Jeff Reichert
Jeff Reichert (1978 - ), autore, regista e produttore statunitense.
(EN) reverseshot.org, 16 marzo 2015.
- Pochi sono gli artisti che come Michael Snow hanno messo in discussione in modo così ammiccante il compiacimento generato dal fotogramma. Nelle sue mani, il fotogramma stesso è sempre sotto costrizione, viene attivato e reso instabile in modi a cui i film narrativi tradizionali non sono abituati: il fotogramma diventa un altro elemento della sua arte, anziché il suo contenitore.
- Few artists have so winkingly questioned the complacency engendered by a frame as Michael Snow. In his hands, the frame itself is always under duress, is activated and made unstable in ways traditional narrative films leave us unaccustomed to—it becomes another element of his art, as opposed to the container for it.
- Snow sta qui modificando quella distinzione che Bazin fa tra "quei registi che ripongono la loro fede nell'immagine e quelli che ripongono la loro fede nella realtà". Riconosce la realtà come la categoria da mettere in continua discussione e l'immagine come o strumento per convincerci che invece non è così. In Wavelength il processo di destabilizzazione dell'immagine e della realtà rivela che il fotogramma del film non è un assoluto, né è eterno. È una costruzione arbitraria.
- Snow is here tweaking that Bazinian distinction between “those directors who put their faith in the image and those who put their faith in reality.” He recognizes reality as a category continually under negotiation, and an image as a tool for convincing us this isn’t so. In Wavelength’s process of destabilizing both image and reality, Snow reveals that the film frame is not an absolute, nor is it eternal. It is an arbitrary construction.
- La maggior parte dei film sono macchine di assimilazione: rendono le immagini che vediamo coerenti, che così diventano comprensibili e leggibili. È il patto che il film fa con lo spettatore a consumarsi facilmente, così come il fotogramma è esso stesso un legame di fiducia. Man mano che Wavelength progredisce con costanza, la nostra fiducia in ciò che vediamo viene infranta, tutto e niente è reale (niente di cui preoccuparsi) e il fotogramma non è più sicuro.
- Most films are assimilation machines—they make the images we see cohere, become understandable and legible. It’s the film’s contract with the viewer that they will likely be easily consumed, the frame itself a bond of trust. As Wavelength steadily progresses, our trust in what we see is broken, everything and nothing is real (and nothing to get hung about), and the frame is no longer safe.
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