Jim Clark
pilota automobilistico britannico
James Clark, Jr. (1936 – 1968), pilota automobilistico britannico.
Dall'autobiografia Jim Clark at the wheel; citato in Matteo Larini, formulapassion.it, 18 maggio 2018.
- L'attrazione suprema dell'automobilismo per me è guidare l'auto il più vicino possibile al limite fisico senza superarlo. Ho sempre riconosciuto e rispettato i limiti di sicurezza per me e gli altri piloti, e preferirei perdere una gara piuttosto che andare oltre ai miei limiti o a quelli della mia macchina.
- Fa tutto parte della paura. Se non c'è nulla di cui aver paura, qualsiasi stupido potrebbe calarsi nell'abitacolo.
- Un uomo che ha delle abilità innate si spinge più in là rispetto a chi non le ha. È come un artista che riesce a dipingere su una tela e creare un quadro... la maggior parte di noi farebbe solo un macello. Ecco, per questo considero le corse automobilistiche un'arte.
Citazioni su Jim Clark
modifica- Era nato a Kilmany. [...] Un punticino sperduto, campagna a sud di Dundee, poco lontano dal mare. Per ricordarlo c'è una statua adesso. Lo ritrae che cammina, mani in tasca. Un uomo tranquillo, i capelli corti, pettinati all'indietro, solo un accenno alle corse, visto che indossa una tuta vagamente riconoscibile. Beh, curioso. Jim Clark, il campione leggendario, ricordato come un figlio del villaggio, come un amico da incontrare su quelle stradine in mezzo ai campi, per bere una pinta, magari, fare due chiacchiere, farsi compagnia. Un minuscolo villaggio per cominciare, un minuscolo villaggio per riposare. Clark è sepolto a Chirnside, più a sud, dove la sua famiglia si trasferì quando Jim aveva quattro anni. Il padre, agricoltore, lavorava alla Edington Main Farms. Cinque figli. Quattro femmine e poi lui. Destinato a lavorare nella fattoria. Macché. Da quei campi, da quel vento, Jimmy prese un alito, una voglia, una aspirazione. Ma anche una riservatezza, un modo di fare sobrio, timido, semplice. Ciò che resta di lui oggi, in fin dei conti. Basta osservare quella statua, quel piccolo cimitero rurale. In mezzo, un'avventura meravigliosa. Con una attitudine precisa: fare corsa di testa, stare davanti per imporre il proprio ritmo, un ritmo insostenibile. (Giorgio Terruzzi)
- Il pilota migliore di tutti i tempi. (Juan Manuel Fangio)
- Meglio solo, attardato, a rimontare. Come a Monza nel '67, quando fece impazzire d'entusiasmo gli appassionati. Mi sarebbe piaciuto affidargli una Ferrari. Qualcuno mi disse che potevo portarlo nella mia squadra. Io non ci ho mai creduto. Clark non avrebbe mai corso su una macchina non inglese. (Enzo Ferrari)