Idris (personaggio televisivo)

giornalista, personaggio televisivo e opinionista italo-gambiano (1951-2023)
(Reindirizzamento da Idris)

Idris, pseudonimo di Edrissa Sanneh (1951 – 2023), giornalista, personaggio televisivo e opinionista gambiano naturalizzato italiano.

Citazioni di Edrissa Sanneh

modifica
  • È grazie al mio tifo per la Juventus che sono diventato famoso.[1]
  • Sembra strano a dirsi, ma molti Paesi del Terzo Mondo sono saliti alla ribalta delle cronache proprio grazie ad eventi sportivi. Pensiamo a quanto hanno fatto per il Kenya e l'Etiopia le vittorie dei loro atleti nelle gare sportive. Il Camerun e la Nigeria sarebbero meno famosi, se le loro nazionali di calcio non si fossero distinte in diversi campionati mondiali. Ma non è solo una questione di immagine. Lo sport, è inutile nasconderlo, è anche un grande business. Oltre alla fama, i campioni, portano rimesse in denaro, talvolta creano strutture per i più poveri, aiutano i ragazzi e il movimento sportivo locale.[1]

Intervista di Gian Paolo Laffranchi, bresciaoggi.it, 7 luglio 2023.

  • Mi piace definirmi un immigrato culturale: sono venuto in Italia perché amavo gli Etruschi. Potevo scegliere fra due borse di studi, una negli Stati Uniti e una a Perugia. Ho fatto il deserto del Sahara, ho preso un aereo per volare a Roma: avevo vinto il premio per la letteratura assegnato dal presidente della Repubblica del Senegal. Poi da Perugia mi sono trasferito a Brescia, ho finito gli studi, ho cominciato a lavorare come dj nelle discoteche e nelle radio. Ho scelto l'Italia. Ho scelto la cultura.
  • [«1972. Il primo flash?»] Bianco: ovunque mi girassi, vedevo gente bianca. Non ero abituato a vederne così tanti, soprattutto non ero abituato a non vedere nessun nero!
  • [«La nuova società è un melting pot molto diverso rispetto a cinquant'anni fa: l'integrazione è realtà?»] È un caleidoscopio che fa bene al cuore. Ai miei tempi il primo compagno africano che conobbi, un sudanese, diventò subito amico mio. Eravamo rari. Ora è un'altra cosa.
  • Io sono nato in Gambia e cresciuto in Senegal, ma se torno là sono l'italiano. Non è un'offesa: quelli come me hanno una doppia identità. Ero venuto in Italia con l'idea di laurearmi alla Statale per poi tornare in Africa, ma mi è nata una figlia, mi sono riscoperto disc jockey dopo i primi esperimenti in patria, ho cominciato a lavorare, ho messo su famiglia, piantato radici a Bedizzole e una cosa tira l'altra: sono ancora qui, ben felice di esserlo.
  1. a b Citato in Enrico Casale, Idris: la tolleranza si impara sul campo, gesuiti.it, febbraio 2001.

Filmografia

modifica

Altri progetti

modifica