Guido Tonelli
fisico italiano
Guido Tonelli (1950 – vivente), fisico italiano.
Citazioni di Guido Tonelli
modifica- Il bosone di Higgs non solo ora lo abbiamo davanti agli occhi ma ha anche aperto una nuova fisica. Le sue caratteristiche sono un po' diverse da come la teoria l'aveva immaginato e presenta alcune anomalie che prospettano nuovi mondi della conoscenza da indagare. Ed è quello che faremo nei prossimi mesi.[1]
- Senza il bosone di Higgs non esisterebbe la chimica e non esisteremmo noi. Fra le sue funzioni, questa particella limita il raggio delle interazioni deboli all'interno del nucleo degli atomi e lascia invece che le interazioni elettromagnetiche abbiano una portata più estesa nello spazio, permettendo che giochino un ruolo importante nella nostra vita quotidiana. Spiega poi come mai le particelle elementari abbiano masse diverse l'una dall'altra.[2]
Intervista di Elena Dusi, Repubblica.it, 4 giugno 2023.
- Le settimane passavano e il segnale dell' Higgs restava lì. Allora è arrivato anche il resto: l'annuncio, i giornali di tutto il mondo, il vino e le risate alla festa dei Nobel. Ma il momento più bello è stato quello: quando coi colleghi osservavamo i primi dati in silenzio. Chissà se era la stessa emozione di Colombo o Livingstone. Qualcosa di atavico, profondo, struggente.
- I maestri di scuola dissero a mio padre: fate studiare il ragazzo. In famiglia tutti avevano a malapena la terza media. Io fui mandato al liceo classico a La Spezia. Ero pieno di sensi di colpa e la mia salvezza fu ottenere il presalario all'università. Era come se il mio paese mi stesse dicendo: abbiamo fiducia in te.
- Erano i mesi successivi al '68. Avevamo una curiosità del mondo famelica. Leggevamo ogni libro, guardavamo qualunque film, passavamo ore a discutere di tutto. [...] Occupando il liceo scoprimmo la politica. Quando una squadraccia di fascisti provò a entrare a scuola, vennero gli operai di Pci e sindacati a darci una mano. Ricambiammo manifestando ai loro scioperi.
- C'è la legge Cabibbo-Kobayashi-Maskawa, ma il Nobel nel 2008 è andato a Kobayashi e Maskawa. Uno vincitori precedenti aveva posto il suo veto per un vecchio conflitto con Nicola Cabibbo.
- La scienza oggi muove il mondo. È un sistema di conoscenza che supera il potere di governi e aziende. Chi lo domina, domina tutto. Nessuno oggi può permettersi di dire "la scienza non mi piace", perché è la chiave di interpretazione della realtà più potente che abbiamo. Scrivo libri di fisica accessibili a tutti per mettere questo strumento a disposizione della mia polis. Solo un'umanità consapevole può usare strumenti così potenti, come l'intelligenza artificiale, senza il rischio di farsi male.
Da Genesi: Il grande racconto delle origini
Rinascimento Culturale. Video disponibile su Youtube.com (min. 21:00-27:15).
- Il popolo ebraico è uno [degli esempi] di popolazioni che hanno subito terribili persecuzioni e colpi tremendi della sorte, al quale è servito il libro, il racconto, l'identità, le radici. È servito per andare avanti, per costruire un futuro. Il racconto delle origini ti permette di costruire un futuro; se non hai un racconto delle origini, il futuro è più oscuro, sei in balìa del futuro, non hai idea di cosa puoi costruire e volere per il futuro. Sei più fragile. Per certi versi, questo meccanismo di selezione naturale ha funzionato per migliaia di anni e da lì sono nate le grandi costruzioni: la religione, la filosofia, la scienza dei greci, la poesia, la musica, la pittura, sono nate le tragedie.
- Veniamo all'oggi: noi oggi possiamo fare a meno di questo racconto delle origini, di collocarci, di dare un senso alla nostra esistenza, di vedere noi come un anello di questa lunga catena? Oppure questo problema è superato? [...] Nasce dal mio punto di vista quasi un impegno civile, a dire [che] io conosco la scienza, la tecnologia, ne conosco le potenzialità, i rischi, [posso dire che] in questo periodo c'è ancora più bisogno di costruire delle forti, solide base culturali e quindi per certi versi c'è ancora più bisogno di avere un racconto delle origini, di essere più consapevoli. Ho in mente un'immagine mitica, la polis greca, in cui la piccola comunità si costruisce attraverso il mito, la paideia [...]. Non possiamo lasciare il nostro futuro in mano ad un élite semionnipotente che userà le conoscenze che ha per fare profitti mostruosi ed aumentare in maniera incredibile le disuguaglianze.
- Quale è la visione del mondo che oggi possiamo costruire? La visione del mondo che dà la scienza, non ha eguali. La scienza ha soppiantato i racconti mitologici, i racconti filosofici o la religione – sto dicendo dal punto di vista della descrizione dell'origine dell'universo, non per il resto –: non c'è nessun'altra forma di sapere che sia in grado di dare una descrizione più completa e convincente di quale è l'origine di questa meraviglia che abbiamo intorno. Oggi la scienza è in grado di farlo in una maniera che fa impallidire i racconti mitologici, i racconti fantastici o le semplificazioni. Però, questo racconto che darebbe una grande solidità, una grande consistenza a chiunque, è conosciuto solo da un piccolo gruppo di specialisti – è questo il punto – gli scienziati, perché quel racconto è costruito con strumenti tecnici che sono difficili da maneggiare: sono equazioni e il linguaggio scientifico, che richiede anni e anni di preparazione. E questo, chiaramente, non è alla portata di tutti.
Note
modifica- ↑ Citato in Giovanni Caprara, «Provata l'esistenza del bosone di Higgs». È la particella all'origine dell'Universo, Corriere.it, 4 luglio 2012.
- ↑ Citato in Elena Dusi, Parla italiano la Particella di Dio, la Repubblica, 22 dicembre 2011.
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