Giulia Elettra Gorietti

attrice italiana

Giulia Elettra Gorietti (1988 – vivente), attrice italiana.

Giulia Elettra Gorietti: «Essere ribelle è stata la mia salvezza»

Intervista di Mario Manca, vanityfair.it, 21 marzo 2021.

  • [Com'è stato affrontare quest'ultimo anno da ipocondriaci?] Ho fatto un grande lavoro su me stessa e sono migliorata moltissimo sotto tanti aspetti: sono diventata molto più positiva e questo lo devo ai libri di Louise Hay e al buddismo. Ho trovato una pace che non ho mai avuto prima, al punto da chiedermi cosa avrebbe fatto la vecchia Giulia di fronte a questa situazione di emergenza.
  • [Quando è nato il bisogno di ritrovare questa pace interiore?] L'anno scorso, quando mi sono trasferita a Las Palmas perché mio marito [il calciatore Pietro Iemmello] stava giocando in Gran Canaria. Era un periodo un po' particolare, con le prime chiusure dopo l'estate e il lavoro fermo: nonostante vivessimo in una casa bellissima, mi sentivo sempre sottotono, per niente serena. Così, oltre a passare il tempo con Violi [Violante, la figlia], ho iniziato a svegliarmi ogni mattina alle 8.30, a fare stretching, colazione e poi a dedicarmi ai libri, prendendo appunti, mettendomi in discussione».
  • [In fondo lei, che ha debuttato a 14 anni, forse un momento per fermarsi non l'ha mai avuto. Quanta consapevolezza aveva quando ha cominciato questo lavoro?] Zero. Venivo dalla ginnastica ritmica, uno sport molto bello ma anche molto impegnativo. Smisi per un infortunio e perché sentivo troppa pressione: credo di non essermi mai veramente goduta la spensieratezza di quegli anni. Il cinema, in questo senso, mi ha dato l'aria che mi serviva. Se sono andata avanti è stato per il mio essere ribelle, che è stata la mia forza: ero molto inconsapevole, ma affascinata da quello che potevo essere. Con la recitazione, poi, l'imprinting l'ho avuto alla prima scena girata con Virzì. In quel momento ho realizzato la mia felicità, dicendomi che avrei voluto fare quello per sempre, anche se i miei all'inizio non erano troppo convinti.
  • [Cosa volevano che facesse?] Mia madre era più morbida, infatti si è sposata con un attore, ma mio padre era più duro, voleva che mi laureassi: ho fatto Giurisprudenza, ma non l'ho mai finita. In questo tempo di pandemia, ho anche pensato di riprendere, ma poi ho ricominciato a lavorare: non escludo di farlo, però, in futuro. Il mio sogno era diventare avvocato matrimonialista.
  • [Perché proprio avvocato matrimonialista?] Per difendere le donne. Nella mia vita ho sempre vissuto questo maschilismo, questa discriminazione solo per il fatto di essere una donna, ed è una cosa che mi ha sempre fatta incazzare. Nonostante sia una ribelle, ho sofferto molto: spesso gli uomini che ho amato non accettavano che fossi un'attrice indipendente a quell'età. Da allora, ho sviluppato una grande sensibilità sul tema.

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