Il soldato di ventura
film del 1976 diretto da Pasquale Festa Campanile
Il soldato di ventura
Titolo originale |
Il soldato di ventura |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Francia, Italia |
Anno | 1976 |
Genere | commedia |
Regia | Pasquale Festa Campanile |
Sceneggiatura | Castellano e Pipolo, Pasquale Festa Campanile, Franco Verucci |
Interpreti e personaggi | |
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Il soldato di ventura, film italiano del 1976 con Bud Spencer, regia di Pasquale Festa Campanile.
Frasi
modifica- "Jésce, jésce corna,/ ca màmmeta te scorna,/te scorna 'ncopp' all'àsteco/e te fa 'nu figlio màsculo". (Bracalone da Napoli) [facendo gli scongiuri affinché le lumache striscianti su un muro vengano catturate per farne una zuppa]
- Se non accettate, sarò costretto da buon italiano a chiamarvi "cacasotto". (Ettore Fieramosca) [Rivolto a La Motte al suo rifiuto della disfida]
- Saremo tutti italiani: l'offesa è stata fatta a noi e non agli spagnoli. Tredici buffoni italiani contro tredici cacasotto francesi! (Ettore Fieramosca)
- Chi gioca con Miale da Milazzo o esce ricco o esce pazzo. (Miale da Milazzo)
- Cumpari Fieramosca, 'un hai bisognu 'i parlari. Si vinisti per la sfida, da quest'orecchio non ci sento. A vita privata mi sono ritirato, e campo onestamente facendo il biscazziere. (Miale da Milazzo)
- Fossi stato San Giorgio me sarei messo 'ncombutta cor dragone! (Capoccio da Roma)
- Bisogna stare attenti al cannone, spara un colpo ogni tre ore! È una macchina quasi straordinaria! (Charles La Motte)
- Mi gioco los cojones! (Gonzalo Pedro de Guadarrama)
- Prendi Attila, Riccardo Cuor di Leone, Giulio Cesare, Annibale... mischiali tutti insieme, e quelli non fanno neppure un pelo del culo di Mariano da Trani. (Bracalone da Napoli)
- [Quando scopre che Bracalone non sapeva scrivere] E mo' che dirà di noi la storia? (Ettore Fieramosca)
- Combatti! Combatti! (Bracalone) [esortando Ludovico da Rieti a combattere nella disfida e facendogli credere che sia stato San Crispiano a parlare]
- Dodici a terra e solo Ettore a cavallo! Ma che tene 'a colla sotto 'o culo? (Bracalone da Napoli) [dopo il primo assalto durante la disfida]
- Allah esaudisci, corpo sparisci!/ E per incanto va nel paradiso di Allah. (Le attrici di Capoccio) [Motivetto che viene cantato prima che Ettore Fieramosca faccia sparire i soldati francesi nella botte e poi nel lago]
- C'è un frate solo in tutta la cristianità che usa come arma un rosario di pietra legato al fil di ferro: Ludovico da Rieti! (Ettore Fieramosca)
Dialoghi
modifica- [Sotto le mura di Barletta, durante l'assalto francese]
Bracalone da Napoli: Aaah! M'hanno tirato 'nu rinale, hanno tirato! Fatemi rientrare! Fatemi rientrare! Gué gué gué gué, l'olio bollente!! L'olio bollente! [I soldati spagnoli versano urina sui francesi, cogliendo però anche Ettore e i suoi compagni] Mamma mia!... Ma non è bollente, è tiepido...
Ettore Fieramosca: E no, è pipì! Che schifezza, ma che fetiente che so' 'sti spagnoli! È meglio l'olio bollente, no?
Bracalone da Napoli: Eh già, pecché vene 'ncapa a me, quant'è bello chisto! - [Sotto le mura della prigione dove è rinchiuso Riccio da Milazzo, nel tentativo di farlo uscire gli offrono del vino "tagliato" con del veleno atto a provocargli una morte apparente]
Bracalone da Napoli: Riccio 'e Milazzo! [uno dei detenuti del carcere fa una pernacchia] A sòreta! Riccio 'e Milazzo! Affàccete, t'avimmo purtato 'na bella cosa! Riccio 'e Milazzo!
Riccio da Milazzo: Chi è...?
Bracalone da Napoli: È pe' tte, te lo bevi alla nostra salute!
Riccio da Milazzo: Io sugnu già 'mbriacu...
Miale da Milazzo: Fratuzzu...
Ettore Fieramosca: Brinda alla vittoria degli italiani!
Riccio da Milazzo: Tutti pazzi siete. Qui già fanno le scommesse: vi danno venti a uno! E io tutto sui francesi puntai!
Bracalone da Napoli: Ahè...è 'nu patriota.
Ettore Fieramosca: E allora brinda alla vittoria dei francesi!
Riccio da Milazzo: In bocca al lupo.
Ettore Fieramosca: Crepa. [Riccio beve il vino e, come previsto, perde i sensi] Gué, vuó vedé ca chisto è crepato overamente? - Albimonte da Peretola: La vedete questa effigie? Costui l'è un italiano che ci sta coprendo di ridicolo agli occhi del mondo!
Fanfulla da Lodi: E chi l'è?
Albimonte da Peretola: Leonardo Da Vinci! È un pazzo! Ma giudicate voi, vi prego, le follie anatomiche su' tessuti muscolari. E poi...Uh! Uh! Uh! Uh! Uh! Uh!...i' volo umano! Questo pazzo sostiene, capite, che l'omo...[muove le braccia come fosse un uccello] pole volare...come i cardellini! Ah! Ah! Ah! - Salomone da Cavorà [dopo che Ettore l'ha convinto a combattere insieme agli italiani contro i francesi]: E va buono, m'ha' cunvintu! Tantu cchiù ca l'agghiu sempre schifatu 'i spagnoli!
Ettore Fieramosca: Francesi sono i nostri avversari, non spagnoli!
Salomone da Cavorà: Embè, e che t'agghiu dittu, ah? Che l'agghiu sempre schifatu 'i frangisi! - Figlio di Giovenale: Papà, senti 'n pò: quella vorta a Vetralla, quanti ne sbudellasti?
Giovenale da Vetralla: Eh, artri tempi! Allora ero un pischello: me sartava la mosca ar naso...te facevo un macello! - Ettore Fieramosca [vedendo venire da lontano un cavaliere misterioso]: Ma questo è un miracolo! Ma chi sei? Da dove vieni? Sei qua per dirmi che combatterai con noi? [il cavaliere misterioso annuisce] Ma dimmi chi sei! [il cavaliere scuote la testa] No eh? Ma a me i misteri non mi piacciono, su! [Ettore apre l'elmo e scopre che il "cavaliere" è Eleonora] Ecco, me l'immaginavo... Ma tu sei proprio pazza? Ma chi ti credi di essere, Giovanna D'Arco?
Eleonora: Ci hai preso eh? L'ho fatto in commedia un mucchio di volte: conosco la parte a memoria, me la caverò meglio di lei, vedrai.
Ettore Fieramosca: No, non vedremo proprio niente Eleonò, niente!
Eleonora: Ma è che voi non siete cavalieri: tra voi c'è un po' di tutto, siete un popolo. Ma un popolo senza una donna che popolo è?
Ettore Fieramosca: Gué, 'sti pparole so' belle, saje? E ancora cchù bella è quella che le ha dette. Mo' vattene a casa, Eleonò. 'E fémmene so' importante, ma nun ponno fà 'a guerra. - Gonzalo Pedro de Guadarrama: Signori, ho saputo adesso che i rinforzi che attendevo sono arrivati: i tre giorni di tregua sono serviti allo scopo.
Ettore Fieramosca: Che volete dire?
Gonzalo Pedro De Guadarrama: Che non ci saranno più disfide né tornei né altre sciocchezze. Attaccherò i francesi in campo aperto. Vi ordino di non uscire dalla città.
Ettore Fieramosca: Temo che sia...troppo tardi signore.
Gonzalo Pedro de Guadarrama: Siete testardo Fieramosca, Siete in tredici, è vero, ma non rappresentate che voi stessi, il vostro orgoglio personale, il vostro gusto per le bravate, la vostra millanteria. Che senso ha battervi? Per che cosa?
Ettore Fieramosca: Capitano di Guadarrama, noi siamo soldati di ventura ma questa volta combattiamo gratis. Ognuno di noi ha uno scopo, e combatteremo a tutti i costi, anche contro i vostri soldati si nun ce vulesseno arrapì chillu purtone. Vi prego di togliervi di mezzo signore, dobbiamo passare!
Gonzalo di Guadarrama: Corsari, ciarlatani, biscazzieri, malviventi, anche un ragazzo e un frate. Tuttavia, uomini come voi sono merce rara!
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