Fury (fumetto)

fumetto Marvel Comics

Fury, serie a fumetti della Marvel Comics aventi come protagonista Nick Fury.

[Fury MAX n. 1, collana 100% Marvel MAX, ed. Panini Comics, 2013, testi di Garth Ennis, trad. Fabio Gamberini]

  • Mi chiamo Nick Fury. Dal '44 ho un proiettile piantato in testa. A quanto pare non posso morire e invecchio molto lentamente. Combatto e scopo come un indemoniato. Mi abbuffo di guerra come fosse zucchero. (Nick Fury)
  • Un atterraggio diversivo avrebbe dovuto distrarre l'attenzione dalla Baia dei Porci. Non lo fecero. Gli attacchi aerei avrebbero dovuto spazzare via l'aviazione di Castro a terra. Fallirono. La resistenza a Cuba avrebbe dovuto essere avvertita, in modo da far coincidere un'insurrezione con l'invasione. L'agenzia non comunicava mai un cazzo. Ma il sedici aprile, la brigata d'assalto due-cinque-zero-sei colpì comunque le spiagge di Giron e Playa Larga. E due notti dopo, li seguimmo. (Nick Fury)

[Garth Ennis (storia) e Goran Parlov (disegni), Fury Max 7: My War Gone By, Part 7: Mister Chained Blue Lightning, febbraio 2013; ed. it. su 100% Marvel Max: Fury Max n. 2, ed. Panini Comics, novembre 2013, trad. Fabio Gamberini]

  • Frank Castle non può piacerti, ma di certo puoi apprezzarlo. Sembra provenire da quell'epoca in cui, in America, le cose erano fatte per funzionare. La Ford Modello T, la Colt 1911: materiale di qualità senza fare economie. Niente incertezze, con lui. Niente 'Sei sicuro di sentirtela, vecchio?'. Abbiamo fatto le stesse cose nello stesso tempo: guardavamo, giudicavamo, sparavamo. (Nick Fury)
  • Quando sento quelle fottute fighette di oggi... lamentarsi dell'Afghanistan o dell'Iraq... di quante vite abbiamo perduto via... di quanti civili sono stati spazzati via... di quello che stiamo facendo a quella regione... di come infanghiamo il nome della nostra nazione o di quando richiameremo a casa le truppe... Ho solo una parola per quegli stupidi succhiacazzi. 'Nam. Il fallimento americano più tremendo della storia. Sessantamila soldati e tre milioni di vietnamiti uccisi. Se contiamo anche i Khmer rossi, si può aggiungere un altro milione. Se dopo la Seconda guerra mondiale il mondo ci considerava dei salvatori, ci siamo trasformati in macellai e stupratori... E abbiamo perso comunque. Porta a casa risultati del genere e forse ne riparliamo. (Nick Fury)

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