Giorgio Parisi

fisico italiano

Giorgio Parisi (1948 – vivente), fisico italiano.

Giorgio Parisi, 2006
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la fisica (2021)

Citazioni di Giorgio Parisi modifica

  • E come le macchine ci permettono di aumentare la nostra capacità manuale, così l’Ai ci consente di aumentare quella intellettuale. Ma ci sono comunque dei pericoli. Per fare un esempio: oggi l’Ai rappresenta un cambiamento epocale paragonabile a quello della stampa, che ebbe un impatto enorme quando venne introdotta, ma la stampa è regolata da decine e decine di leggi. Immaginate cosa succederebbe se eliminassimo le norme sul diritto d’autore, o sulla responsabilità dei giornalisti. Anche l’Ai ha assolutamente bisogno di essere regolata. Le persone che vedono una foto hanno il diritto di sapere se è vera o artificiale per non perdere la certezza, che attualmente abbiamo, di dire che un fatto è realmente avvenuto. I cambiamenti devono essere controllati e regolati, altrimenti tendono a portare al disastro.[1]
  • L’esistenza di Dio non può essere usata alla stregua di una qualsiasi ipotesi scientifica: è qualcosa di diverso che trascende la scienza. [...] Sarei un pessimo teologo se cercassi di fare un esperimento per dimostrare l’esistenza di Dio, e un pessimo scienziato se cercassi di spiegare i miei dati sperimentali ipotizzando l’esistenza di Dio. [...] Sono sempre infastidito quando nelle interviste mi domandano le mie opinioni religiose. Non mi pare che lo domandino mai a calciatori, cantanti, modelle, categorie per le quali ho il massimo rispetto. Implicitamente gli intervistatori assumono che gli scienziati posseggano una conoscenza privilegiata di Dio, ma non è vero.[2]
  • [Condividendo su Facebook un post che consiglia la cottura passiva della pasta, ossia spegnendo il fuoco due minuti dopo averla buttata nella pentola] La cosa più importante è tenere il COPERCHIO sempre, il calore si perde moltissimo per evaporazione. Dopo che bolle la pasta io metto il gas al minimo, minimo, in maniera che bolla bassissimo senza consumare gas. Si può anche provare a spegnere, come suggerito da questo post, che non è mio ma di Alessandro Busiri Vici e che ho semplicemente rilanciato. Ovviamente in questo modo si consuma ancora di meno e penso che la pasta si cuocia lo stesso. In fondo la pasta si cuoce bene anche in montagna con l'acqua che bolle a 90 gradi. Il coperchio è fondamentale.[3]
  • La storia di Ipazia ha molto colpito l'immaginazione collettiva, anche al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori. È una scienziata che viene uccisa anche perché una donna che non stava al suo posto, aveva una vita pubblica, parlava in pubblico e prendeva posizioni pubbliche. Non dobbiamo mai essere sicuri che lo sviluppo della scienza sia inarrestabile. Confidare ciecamente nell'ineluttabilità del bisogno che lo sviluppo tecnologico ha dello sviluppo scientifico può essere un tragico errore. I romani hanno conservato la tecnologia greca senza molto curarsi della scienza greca, e i fanatici cristiani comandati dal vescovo Cirillo di Alessandria hanno tranquillamente fatto a pezzi Ipazia senza curarsi affatto delle conseguenza a lungo termine, anzi rallegrandosi della scomparsa di un sapere profano ritenuto inutile, se non dannoso.[4]
  • Le idee spesso sono come un boomerang: partono in una direzione ma poi vanno a finire altrove. Se si ottengono risultati interessanti e insoliti, le applicazioni possono apparire in campi assolutamente imprevisti.[5]
  • Le tecniche sperimentali sono probabilmente il settore della fisica che più ha risentito dei cambiamenti dell'organizzazione della scienza e del mutato rapporto tra fisica e tecnologia.[6]
  • Non sono mai riuscito a capire se farsi scappare da sotto il naso un premio Nobel all’età di venticinque anni sia qualcosa da raccontare con orgoglio o piuttosto uno di quei segreti un po’ vergognosi che sarebbe meglio dimenticare. Io propendo per la seconda ipotesi, ma dato che la storia è gustosa, la scrivo lo stesso.[7]
  • [...] sarebbe frustrante costruire un calcolatore, potenzialmente velocissimo, per poi scoprire che a causa della scarsa efficienza del software, la velocità effettiva dei programmi è di molto inferiore a quella teoricamente possibile.[8]
  • Se Chernobyl fosse stata in Val Padana, con una popolazione molto superiore a quella zona dell’allora Urss, avrebbe provocato milioni di morti. In ogni caso è da escludere in Paesi come l’Italia densamente abitati. Per la quarta generazione degli impianti nucleari a fissione di cui si parla perché più sicuri, adesso esistono solo prototipi che devono dimostrare la loro qualità; tuttavia sono sempre da escludere dove vive la gente. È diverso se i cinesi vogliono realizzarle in zone remote.[9]
  • Tutto ciò che vediamo intorno a noi è un sistema complesso, compresi noi stessi. Nel cervello o nell'organismo i neuroni o gli organi si scambiano di continuo messaggi che influenzano il loro funzionamento. Sistemi complessi sono anche le interazioni tra le persone protagoniste dell'economia e altrettanto un ecosistema con i vari organismi in azione o l'intero insieme della vita sulla Terra.[10]
  • [Su Il maiale e il grattacielo di Marco d'Eramo] Un libro che si legge scorrevolmente come un romanzo, restando nello stesso tempo scientifico nel metodo, a cominciare dalla rara abitudine di presentare al lettore i documenti originali in modo che possa accertarsi direttamente della fondatezza delle conclusioni dell'autore.[11]
  • Il clima incomincia a cambiare e se il clima incomincia a cambiare è un disastro per noi. Qualcuno spesso parla, dice che noidobbiamo salvare il pianeta, ma la mia impressione è che questo pianeta ha 5 miliardi d'anni, la vita nel pianeta come la conosciamo noi, con grandi animali, ha mezzo miliardo d'anni, ha sopravvissuto tranquillamente a tutta una serie di eventi catastrofici: da cadute di asteroidi a cambiamenti globali del clima e cosi via. Il pianeta sta magnificamente. Secondo me il pianeta non è in pericolo, quello che siamo in pericolo siamo noi. Siamo noi perché il problema è che tutta la nostra civilizzazione è basata, anche, su tutta una serie di risorse agricole e non agricole che in caso di cambiamento della temperatura diventano estremamente delicate da gestire.[12]

Note modifica

  1. Citato in Romualdo Gianoli, Giorgio Parisi: «L'intelligenza artificiale porterà al disastro se non verrà regolamentata»
  2. Lettera a Avvenire, commentata da Marco Tarquinio, Giorgio Parisi: le sintesi estreme tradiscono e l'«ipotesi Dio» trascende la scienza, Avvenire, 12 ottobre 2021.
  3. Citato in Giorgio Parisi, il fisico ci spiega come cuocere la pasta a fuoco spento, inran.it, 4 settembre 2022.
  4. Citato in Laura Martellini, Il Nobel Giorgio Parisi e i femminicidi: «La matematica del V secolo Ipazia vittima di una mentalità patriarcale che sopravvive ancora oggi», 28 novembre 2023
  5. Da In un volo di storni, Rizzoli, 2021. ISBN 8831806440
  6. Da Fisica, chimera.roma1.infn.it.
  7. Da Così mi sono fatto scappare da sotto il naso un premio Nobel all’età di 25 anni, corriere.it, 7 ottobre 2021.
  8. Da Calcolatori, chimera.roma1.infn.it.
  9. Dall'intervista di Giovanni Caprara, «Senza un piano dettagliato ridurre le emissioni è un'illusione. Tante promesse non mantenute», Corriere della Sera, 3 novembre 2021, p. 9.
  10. Citato in Giovanni Caprara, Il Nobel per la Fisica a Giorgio Parisi Dalla rete di neuroni alle relazioni tra persone, premiate le ricerche sui sistemi complessi. L'ultimo riconoscimento all'Italia 37 anni fa. Sul podio anche un giapponese e un tedesco., Corriere della Sera, 6 ottobre 2021.
  11. Da Il maiale e il grattacielo, chimera.roma1.infn.it.
  12. Da Green&Blue Open Summit, la lezione speciale del Nobel Parisi sui cambiamenti climatici, Video disponibile su youtube.com, 16 novembre 2021, minn. 11:59-13:06.

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