James Agee
James Rufus Agee (1909 – 1955), scrittore, giornalista e critico cinematografico statunitense.
Citazioni di James Agee
modifica- [Sull'inquadratura finale di Luci della città con Chaplin che guarda la ragazza] La più grande prova d'attore e il momento più alto di tutta la storia del cinema.[1]
- [Su Alba fatale] Molto solido, rispettabile, condivisibile: eppure penso che soffra di "rigor artis".[2]
Sia lode ora a uomini di fama
modificaDurante il luglio e l'agosto del 1936 Walker Evans e io stavamo viaggiando nel Centro-Sud di questa nazione, ed eravamo impegnati in quello che, da subito, mi era sembrato un lavoro abbastanza curioso. Era compito nostro preparare, per una rivista di New York, un articolo sui fittavoli, nelle zone cotoniere degli Stati Uniti, in forma di reportage verbale e fotografico della vita quotidiana e dell'ambiente di una famiglia media bianca di contadini fittavoli. Dovevamo in primo luogo trovare una famiglia di questo tipo e viverci; e questo era lo scopo del nostro viaggio.
Citazioni
modifica- Ma prima d'ogni altra cosa: nel nome di Dio, non concepite questo libro come arte. Ogni furore sulla terra è stato assorbito a tempo debito, come arte, o come religione, o come testo canonico, sotto tal forma o altra. Il più mortale colpo inferto dal nemico dell'anima umana è rendere onore al furore. Swift, Blake, Beethoven, Cristo, Joyce, Kafka, ditemene uno che non sia stato in tal modo castrato. L'accettazione universale è l'inconfondibile sintomo che la salvezza è stata ancora una volta battuta, ed è quell'unico sicuro segno di fatale fraintendimento, ed è il bacio di Giuda. (pp. 43-44)
- L'odore della tavola da pranzo, in cucina, è una cosa a sé: perché qui la tela cerata è marcita sin quasi a ridursi una sorta di rete nera, e tela cerata e legno hanno accumulato fumo e grasso rancido e maiale e granturco e carne in tal misura da formare un globo di due metri di diametro di quasi incoercibile nausea densa e patinosa come olio vaporizzato. (pp. 201-202)
Fu dopo questa fine che cominciammo un po' a parlare. Di solito ci piaceva parlare e ultimamente, con ciascuno di noi assorto per la gran parte del giorno in un lavoro penoso e sottile che rendeva un'imprudenza anche il più lieve tradimento delle nostre reazioni complesse, i frammenti di tempo in cui eravamo noi due soli e potevamo dar voce a tali reazioni e compararle e analizzarle ci erano stati così preziosi e necessari, come neanche la cocaina a paragone. Ma ora in questa struttura di speciale esaltazione, pur non essendo spiacevole, era del tutto inutile, e un impedimento a pratiche più piacevoli. Le parole presto si disseccarono nel silenzio e rimanemmo sdraiati a pensare, analizzare, ricordare, nel senso umano e nel senso dell'artista, a pregare, su fatti del presente perlopiù e di quel passato immediato che era una parte del presente; e ciascuno di questi fatti in quel momento aveva la nitidezza estrema, la vivezza e la dignità che ora cercherò di rendervi; finché alla fine anche noi ci addormentammo.
Una morte in famiglia
modificaParliamo ora delle serate estive a Knoxville, Tennessee, ai tempi in cui vivevo là, così ben camuffato da bambino di fronte a me stesso.
Citazioni
modifica- «Il buon Dio non crede alle vie facili» disse la mamma con una certa aria di trionfo, scandendo le parole con molta enfasi. (Capitolo quinto)
- Proprio quando hanno cominciato a calare tuo padre nella terra, nella sua tomba, è passata una nube e c’è stata un’ombra scura come il ferro, e una farfalla di perfetta bellezza si è posata sulla bara e c’è rimasta, proprio all’altezza del petto, facendo solo vibrare le ali come il pulsare di un cuore. (Capitolo ventesimo)
Desiderava chiedere a suo zio: «Perché odi la mamma?», ma aveva paura. Mentre pensava così, guardò al di là del forte in rovina e di nuovo in viso suo zio, e desiderò chiederglielo. Ma non chiese nulla, e suo zio non parlò, se non per dire dopo qualche minuto: «È ora di tornare a casa», e per tutta la strada camminarono in silenzio.
Citazioni su James Agee
modifica- Lo si sarebbe preso per un simpatico giovanotto americano, un prodotto sopra la media della Grande Democrazia originario di una parte qualsiasi del paese. Non aveva molto l'aria di un poeta, un intellettuale, un artista, o un cristiano, pur essendo ciascuna di queste cose. Né mostrava alcun segno all'esterno della rabbia che lo paralizzava e lo lacerava. (Walker Evans)
Note
modifica- ↑ Citato in Peter Bogdanovich, Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, traduzione di Roberto Buffagni, Fandango Libri, 2008, p. 511.
- ↑ Citato in Laura, Luisa e Morando Morandini, il Morandini: dizionario dei film 2001, Zanichelli, Bologna, 2000, p. 31. ISBN 88-08-03105-5
Bibliografia
modifica- James Agee, Sia lode ora a uomini di fama, fotografie di Walker Evans, traduzione di Luca Fontana, il Saggiatore, Milano, 2002. ISBN 88-428-0995-0
- James Agee, Una morte in famiglia, traduzione di Lucia P. Rodocanachi, il Saggiatore, Milano, 2015. ISBN 9788842818502
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante James Agee
Opere
modifica- Una morte in famiglia (1957, postumo)
- Sia lode ora a uomini di fama (1941)