Jean-Louis Bory
scrittore francese
Jean-Louis Bory (1919 – 1979), scrittore, giornalista, critico cinematografico e sceneggiatore francese.
Citazioni di Jean-Louis Bory
modifica- [Sul film Nel nome del padre] Film aspro e di una splendida aggressività. Contratto in una smorfia, forsennato, lirico. La sequenza del pranzo di Natale nel refettorio delle vittime – schiavi – ha la stessa potenza che in Buñuel, pensiamo al banchetto in Viridiana. La visita "mistica" della Vergine all'allievo che si masturba, l'abbattimento del fico miracoloso, lo stravagante delirio surrealista della recita scolastica: tutti magnifici esempi di cinema che scuote.[1]
- Mescolando al realismo epico la poesia del linguaggio, Céline è il Rabelais di oggi, un Rabelais senza la salute, senza l'ottimismo né la fiducia nell'uomo. Un Rabelais senza illusioni: Creperò nella vergogna, l'ignominia e la povertà e tutto questo per imbecillità. Un Rabelais nero. Il Rabelais che meritiamo, il Rabelais dell'era atomica.
- Mêlant au réalisme épique la poésie du langage, Céline est le Rabelais d'aujourd'hui, un Rabelais sans la santé, sans l'optimisme ni la confiance en l'homme. Un Rabelais sans illusions: Je creverai dans la honte, l'ignominie et la pauvreté et tout ça par connerie. Un Rabelais noir. Le Rabelais que nous meriton, le Rabelais de l'ère atomique.[2]
Note
modifica- ↑ Da un articolo su Nouvel Observateur, 11 febbraio 1973; citato in "Nel nome del padre" di Marco Bellocchio, cinetecadibologna.it, 2011.
- ↑ Citato in Pierre-André Taguieff e Annick Durafour, Céline, la race, le Juif, legende littéraite et vérité historique, Fayard, 2017 p. 532. ISBN 978-2-213-70296-4
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