Jason Mittell (1970 – vivente), accademico statunitense.

  • Per molti versi, la critica sociale di Mad Men funziona in modo simile a molta pubblicità contemporanea politicamente ambivalente, soprattutto quella della birra. Nella logica commerciale della pubblicità della birra, i protagonisti maschili sono inverosimilmente stupidi, offensivi e inetti: ma se da un lato siamo invitati a prenderli in giro, al contempo siano incoraggiati a essere come loro, a guardarli, a ridere delle loro bravate cameratesche e a bere birra, come loro. Mad Men adotta una versione più alta di questo modello, sostituendo lo scotch alla birra: più tempo passiamo con i suoi pubblicitari più ci appaiono affascinanti, e questo rende meno offensiva, e anzi più attraente, la loro sensibilità per noi arretrata. (pp. 266-267)
  • [...] guardare Mad Men mi lascia con la sensazione di essere stato corrotto, di aver passato del tempo in un posto sgradevole con persone di cui non mi interessa niente e di esserne uscito con addosso la puzza delle loro sigarette. L’aspetto patinato è pensato per affascinare, ma al contrario maschera qualcosa di vacuo, tetro e malato. (p. 268)

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