and fashion is a part of it.[2]
  • Penso che sia una parte del mio dovere preservare quella parte della cultura giapponese [la tradizione dell'artigianato]. Qui abbiamo tecnici che si fanno pratica da molto tempo, perfezionando ogni dettaglio.
I think it is part of my duty to keep that part of Japanese culture. We have technical people here who have been training themselves for a long time, perfecting each detail.[3]
  • Mio padre era un designer affermato quindi mi hanno sempre paragonato a lui: all'epoca la cosa mi dava fastidio. Le persone sono veloci nel giudicare te e il tuo talento, quindi devi davvero fare uno sforzo. Continuavo a ripetermi di fare del mio meglio. Non dimenticherò mai mio padre che prima della mia prima collezione mi diceva: "Questa è una maratona, non correre troppo veloce all'inizio". È importante capirlo nel mondo degli affari.
My father was an established designer so they always compared me to him—at the time, it made me upset. People are quick to judge you and your talent, so you really have to make an effort. I kept telling myself to just do my best. I'll never forget my father telling me before my first collection, "This is a marathon, don't run too fast at the beginning". It's important to realize that in business.[2]
  • Fortunatamente, a queste donne straordinarie piacciono le mie collezioni, e quando parlo con loro quella diventa anche la mia ispirazione.
Luckily, these amazing women like my collections, and when I talk to them that becomes my inspiration, too.[2]
  • Le occasioni sono tante ormai. Prima, se lavoravi, avevi bisogno di tailleur; se fossi stata una casalinga, avresti scelto abiti più comodi e un vestitino per uscire a pranzo. Non è più così: ognuno di noi ha molteplici eventi ed esigenze. [Come designer] ti fa cambiare la tua prospettiva.
There are so many occasions now. Before, if you were working, you needed business suits; if you were a housewife, you might have chosen more comfortable clothes and a little dress to go out for lunch. It isn't like that anymore—everyone has multiple events and needs. [As a designer] it makes you change your outlook.[2]
  1. a b (EN) Citato in Suzy Menkes, Jun Ashida rounds out his collection, nytimes.com, 20 agosto 2002.
  2. a b c d e (EN) Citato in Jannelle Okwodu, Japan's First Lady of Fashion on Dressing Royals, Empowering Women, and the Future of Japanese Design, vogue.com, 9 novembre 2017.
  3. (EN) Citato in Bonnie Wertheim, Jun Ashida, Who Dressed Japanese Royalty, Is Dead at 88, nytimes.com, 2 novembre 2018.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica