Hermine Braunsteiner
criminale austriaca (1919-1999)
Hermine Braunsteiner-Ryan (1919 – 1999), criminale nazista austriaca.
Citazioni su Hermine Braunsteiner
modifica- Hermine Braunsteiner non apparteneva certamente al novero di queste colpevoli mediocri e ottuse. In base a tutto quello che di lei si sa dal lager, apparteneva a quel dieci per cento di sadiche assai prossime alla patologia. Neppure a Majdanek[1] era normale sparare in faccia a un bambino piccolo che scappava. Nella psiche di Hermine Braunsteiner deve esserci stato sempre un massiccio impulso aggressivo, che col suo ritorno a condizioni ordinate di vita non poteva essere semplicemente sparito. O forse sì? È pensabile che una persona in una certa fase della sua vita così compiutamente e sino in fondo viva il suo sadismo accumulato, da essere, poi, capace di un comportamento particolarmente esente da aggressività, mite, cortese? O, all'inverso, è pensabile che l'aggressività, che nelle situazioni perverse del campo di concentramento si manifestava come sadismo, si presenti come cordiale propensione verso il prossimo non appena l'interessato si trovi a vivere in condizioni umane? O c'è forse qualcosa di simile a una normale schizofrenia: che cioè una persona alberghi nel proprio petto, l'uno accanto all'altro, entrambi gli aspetti, quello sadico-maligno e quello soccorrevole-buono, senza che essi si sovrappongano nemmeno in un punto? Che consista per così dire di due persone del tutto diverse, l'una delle quali può calpestare con lo stivale la faccia di una ragazza, mentre l'altra spedisce dolciumi alla bimba della vicina?
- Il marito di Hermine Braunsteiner, un operaio edile il cui nome proprio era Russell, difese sua moglie con esuberanza americana «È la donna migliore che ci sia sulla terra, non potrebbe fare del male a una mosca!» E del resto non ne sapeva nulla (o dava comunque a intendere di non saperne nulla), non sapeva che sua moglie dopo la guerra era stata condannata a tre anni di carcere. La sua attività nei lager di Majanadek e di Ravensbrück[2] gli era, disse, ignota, lei gli aveva detto di essere stata durante l'epoca nazista sorvegliante in un istituto di pena. Che sua moglie avesse commesso un delitto, era per lui inconcepibile.
- La signora Ryan [nome coniugale della Braunsteiner] veniva descritta come particolarmente gentile, una bravissima moglie, pronta anche a dare il suo sostegno e aiuto a chiunque altro, se avesse avuto bisogno di qualunque cosa. Quando era arrivata nel quartiere [di Queens a New York], si era presentata a tutti i vicini e non aveva mai interrotto questo contatto. La donna che per i superstiti di Majdanek era una belva, per le casalinghe della Settantaduesima era «una delle donne più gentili che conosciamo».
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