Glyn Edmund Daniel (1914 – 1986), scrittore e archeologo britannico.

Glyn Daniel

L'idea della preistoria modifica

Incipit modifica

Il primo a usare la parola preistoria sembra sia stato Daniel Wilson. Lo fece giusto un centinaio di anni fa, nel 1831, col titolo del suo libro The Archaelogy and Prebistoric of Schotland. Nella prefazione alla seconda edizione, apparsa dodici anni dopo, Wilson fa riferimento alla «adozione del termine preisiorico effettuata – se non erro – per la prima volta in quest'opera».

Citazioni modifica

  • La classica definizione del razzismo è quella del conte de Gobineau che tra il 1835 e il 1857 scrisse un saggio sulla ineguaglianza delle razze umane (Essay on the Inequality of Human Races). Gobineau era francese. Egli in sostanza sviluppò le idee del conte de Boulainvilliers, il quale sosteneva che i nobili di Francia, i superstiti dell'aristocrazia feudale, erano gli ultimi discendenti dei Germani – i barbari teutonici che avevano invaso l'Impero Romano – mentre la plebe francese era plasmata in una creta razziale del tutto differente. (p. 121-122)
  • Egli affermava che la speranza della sola Francia, era riposta – come sempre lo era stata – presso i biondi Teutoni, presso quelle genti che ora lui chiamava Ariani. Era moda corrente chiamarli così; ma ciò che egli intendeva, naturalmente, sia pure in modo impreciso, era quello che i cultori odierni di antropologia fisica designano col nome di razza nordica. (p. 122)
  • Ciò ch'è veramente interessante riguardo al conte de Gobineau è il fatto ch'egli non andava predicando una dottrina nazionalista di preistoria razziale. Il suo tema era internazionale e aveva uno scopo pan-europeo. (p. 123)
  • Gobineau era francese, ma i Tedeschi non tardarono ad adottare le sue concezioni razziali o una modificazione di esse. Richard Wagner giudicò eccellente l'opera di Gobineau e rese popolari in Germania i suoi scritti. (p. 124)
  • Le arti o gli studi letterari, per definizione, trattano dell'uomo come di un animale civilizzato: come l'unico animale, in effetti, fornito di una cultura, di un corpo trasmissibile di idee, di usanze, di credenze e di pratiche basato su quel principale agente di trasmissione ch'è il linguaggio e – negli ultimi pochi millenni della sua esistenza – su quell'altro agente di trasmissione culturale ch'è la parola scritta. (p. 137)
  • Vi sono [...] due modi abituali di usare la parola scienza. Può significare conoscenza e può significare conoscenza della natura. Vi è, però, un terzo modo di usare la parola scienza e particolarmente l'aggettivo «scientifico», applicato al metodo. (p. 139)

Bibliografia modifica

  • Glyn Daniel, L'idea della preistoria (The Idea of Prehistory), traduzione di Piero Monaci, Sansoni editore, Firenze, 1968.

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