John Barnard

John Edward Barnard (1946 – vivente), ingegnere britannico.

Citazioni di John Barnard

[Sulla Ferrari 412 T1] Circa due terzi del flusso passavano attraverso il piccolo radiatore e un terzo attraverso quello più grande. Non avevano regolato i tubi del motore per distribuire l'acqua, quindi eravamo in crisi per il raffreddamento. Abbiamo finito per tagliare delle parti della zona d'ingresso delle pance per renderle più grandi e ricordo di aver volato in Canada con dei pezzi in carbonio nella valigia. Quello che mi fa incazzare ancora oggi è quel maledetto motore.^[1]
Jean [Alesi] e Gerhard [Berger] dicevano sempre che il V12 [della Ferrari 412 T2] era molto sensibile al sollevamento del piede dall'acceleratore, quasi come se ci fosse molto attrito. Quando Michael [Schumacher] ha provato il V12 è stato un secondo al giro più veloce di loro e ha detto che avrebbe potuto vincere il campionato molto più facilmente con quella vettura...^[1]

Bravo a curare estremamente la parte aerodinamica, un pochino meno la tenuta dei materiali meccanici che stavano sotto a questa aerodinamica molto estremizzata. (Cesare Fiorio)
Il fatto che non arrivi al mattino e non saluti i meccanici già mi fa restare male: lui non considerava affatto ciò che veniva fatto a Maranello, nel senso che qualsiasi cosa gli si dicesse lui l'accantonava e ripartiva dalle sue idee. [...] Il fatto che uno arrivasse e buttasse via tutto quanto era stato fatto fino a quel momento mi piaceva poco. (Michele Alboreto)
Sarà anche un genio, ma sulla carta: lui crede che si possa ancora disegnare una monoposto con un tratto di penna, seguendo la sua fantasia creativa. Ma poi le cose devono funzionare al computer, devono essere fattibili. (Michele Alboreto)

↑ ^a ^b Citato in Stuart Codling, Ferrari: il ricordo di Barnard del glorioso motore V12, motorsport.com, 30 dicembre 2020.