Johann Gottfried Seume

scrittore tedesco

Johann Gottfried Seume (1763 – 1810), scrittore tedesco.

Citazioni di Johann Gottfried Seume modifica

  • [La Reggia di Caserta] A prima vista, è grandiosa e davvero imponente. I giardini a sinistra, le belle piantagioni a destra, la magnifica piazza davanti al castello e gli edifici che la circondano, tutto è sorprendente. L'occhio è specialmente attirato dalla vista che si apre attraverso il grande portone centrale, da dove si spazia attraverso tutto il castello e i giardini, fino alla vetta del monte su cui è stata portata la famosa conduttura d'acqua. La cascata, bella e ricchissima, chiude il fondo della scena. Raramente si può trovare in qualsiasi altro luogo una simile magia.[1]
  • Dove si canta, nessuno vien derubato; i malvagi non hanno canti.[2]
  • Questa è dunque la bella, ricca, beata Campania, che, dacché è essa così nota, è stata eletta a paradiso, per il quale i soldati romani erano pronti a scordare il loro campidoglio. È vero, il tratto fra Aversa, Capua, Caserta, Nola e Napoli, tra il Vesuvio, il Gaurus e l'alto Appennino o la cosiddetta Pianura Campana è, tra tutti i luoghi ch'io abbia mai visto, nel vecchio e nel nuovo mondo, fin'ora il più ameno, dove la Natura vi ha riversato, prodiga ogn'oltre dire, tutte le sue ricchezze. Ogni palmo trasuda abbondanza.[3]

Note modifica

  1. Da L'Italia a piedi 1802, a cura di Alberto Romagnoli, introduzione di Alberto Romagnoli, traduzione di A. Romagnoli e G. Garbin, note di Flavia Marenco, Longanesi, Milano, 1973. Citato in La Reggia di Caserta, Monumenti Miti della Campania Felix, Il Mattino, Pierro, pp. 126-127.
  2. Da I canti; citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
  3. Da Passeggiata a Siracusa nell'anno 1802, citato in Biblioteca nazionale di Napoli – Deutschen Leopardi-Gesellschaft, Il sogno mediterraneo: tedeschi a Napoli al tempo di Goethe e di Leopardi, Macchiaroli, Napoli, 1996, p. 38 p. 38. ISBN 8885823181

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