Gennaro Esposito

cuoco e personaggio televisivo italiano (1970-)

Gennaro Esposito (1970 – vivente), cuoco e personaggio televisivo italiano.

Citazioni di Gennaro Esposito

modifica
  • Possiamo ridurre le spese in mille modi, ad esempio indossando un maglionein più e abbassando il riscaldamento in casa, ora che ci si avvia alla stagione fredda. Ma cucinare un piatto di pasta è una liturgia: maccheroni, paccheri, bucatini & co. si reidratano quando calati in acqua bollente e lì tenuti per tutto il tempo necessario. Gli "spaghetti alla Parisi" non possono che risultare ammollati.[1]

Intervista di Dario La Rosa, cronachedigusto.it, 17 agosto 2022.

  • [Se dovesse fare il piatto che unisce tutto lo Stivale?] Penso che prodotti come il Parmigiano, il crudo, la mozzarella o le verdure sono delle pietanze che mi porterei appresso in una sorta di viaggio nei sapori. Poi l’aceto balsamico, la colatura di alici, ingredienti che purtroppo sono vittime di copiature fatte male. In un piatto ideale cercherei di mettere tutti questi prodotti che sono il meglio dell’Italia. Come si potrebbe vivere senza l’olio d’oliva extravergine? Nel quotidiano credo dobbiamo raccontare questi segni distintivi. A Capri, ad esempio, ho incontrato un giovane agricoltore in gelateria che mi ha dato una bustina di ceci. Me li ha consegnati con una gestualità e sacralità che mi ha messo in imbarazzo. Li ho portati a casa e li ho messi a mollo con cura perché raccontavano una storia. Credere nella terra è il messaggio che mi piacerebbe sentire sempre più spesso.
  • [Andiamo al gossip. Cosa ha cucinato per Jennifer Lopez? Che personaggio le è sembrato sia?] È una donna che ha una bella storia da raccontare, tenace e professionale. Le ho cucinato perché ha girato uno spot in zona e sono stato sul set con lei. Le ho voluto preparare una classicissimo pranzo su una terrazza italiana d’estate. Ho immaginato questo scenario prima di preparare. Mi sono chiesto cosa avrebbe voluto assaggiare una persona del suo livello. Ho escluso le pietanze pregiate. Quelle non ha difficoltà a trovarle. Ho pensato alle radici, ai profumi del territorio e al senso di unione familiare. Prima ho servito un assortimento di verdure: melanzane, scarola con olive e capperi, i fagiolini alla pizzaiola. Peperoncini verdi fritti. Pomodori a insalata. Chiaramente una mozzarella. La pietanza che le è piaciuta di più è stata una zuppetta di scarola e lenticchie che fa mia madre. Ho voluto regalare il senso di famiglia. Sono quei piatti che sanno di casa.
  • [Punta alle tre stelle per Torre del Saracino?] Sì, credo che sia un lavoro da fare ed è giusto ambire a quel livello per ripagare anni di lavoro. Se saremo bravi e meritevoli e se sapremo continuare con la nostra filosofia, credo potremo arrivarci.
  1. Citato in Chiara Amati, Chef divisi sulla pasta a fuoco spento. «Si può fare». «No, diventa moscia», Corriere della Sera, 10 ottobre 2022.

Altri progetti

modifica