Francesca Benedetti
attrice italiana
Francesca Benedetti (1935 – vivente), attrice italiana.
Intervista di Antonella Rizzo, CulturalMente, 10 dicembre 2018.
- [Sulle regie di Giancarlo Cobelli] Cobelli era molto fisico perché era un mimo ed era stato alla scuola di Lecoque, ed era quindi attento alla corporeità. Ma questa corporeità era infarcita di allarmi, di sprofondamenti; era un po' mago, io lo chiamavo un sole nero. Non era buono Giancarlo, ma questo non essere buono gli dava la forza di essere anche più grande perché aveva una spietatezza straordinaria che gli dava la forza di essere ancora più bravo. Le sue prime note di regia erano guardarti negli occhi e trasmetterti qualcosa, e ti trasmetteva delle cose straordinarie.
- [Sul mestiere dell'attore] È chiaro che noi attingiamo a un’esca verso l’assoluto quando cerchiamo di fare seriamente questo mestiere che è sempre al confine con l’indicibile, col tragico, con le zone molto, ma molto sotterranee della coscienza e della sensibilità e quindi è chiaro che questi personaggi assumano questi criteri.
- [Sulla marginalità a cui il teatro ha relegato a lungo le donne] Se pensiamo che le donne nel teatro elisabettiano sono state interpretate da uomini…adesso ci prendiamo la nostra rivincita perché spesso noi donne interpretiamo personaggi maschili. Però devo dire che la donna è stata atavicamente sottomessa, perlomeno in alcune categorie. In alcuni ceti la donna ha sempre imperato, imperversato; in alcune grandi famiglie hanno sempre comandato sotto sotto… La donna è stata soggetta a tante limitazioni, poi la Chiesa ci ha messo il suo grande peso con il fatto della sessualità, della verginità, cose che le donne della mia generazione hanno sofferto e sopportato, con grandi distorsioni.
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