Gioacchino Murat
re di Napoli, granduca di Berg e Clèves e generale francese
Gioacchino Murat, nato Joachim Murat (1767 – 1815), generale francese, re di Napoli dal 1808 al 1815 e maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte.
Citazioni di Gioacchino Murat
modifica- Ottantamila Italiani degli Stati di Napoli, marciano comandati dal loro Re, e giurano di non dimandare riposo, se non dopo la liberazione d'Italia (dal Proclama di Rimini, 30 marzo 1815)
- Siete negro? Bravo, bravo, continuate! (citato in Umberto Eco, Il pendolo di Foucault)
- Vous êtes nègre? Bravo, bravo, continuez! [Passando in rivista le truppe]
- Se la guerra non mi annovera tra le sue vittime, tornerò coperto di gloria e con la stima di tutti i miei concittadi. (dalla corrispondenza a suo padre, 15 febbraio 1793) Fonte secondaria?
- Qui non si muore.[1] [tra l'11 e il 12 novembre 1811, riferito a Castellabate]
Citazioni su Gioacchino Murat
modifica- – Ah, "qui non si muore"!
– Eh, lo ha detto Gioacchino Murat, francese, è stato qui a Castellabate, ha scritto questa frase "Qui non si muore" e po' è muorto! (Benvenuti al Sud) - Murat ha tentato di riconquistare con duecento uomini quel territorio che non era riuscito a tenere quando ne aveva a disposizione ottantamila.[2] (Napoleone Bonaparte)
Note
modifica- ↑ Frase riportata su una lapide a Castellabate; citato in Stefania Marino, Buio in sala, ritorna Castellabate, Corriere del Mezzogiorno.it, 16 gennaio 2012.
- ↑ Sul tentativo disperato di Gioacchino Murat di riconquistare il Regno di Napoli, perso a Tolentino nel maggio 1815, con lo sbarco a Pizzo Calabro nell'ottobre dello stesso anno, risoltosi con il suo arresto e la sua condanna a morte.
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