Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio
Mani pulite 25 anni dopo
modifica- È stata una grande, ma ordinaria indagine giudiziaria, Mani pulite, non un'operazione politica.
- La crisi economica, che aveva assottigliato il denaro pubblico da destinare agli appalti e dunque i margini per le mazzette, rese gli imprenditori più disponibili a denunciare i politici che chiedevano loro tangenti in cambio di vantaggi sempre meno lucrosi.
- Furono non i giudici nei processi, ma gli elettori nelle urne, a far saltare il sistema dei partiti della Prima Repubblica, ormai screditati, e a costringere la stessa classe dirigente a cambiare, almeno in apparenza, il quadro politico.
- Le indagini ricostruirono un sistema in cui i partiti di governo partecipavano direttamente alla spartizione delle tangenti, mentre il Pci-Pds era finanziato attraverso una quota degli appalti pubblici assegnati alle cooperative rosse che poi finanziavano, perlopiù legalmente, il partito.
- Craxi si rivelò l'unico segretario di partito che rubava anche per sé e senza alcuna precauzione.
- Di Pietro, è stato indagato in lungo e in largo, decine di volte, senza che sia stato trovato un solo elemento di rilievo penale a suo carico.
- Quando il vento cambiò, Di Pietro divenne un villico illetterato, arruffone e spregiudicato. Tutti particolari che non inficiano minimamente il suo meritorio lavoro di magistrato né riducono di un centesimo la colpevolezza degli inquisiti che Di Pietro ha scoperto e fatto condannare.
- [Su Bettino Craxi] Aveva trasformato il Psi in un'organizzazione in cui la forza politica dei leader locali e nazionali era misurata sulla loro capacità di raccogliere finanziamenti illeciti e mazzette.
Bibliografia
modifica- Gianni Barbacetto, Peter Gomez, Marco Travaglio, Mani pulite 25 anni dopo, Paper First, 2017.