Gli ultimi giorni nel deserto

film del 2015 diretto da Rodrigo García

Gli ultimi giorni nel deserto

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Titolo originale

Last Days in the Desert

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2015
Genere drammatico
Regia Rodrigo García
Sceneggiatura Rodrigo García
Produttore Bonnie Curtis, Nash Edgerton
Interpreti e personaggi

Gli ultimi giorni nel deserto, film statunitense del 2015 con Ewan McGregor, regia di Rodrigo García.

Incipit modifica

Per prepararsi alla sua missione, il sant'uomo andò nel deserto per digiunare e pregare, e per cercare una guida. (testo a schermo)

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Padre, mostrami la via, aiutami a capire. Padre, dove sei? (Gesù)
  • Rabbi! Ho commesso un peccato orribile. Mio figlio non è figlio di mio marito. Non è giusto che muoia, lasciando questo inganno dietro di me. Non voglio che mio figlio resti a vivere qui per sempre. Aiutami, ti prego. (Satana) [parlando a Gesù con la voce della madre]
  • Quale parte di un uccello non vola? [...] La sua ombra. (Il figlio) [indovinello]

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Satana: Le tue buone intenzioni sono sprecate, qui. Non hanno bisogno di noi per rovinate le loro vite, lo faranno da soli. Sai cosa faccio quando diventano miei? Li costringo a guardare la vita che hanno vissuto, ancora e ancora, per sempre. [Gesù lo afferra con violenza] Quanta rabbia! Sei proprio figlio di tuo Padre. D'accordo, ne resterò fuori. Sorprendimi.
    Gesù: E se lo faccio?
    Satana: Una scommessa? Se saprai sciogliere quest'intreccio, questo nodo, accontentando la madre, il padre e anche il figlio, ti starò alla larga per il resto del tuo viaggio.
    Gesù: E se fallisco?
    Satana: Fallire è di per sé una punizione. [ride] Ho parlato come un papà.
  • Gesù: La stella cadente, ieri sera, ti è piaciuta?
    Satana: È stata una noia.
    Gesù: Bugiardo.
    Satana: Io sono un bugiardo, questo è vero. Ho visto ogni stella cadente fin dalla prima, ogni sfolgorio di lampo, ho sentito l'ultimo respiro di ogni cosa mai vissuta. Ormai tutto mi lascia indifferente.
    Gesù: Niente ti sorprende? Nessuna cosa?
    Satana: La ripetitività. L'ostinata ripetitività del disegno di tuo Padre è sconcertante per me. Le stesse vite vissute ancora e ancora e ancora in continuazione. Esiste un piano? Si dovrà trasformare tutto in qualcosa, sfociare in qualcosa, ma in che cosa? Ecco la mia debolezza: la curiosità. Ma attenderò il tempo necessario per sempre, per vedere la fine. Il tramonto finale, se ce ne sarà uno. E magari quel giorno, nel tardo pomeriggio, gli ultimi istanti deciderà di far ricominciare tutto, fin dall'inizio. L'ha già fatto. Ricreare tutto, ripetere tutto quanto, per sfizio, con insignificanti differenze che sono tutto per lui: un ramo che si piega in un'altra direzione, un uovo in più o in meno nel nido di una pulce.
  • Gesù: Com'è stare alla sua presenza? C'è un volto?
    Satana: No, non c'è un volto, non c'è nessun volto. C'è qualcosa che ti inghiotte, che ti tiene insieme mentre ti dilania, ed è terrificante. Senti che non vali niente, e desideri essere niente. Intanto ti fa credere che tu e lui siete un'unica cosa e... questo, questo... questo è... beh, è un po' disorientante. [ride; anche Gesù accenna al riso] Almeno, io lo ricordo così. Sarà un milione di anni che non guarda nella mia direzione.

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