Il ponte sul fiume Kwai
film del 1957 diretto da David Lean
Il ponte sul fiume Kwai
Titolo originale |
The Bridge on the River Kwai |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Gran Bretagna, USA |
Anno | 1957 |
Genere | avventura, drammatico, guerra |
Regia | David Lean |
Soggetto | Pierre Boulle |
Sceneggiatura | Carl Foreman, Michael Wilson |
Produttore | Sam Spiegel |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Il ponte sul fiume Kwai, film anglo-statunitense del 1957 con Alec Guinness, regia di David Lean.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Questo ponte fu progettato e costruito da soldati dell'esercito britannico – Febbraio-Maggio 1943 Tenente Colonnello L. Nicholson [Dalla targa appesa sul ponte da Nicholson stesso al termine dei lavori]
- Prima di tutto permettetemi di dire che questa è stata una serata divertentissima. Come già sapete quasi tutti voi domani andrete in un nuovo campo di lavoro. È peccato che non possiate assistere all'inaugurazione di questo vostro ponte. Comunque vi farà piacere sapere che il completamento di questo tratto della ferrovia ci permetterà di portare gli ammalati al nuovo campo col treno. Il colonnello Saito ha concesso a me e al dottor Clipton di rimanere qui con gli ammalati, ma vi raggiungeremo fra pochissimi giorni. Adesso che questo lavoro è finito è probabile che qualcuno di voi provi come un senso di vuoto, ma è comprensibile, è una reazione molto naturale. Un giorno, però, fra un mese, fra un anno, quando con l'aiuto di Dio tutti tornerete alle vostre case, vi sentirete molto orgogliosi di quanto avete fatto qui in condizioni tanto difficili. E questo può essere, e anzi sarà, un esempio per tutti gli inglesi, soldati o borghesi che siano. Voi vi siete fatti onore e in questo modo avete trasformato una dura sconfitta in una vittoria. Mi compiaccio con voi. Viva il Re! (Colonnello Nicholson) [discorso ai soldati dopo il completamento del ponte e al termine dello spettacolino teatrale che hanno messo in scena. Subito dopo cantano l'inno nazionale inglese.]
- Ma è pazzo! Così lo fa scoprire! È un traditore! (Maggiore Warden) [rivolto a Nicholson che indica a Saito il filo della carica che a momenti salterà]
- Cosa ho fatto? (Colonnello Nicholson) [ultime parole]
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Colonnello Nicholson: Comunque i miei ufficiali non lavoreranno.
Colonnello Saito: Lo vedremo!
- Colonnello Saito: Ho riflettuto in questi giorni e ho deciso di dare agli ufficiali superiori solo mansioni amministrative e di mettere poi i subalterni a dare una mano...
Colonnello Nicholson: No mi dispiace, la Convenzione è chiara in merito.
- Colonnello Saito: Oggi anche i prigionieri faranno festa.
Colonnello Nicholson: La ringrazio.
Colonnello Saito: E ho concesso anche un'amnistia. Lei con i suoi ufficiali sarà rimesso in libertà. Oltre a questo poi non pretenderò più che... gli ufficiali facciano lavori manuali. [Discorso di Saito a Nicholson in occasione dell'anniversario della vittoria giapponese sull'Impero russo del 1905]
- Colonnello Nicholson: E di tutto questo possiamo ringraziare i Giapponesi. Sono loro che hanno distrutto la nostra compagine distruggendo la gerarchia. Ora sta a noi ricostituirla.
Ufficiale: Sissignore.
Colonnello Nicholson: Non sarà cosa facile, ma fortunatamente abbiamo il mezzo adatto: il ponte.
- Maggiore Warden: Colonnello, c'è un inconveniente, dicono che dato il tempo limitato, fargli fare dei lanci adesso, non è consigliabile.
Maggiore Shears: No?
Maggiore Warden: No, perché con un lancio c'è la probabilità del cinquanta percento di farsi male, con due l'ottanta percento e con tre è quasi sicuro. Insomma dicono tutti che la cosa migliore, nel caso qui di Shears, sarebbe... sperare nella fortuna e buttarsi.
Maggiore Shears: Col paracadute o no?
- Colonnello Nicholson: Clipton, siamo nei pasticci!
Maggiore Clipton: Perché?
Colonnello Nicholson: Perché mi sto rendendo conto che il ponte non potrà essere finito in tempo.
Maggiore Clipton: Ah.
Colonnello Nicholson: Mancano le braccia, gli ufficiali si sono messi a lavorare insieme alla truppa ma non basta ancora.
Maggiore Clipton: Ah, anche gli ufficiali lavorano?
- Colonnello Saito: [riferendosi al ponte appena terminato] È bello.
Colonnello Nicholson: Sì, è bello. Molto bello. Non credevo che venisse così.
Colonnello Saito: Ah... sì... è una bella opera!
Colonnello Nicholson: Stavo pensando... domani saranno 28 anni esatti che sono nell'esercito. 28 anni in pace e in guerra. In Inghilterra ci sarò stato un anno tutto sommato, eppure non mi lamento. Amo l'India e non ho mai desiderato altra vita. Ma purtroppo, a un certo punto ci si accorge d'essere più vicini alla fine che al principio e allora... uno si chiede... a che cosa è servita la propria vita, quale traccia resterà sulla terra della propria esistenza e se ne resterà traccia, specie pensando a quello che hanno raggiunto gli altri. Certo non sono pensieri molto allegri ma a volte mi vengono e non riesco più a scacciarli, da un po' di tempo...
Pazzia! Pazzia! (Maggiore Clipton)
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