Funicolare Zecca-Righi

funicolare italiana

Citazioni sulla funicolare Zecca-Righi.

La funicolare Zecca-Righi

Citazioni modifica

Giorgio Caproni modifica

  • A un'Oregina | grigia di casamenti ove il furgone | duro s'inerpica, ahimè se una prima | nube la copre mentre una sassata | fa in frantumi quel sangue
  • Alzatevi fino al Righi con la funicolare che parte dalla Zecca.
    Già il viaggio è di per sé un attrait, in quanto quella funicolare è un po' come un'allegoria della nostra nascita, se non – per le prospettive che apre – della nostra intera vita.
    Esce da un buio tunnel, come da un ventre materno, e su su si arrampica ben oliata e silenziosa, tirata dal suo inarrestabile cavo, per portarti diritto nella luce sempre più accesa, fino alle cupole dorate del proustiano Hôtel Pagoda, vicino alla tozza torre di mattoni rossi dalla quale, prima della guerra, rombava il cannone delle dodici. Dal Righi, seguendo la strada che va verso il forte Begato e oltre, si ha perfetta la visione dei due volti della città, nettamente divisi dalla catena massiccia delle serpigne mura.
  • E via per scogli freschissimi ed aria, | nella tremula Genova, l'antico | legname della barca a fune in aria | nero travalica i ponti – l'intrico | scande d'obliqui deviamenti, e giunge | per terrazze a conoscere l'aperta | trasparenza del giorno.
  • Forse qui è l'urto... Ma no! | allo Zerbino alto sopra le carceri, nel grigio | fiato di tramontana ora un bambino | corre ancora di piume – porta il viso | ad un palmo dai vetri, e se scompare | nel colpo che di tenebra riannera | l'aria, fra le rovine d'aria appare | dei genovesi in raduno la nera | mutria
  • I lati | vibrano della muta arpa che inclina | unicorde a altre balze, ma già un Righi | rosso da un'altra Genova la cima | tira inflessibile al cavo
  • Una funicolare dove porta, | amici, nella notte? Le pareti | preme una lampada elettrica, morta | nei vapori dei fiati – premon cheti | rombi velati di polvere e d'olio | lo scorrevole cavo. E come vibra, | come profondamente vibra ai vetri | anneriti dal tunnel, | quella pigra | corda inflessibile che via trascina | de profundis gli utenti e li ha in balia | nei sobbalzi di feltro!

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