I dieci comandamenti (programma televisivo)

I dieci comandamenti, programma televisivo italiano di approfondimento giornalistico ideato, condotto e diretto da Domenico Iannacone trasmesso in Italia dal 2013 al 2018.

Stagione 6

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Episodio 4, La porta aperta

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  • La musica sta nel silenzio. La musica si basa su quelle piccolissime pause che creano quella tensione, l'attesa. Quando ti innamori si dice sempre "come volare". E là io sto volando, che è meglio di camminare. (Ezio Bosso)
  • La musica è già a prescindere da noi. C'è nel canto degli uccelli, c'è nel vento. C'è nel silenzio. C'è nel mare. (Ezio Bosso)
  • Per quanto riguarda la mia vita, penso che più che scegliere la musica, è la musica che mi ha scelto perché ne avevo più bisogno degli altri. (Ezio Bosso)
  • Ho bisogno del rapporto fisico con la musica. E lui [il pianoforte] me lo regala tutti i giorni. Per me è come un fratello. (Ezio Bosso)
  • Ezio Bosso: A me le porte non mi piacciono. Vedi che è aperta. [Indica la porta di casa che è aperta]. Ho sempre avuto la porta aperta.
    Domenico Iannacone: Sempre?
    Ezio Bosso: Sempre. Non ho mai tenuto la porta chiusa. Se uno ha bisogno? È con le parte aperte che uno chiede aiuto, con le porte chiuse... già il gesto di bussare fa paura.
  • A volte le cose ti succedono anche quando sei pronto, perché ti possono succedere. Io oggi lotto per far capire: "Io non sono questo" [indica la sedia a rotelle] Non sono una cosa da compatire o da idolatrare. Io mi dedico alla musica e vado anche criticato come tale. (Ezio Bosso)
  • Ezio Bosso: Io mi sento un uomo fortunato, è inutile negarlo. Lo sono, lo resto. Come fai a non sentirti fortunato quando incontri un sorriso, quando sorridi?
    Domenico Iannacone: Tu sorridi sempre, questa è una cosa...
    Ezio Bosso: A me viene naturale. La miglior risposta è sempre un sorriso... vero.
  • I sorrisi avvicinano più dei passi e aprono più porte delle chiavi. (Ezio Bosso)
  • Domenico Iannacone: Giulio, ma tu sei un privilegiato?
    Accordatore Giulio Passadori: Assolutamente. Se bisogna pensare che se un cavaliere vince una corsa è bello per chi ha afferrato il cavallo, no?
  • Uno non ci pensa ma il direttore [d'orchestra] è quello che usa di più l'espressione del suo corpo. Un direttore si prende cura dei musicisti che suonano con lui e lui suona con loro. Deve sapere di tutti, deve conoscere le problematiche dell'altro. Deve conoscere quando il fagotto non ha abbastanza fiato o è stanco e riconosce quando un braccio può essere spinto di più o di meno. Ci sono tanti aspetti poi che si mettono insieme al suono, al rispetto della partitura. (Ezio Bosso)
  • [L'orchestra] È la società ideale: sei obbligato ad ascoltarti, ad ascoltare il tuo vicino. È una società che si ascolta, che si migliora. Non studiamo, non proviamo ore, ore per essere i migliori... ma per migliorare. Perché quando io miglioro me stesso, anche il mio compagno suona meglio, il suo suonare meglio spinge me a suonare meglio.
  • La musica ha la natura inclusiva: tutti mettono un contributo ad arrivare ad andare oltre. Il silenzio è quello che ti permette di andare oltre. (Ezio Bosso)
  • I silenzi hanno un suono, dico sempre, anche in musica. Infatti, io concerto i silenzi.
  • Ezio Bosso: Non esiste l'ultima nota ed è un dato di fatto.
    Domenico Iannacone: Non esiste?
    Ezio Bosso: No, perché l'ultima nota che suona uno strumento è la nota che inizia l'altro.
  • Io penso che il futuro è adesso con te. Adesso è il futuro. (Ezio Bosso)
  • Il mio maestro mi diceva sempre: "L'unica paura che devi temere è la paura della paura". (Ezio Bosso)
  • La vita è fatta di gesti. L'incontrarsi è un gesto, aprire la porta è un gesto, questo è un gesto enorme perché anche dare fiducia è un gesto. (Ezio Bosso)
  • Penso che ognuno di noi rinasca ogni giorno. Non so dirti, non lo saprai mai se la conseguenza di quello che ti accade ti porta da una parte o dall'altra. Noi siamo dei libri, abbiamo i nostri capitoli. (Ezio Bosso)
  • Io credo nel giusto tempo. Anche nell'accettare quel tempo. (Ezio Bosso)
  • Il mio progetto sta in quello che lascerò, con l'augurio di lasciare qualcuno con una possibilità in più. (Ezio Bosso)
  • Domenico Iannacone: Diciamo che abbiamo finito?
    Ezio Bosso [sorride]: Finito? Abbiamo cominciato.
    Domenico Iannacone: Hai ragione, abbiamo incominciato.

Episodio 6, La caduta

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  • Cos'è il destino? Chi muove i fili della nostra vita? Siamo noi a scegliere la strada migliore da percorrere o qualcos'altro? O qualcun altro arriva a scegliere per noi? La vita non ha regole precise, dà e prende senza preavviso. A volte non lascia neppure il tempo di pensare. Quando crediamo di essere al sicuro da ogni rischio, da ogni imprevisto, quando ci sentiamo forti in quell'esatto momento può succedere d'inciampare e cadere. Allora tutta la nostra esistenza prende una forma diversa. Piano, piano le certezze svaniscono. Possiamo anche ad arrivare a perdere tutto e rimanere soli. (Domenico Iannacone)
  • Gugliemo: Quando c'è la luce fai quello che puoi fare con la luce e quando non c'è o dormi o ti riposi o senti la radio.
    Domenico Iannacone: Ma da quanti anni?
    Guglielmo: Tre anni che sono in questa casa. Non paghi? Stacca [la luce].
    Domenico Iannacone: E tu ti sei abituato a questo?
    Guglielmo: Sì, ci si abitua a tutto.

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