Frederick John Kiesler

architetto austro-statunitense

Frederick John Kiesler, alla nascita Jacob Kiesler (1890 – 1965), architetto austro-statunitense.

Frederick Kiesler in una rivista degli anni venti

Citazioni di Frederick John Kiesler modifica

  • Ho abolito la distinzione tra pavimento, pareti e soffitto. La casa non è una macchina, ma un organismo vivente, epidermide del corpo umano.[1]
  • L'architettura, intesa quale singolo blocco, è esautorata. Serrata sui quattro lati, sopra e sotto, cubica o prismatica che sia rimane sempre atmosfera sotto chiave [...]. Per respirare, occorrono i buchi delle finestre. No! Fate vivere lo spazio, anziché guardarlo [...]. Ci sono valli, fiumi, colline, montagne, foreste; ci sono per l'uomo, per la sua espansione. Ma l'uomo ha preferito rinunciare a questa libertà spaziale in nome delle sue scatole-cubo. Ebbene, se lo scopo della vita è la vita, lasciamo le scatole, entriamo in noi stessi, troviamo in noi la patria dell'infinito [...].[2]

Citazioni su Frederick John Kiesler modifica

  • Collaboratore di Adolf Loos nella Vienna del 1920, poi esponente del movimento De Stijl, Frederick Kiesler trascura presto la metodologia della scomposizione e del rimontaggio per abbracciare l'ideale del continuum [...] Si è parlato di Kiesler come del «più grande architetto non-costruttore del nostro tempo» e, in effetti, i suoi schizzi e manifesti sono tutt'ora provocatori. (Bruno Zevi)

Note modifica

  1. Citato in Bruno Zevi, Storia dell'architettura moderna, Einaudi, Torino, 2001, vol. II, p. 404.
  2. Citato in Bruno Zevi, Storia dell'architettura moderna, Einaudi, Torino, 2001, vol. II, p. 405.

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