Eva contro Eva

film del 1950 diretto da Joseph L. Mankiewicz

Eva contro Eva

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Bette Davis in un fotogramma del film

Titolo originale

All About Eve

Lingua originale inglese
Paese Usa
Anno 1950
Genere Commedia, drammatico
Regia Joseph L. Mankiewicz
Soggetto Mary Orr (romanzo)
Sceneggiatura Joseph L. Mankiewicz
Produttore Darryl F. Zanuck
Interpreti e personaggi
Note
  • Vincitore di 6 premi Oscar (1951):
    • Miglior film
    • Miglior regia
    • Miglior attore non protagonista - George Sanders
    • Miglior sceneggiatura non originale
    • Migliori costumi
    • Miglior sonoro
  • Ha ricevuto 14 nominations agli Oscar, record tutt'ora imbattuto.

Eva contro Eva, film statunitense del 1950 con Bette Davis, Anne Baxter, George Sanders, Thelma Ritter e Marilyn Monroe, regia di Joseph L. Mankiewicz.

Frasi modifica

  • Prendete il salvagente... Questa sera c'è aria di burrasca! (Margo Channing)
Fasten your seat belts. It's going to be a bumpy night.[1]

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Eva Harrington: Da bambina vivevo in campagna. Sono del Wisconsin. Eravamo mamma, papà e io. Ero figlia unica. Da piccola mi piaceva inventare le favole e recitarle a me stessa. Cose da bimbi, è naturale... ma quel mondo fantasioso e irreale cominciò a poco a poco a riempirmi la vita. Finii col confondere la verità con il sogno... al punto che era quest'ultimo a sembrarmi reale. Sto dicendo molte sciocchezze, vi pare?
    Lloyd Richards: Niente affatto.
    Eva Harrington: La campagna rendeva poco allora. Papà era un contadino, era povero. Dovetti dare un aiuto. Lasciai gli studi e andai a Milwaukee. Mi impiegai in una... fabbrica di birra. Quando si è in una fabbrica di birra è difficile coltivare le proprie aspirazioni. Non c'è che birra! Non era piacevole ma ero utile ai miei. E poi c'era una piccola filodrammatica, una goccia d'acqua nel deserto. Fu lì che conobbi Eddie. Era un radiotecnico. Demmo quattro recite di Liliom. Recitai malissimo. Poi venne la guerra e ci sposammo. Eddie era tenente pilota. Lo mandarono nel Pacifico. Lei era nel Genio aeronautico, vero, signor Richards? Lo dice la sua biografia. Poi, partito Eddie, tornai alla fabbrica di birra. Lui mi scriveva ogni lunedì. Un giorno mi scrisse che sarebbe venuto in licenza. Presi il denaro che avevo risparmiato e andai a San Francisco a incontrarlo. Ma Eddie non venne. Mi rispedirono un telegramma da Milwaukee. Veniva da Washington. E comunicava che... Eddie non sarebbe più tornato. Eddie era morto. Decisi di restare a San Francisco. Ero sola. Non potevo tornare senza Eddie. Trovai il lavoro e mi aiutavo con la pensione. E non pensavo quasi più al teatro. Poi, una sera, Margo Channing interpretò Rimembranze. Andai a vederla. E ora... eccomi qua.
  • Eva Harrington: Perché sei il regista più brillante e ricercato del teatro?
    Bill Sampson: Il teatro, il teatro! Ma perché si deve credere che il teatro esista solo nell'interno di alcuni bruttissimi edifici ammassati nel cuore di New York, o di Londra, di Parigi, o di Roma? Ascolta, piccola, e impara. Vuoi sapere che cos'è il teatro? È il circo equestre... ed è l'opera. Sono i rodei, i varietà, i balletti, le danze dei selvaggi, Pulcinella, il cantastorie... tutto è teatro. Dovunque ci sia magia, fantasia e pubblico c'è teatro. Topolino, Ibsen e i drammi gialli... Sarah Bernhardt e i cani ammaestrati... Gianni e Pinotto e Betty Grable. Ermete Zacconi, Eleonora Duse... tutto teatro! Non puoi capirli tutti. Non tutti ti piacciono, è logico. Il teatro si fa per tutti, anche per te. Ma non solo per te. Perciò non puoi disapprovarlo. Non sarà forse il tuo teatro ma è teatro per tanti altri come te.
    Eva Harrington: Ho solo... fatto una domanda.
    Bill Sampson: E io sono partito all'attacco. Non te la prendere, piccola, non volevo offenderti. Ma s'è creata una tale atmosfera di snobismo attorno a questo sacrario che chiamano teatro che certe volte mi pare che mi soffochi.
  • Margo Channing: Pensavo a Eva... l'ho trattata veramente male, povera ragazza.
    Karen Richards: Sì, ma...
    Margo Channing: È inutile cercare scuse, quando ho veramente tutti i torti. Devo ammettere che sono stata troppo urtata da... non so, dal fatto che è così giovane, così fragile, così indifesa... che è tutto ciò che vorrei essere io per Bill. Che cosa strana la carriera di un'attrice. Si lascian cadere tante cose per arrivare più presto in cima alla scala. Non si pensa che se ne avrà bisogno quando si vorrà tornare ad esser donne. È la sola aspirazione che tutte abbiamo in comune: essere soltanto donne, essere amate. È questa la sola cosa che conta. Anche se la fortuna e il successo ci ha arriso, sentiamo che non vale averli raggiunti se quando si alzano gli occhi dal piatto o ci si rigira nel letto lui non c'è. Senza lui non si è una donna. Si è un essere con una casa ben arredata e... e un album pieno di buone critiche. Ma non si è una donna. Cala il sipario. Fine.

Note modifica

  1. Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'American Film Institute, che è andato a comporre l'AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes, questa citazione è stata inserita al nono posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.

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