Franco Carraro

dirigente sportivo e politico italiano

Franco Carraro (1939 – vivente), dirigente sportivo e politico italiano.

Franco Carraro tra gli anni 60 e 70 del XX secolo

Citazioni di Franco Carraro modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Il rigore è una prestazione agonistica significativa. Richiede doti tecniche, psicologiche, fisiche. Chi tira bene un rigore, chi lo para, soprattutto alla fine dei 90', mostra più resistenza alla fatica, allo stress.[1]
  • [Nel 2005, dopo la sentenza in primo grado del processo ordinario sul presunto abuso di farmaci della Juventus] La società bianconera non è stata condannata per doping... nei cinque anni a cui si fa riferimento i giocatori della Juventus hanno subito controlli e non sono mai risultati positivi.[2]
  • Gli dico [riferendosi a Massimo Moratti] che avrebbe fatto bene a seguire il consiglio di Cannavò, quando gli disse di non reclamare lo scudetto 2006 che è stato assegnato per un errore di politica sportiva. Ma oggi il presidente dell'Inter ha tutto il diritto di difenderlo.[3]
  • [Sulla posizione della Juventus circa Calciopoli, in merito alla "relazione Palazzi" del 2011] Nel 2006, dopo le condanne in primo e secondo grado, la Juventus ha conciliato con la Federcalcio la propria pena presso la Cca del Coni, al pari di Milan, Fiorentina e Lazio. Ha fatto in termini sportivi quello che nel processo penale si chiama patteggiamento. Perciò la Juventus non può, e lo dico chiaro, dire che ha vinto 29 scudetti, e mettere quel numero nel proprio stadio. La Juventus è il più grande pilastro dell'organizzazione calcistica italiana, la società che ha vinto il maggior numero di scudetti. I suoi giocatori hanno vinto tutto anche con la maglia della Nazionale italiana. La famiglia Agnelli si identifica da sempre con la Juventus. Andrea ha un grande ruolo ed una grande responsabilità, suo padre è stato presidente della Figc.[3]
  • Più che una calciopoli si è trattata di un arbitropoli, almeno da quanto emerso dalle ultime sentenze. La responsabilità oggettiva è a mio avviso un male necessario dello sport. Il comportamento dei dirigenti della Juventus non macchia il valore della società, ma i dirigenti bianconeri sbagliano a considerare propri 29 Scudetti.[4]
  • Blatter non è stato perfido nella lettera di complimenti inviata alla Juve, ha detto semplicemente quella che è la verità, gli scudetti sono 28, punto e basta. Nel 2006 c'è stato un patteggiamento tra società e federazione, questo è quello che dicono le regole del mondo a cui apparteniamo, altrimenti possiamo dire tutto, anche che le partite durano 110 minuti e non 90. Non parliamo del passato ma del futuro.[5]
  • Le medaglie olimpiche, le straordinarie vittorie, il record del mondo durato moltissimo, il fatto che per molti anni tra i 10 migliori tempi nei 200, molti fossero suoi, hanno collocato Pietro Mennea tra i più grandi dell'atletica mondiale di tutti i tempi. Ha ottenuto tutto ciò grazie al talento naturale e a una vita di sacrifici indicibili. Aveva un carattere complesso, ma non gli si poteva non voler bene per la sua generosità e per l'amore che aveva per lo sport. È stato un fantastico rappresentante di una atletica pulita e ha onorato lo sport italiano. Per lui un ricordo di commossa gratitudine.[6]
  • [Su Luciano Moggi] Si è compiaciuto troppo del proprio potere, gli piaceva essere riconosciuto come Lucky Luciano; quando andava in giro per Torino e Roma usava la sirena sulla macchina. Di solito le persone che sono costrette a farlo, un po' si vergognano. A lui invece piaceva.[7]
  • [Su Gianni Agnelli] Un entusiasta dello sport, un uomo decisivo per rendere la Juventus uno dei più grandi club calcistici del mondo.[8]

«Da Rocco a Conte, il romanzo del calcio italiano»

Intervista di Aldo Cazzullo, corriere.it, 2 novembre 2017.

  • [«Lei scrive pure che il pm di Torino Maddalena le girò le carte dell'inchiesta su Moggi. Quindi lei sapeva di Calciopoli»] Io quelle carte neanche le lessi: il giorno dopo le diedi al procuratore federale Palazzi. Ora la Procura di Torino ha fatto lo stesso con l'inchiesta sulla 'ndrangheta nella curva della Juve: non c'erano reati penali, ma la giustizia sportiva è più severa di quella ordinaria.
  • Moggi si compiaceva che lo chiamassero Lucky Luciano. Era contento che si legassero le vittorie un po' alla sua capacità di scegliere i giocatori, un po' al suo modo di influenzare gli arbitraggi.
  • [Moggi] Non è mai riuscito a far vincere un campionato alla Juve in modo illecito. Quanto a me, ho commesso un solo errore: volevo cambiare i designatori, Bergamo e Pairetto, e mettere al loro posto Collina. Ma Collina ha chiesto un anno di tempo. Loro l'hanno saputo; e hanno cercato appoggi con atti sconsiderati. Ma stiamo parlando del 2004-2005. L'unica partita che secondo me resta dubbia, Juventus-Inter con il rigore non dato a Ronaldo, è del 1998.
  • [Su Calciopoli] È solo una questione di potere, o forse solo di chiacchiere.
  • La Juve avrebbe vinto quegli scudetti comunque. Aveva i giocatori migliori e gli allenatori migliori: Lippi e Capello. Infatti nel 2006 la Nazionale basata sulla Juve vince il Mondiale.

Citazioni su Franco Carraro modifica

  • Carraro è maestro. Uno che è milanese e si fa eleggere sindaco di Roma, poi gli arrestano tutta la giunta per tangenti e a lui non arriva neanche una comunicazione giudiziaria, è un campione del mondo. Il fatto è che Carraro è uno che non prende in mano neanche una raccomandata: se non c'è il portinaio per firmare la ricevuta, lascia la busta al postino. (Corrado Ferlaino)
  • Che bravo sindaco, | quanta civiltà, | con i manganelli | amministra la città | [...]. | Cararo sindaco | non temere, non temere | noi non vogliamo | rubarti da mangiare, | vogliamo una casa | per abitare | con la luce e l'acqua | come ce l'avete voi, | cioè come ce l'hanno | i segretari tuoi, | i guardiaspalle tuoi, | i poliziotti tuoi, i tuoi buoi. (Banda Bassotti)
  • È sempre necessario crearsi un avversario, altrimenti come si può vincere? [...] Mi chiamava alle sei del mattino. Imitava l'avvocato Agnelli, come lui voleva apparire sempre pronto. E si fingeva mio amico, in realtà aveva già capito che ero in ascesa. Aveva paura, mi marcava. (Antonio Matarrese)

Note modifica

  1. Dall'intervista di Giuseppe Smorto, Un'idea di rigore, la Repubblica, 9 giugno 1987.
  2. Citato in FIGC. Carraro: «Juve non condannata per doping», sport.it, 4 marzo 2005.
  3. a b Citato in Carraro: "Juve ora basta con la storia dei 29 scudetti. E a Moratti dico che...", fcinter1908.it, 8 dicembre 2011.
  4. Citato in Carraro torna su Calciopoli e va giù duro con le "giacchette nere", goal.com, 16 dicembre 2011.
  5. Citato in Carraro ancora su Calciopoli: "La Juve ha patteggiato, gli scudetti sono 28", sport.virgilio.it, 4 giugno 2012.
  6. Citato in Morto Mennea, Sara Simeoni: "Se n'è andato un pezzo della mia vita", repubblica.it, 21 marzo 2013.
  7. Dall'intervista di Marco Mensurati, La Cupola del calcio secondo Carraro: "Lo scudetto del '98 falsato per la Juve", repubblica.it, 27 marzo 2015.
  8. Citato in Un campione di sport, raisport.rai.it.

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