Ibn Jubayr
viaggiatore e poeta arabo
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Ibn Jubayr, Abū l-Ḥusayn Muḥammad ibn Aḥmad al-Kinānī, arabo: ﺍﺑﻦ ﺟﺒﻴﺮ (1145 – 1217), viaggiatore e poeta arabo-andaluso.
Citazioni di Ibn Jubayr
modifica- La più bella città della Sicilia, sede del re, è Palermo. Essa è il soggiorno principale dei cittadini mussulmani, che vi tengono delle moschee, dei mercati loro propri e molti sobborghi. (Da Scritti di viaggio) informazioni bibliografiche più precise?
Citato in Alberto Costantino, Gli arabi in Sicilia, Antares editrice, 2005. ISBN 978-88-6333-036-6
- [Cefalù] [...] ferace di territorio, abbondante in derrate, circondata da vigneti e altre piantagioni, con mercati bendisposti. (p. 99)
- [Messina] [...] gremita di adoratori della croce... e talmente popolata che i suoi abitanti vi stavano soffocati... piena di lezzo e sudiciume, rozza e inospitale coi forestieri. (p. 99)
- [Sul porto di Messina] [...] il più meraviglioso fra quanti scali marittimi esistano. (p. 99)
- [A Trapani] Le partenze e gli arrivi di navi che vanno in Tunisia e vengono da questo paese sono pressappoco continue e le navi degli Italiani che veleggiano verso la costa africana sono solite di visitare prima Trapani. (p. 100)
- [Su Palermo] Ornata e bella, splendida e graziosa, stava essa posta con sembiante seduttore, insuperbendo tra piazze e pianure che erano tutte un giardino; abbagliava la vista con la rara beltà del suo aspetto... E i palazzi del re la circondavano come monili il collo di fanciulle dal turgido seno... Quante delizie, quante sale e quante edifizi, quante logge e quanti belvedere, quanti conventi di ricca architettura, quante chiese dalle croci gettate in oro ed argento! (p. 100)
Fu cominciato a scrivere questo [memoriale] il giorno di venerdì 30 del mese di šawwāl dell'anno 578 (25 febbraio 1183), in mezzo al mare, dirimpetto al monte Šulayr (Sierra Nevada). — Dio per grazia sua ci conceda salvezza.
Bibliografia
modifica- Ibn Ǵubayr, Viaggio in Ispagna, Sicilia, Siria e Palestina, Mesopotamia, Arabia, Egitto, a cura di Celestino Schiaparelli, Roma, Casa editrice italiana, 1906.
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