Joseph-Marie Verlinde

chimico, sacerdote cattolico

Joseph-Marie Verlinde (1947 – vivente), presbitero francese.

Intervista di Antonio Gaspari, Apologetica per la generazione di Facebook, Zenit, 24 giugno 2010
  • Ho avuto per fortuna la grazia di poter usufruire di quasi dieci anni di studi filosofici e teologici che mi hanno consentito di trovare la mia unità interiore in Cristo.
  • L'ostacolo alla nostra santificazione non è tanto il peccato quanto la nostra mancanza di fiducia nella misericordia e la nostra paura nel consegnarci allo Spirito Santo.
  • Il Santo è sempre solo un peccatore che ha osato scommettere tutto su Dio.
Articolo, Attenzione ai nuovi movimenti religiosi, in Fede e cultura, ottobre 2002
  • C'è una libertà, che c'è una scelta che io avrei potuto, volendo, evitare, se fossi stato più attento alla voce dello Spirito che illumina la mia ragione naturale.
  • C'è un vero e proprio accecamento spirituale che arriva fino all'oscuramento della ragione e ciò impedisce di vedere la contraddittorietà di queste posizioni [del new age] non soltanto con la nostra cultura, ma anche con le nostre convinzioni più profonde.
  • Aderire a queste dottrine [del new age] in cui l'uomo finisce per pensare di essere Dio, non significa solo rimanere sul piano filosofico, ma significa anche entrare in una gravissima scelta spirituale.
  • Essere in buona fede, è bene, ma la fede deve diventare buona, appoggiandosi sull'unico buono, rivelatore di Gesù Cristo.
  • Chi si stacca dal Cristo per aderire alle religiosità naturali compie un atto di apostasia da Cristo.
  • Con il pretesto di un cammino spirituale, il Nemico lusinga in noi, l'antico desiderio di diventare uguale a Dio: "conoscerete il bene e il male". Da qui nasce il relativismo etico e religioso.
  • Quando il "maestro" ti chiederà: "Che cosa vuoi?". E tu rispondi: "Chiedo l'illuminazione". Tu cristiano, illuminato da Cristo, quale illuminazione vai cercando?

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