Emanuela Folliero

conduttrice televisiva e modella italiana (1965-)

Emanuela Folliero (1965 – vivente), conduttrice televisiva, attrice, modella e annunciatrice televisiva italiana.

Citazioni di Emanuela Folliero modifica

  • Nella tv di ieri si poteva inventare molto di più e sperimentare. C’era meno offerta e maggiore qualità. Oggi l’offerta è infinita. In passato si lavorava moltissimo, anche 15 ore al giorno, ma si era contenti. Una cosa importante di questo lavoro è che se lo fai con passione, perlomeno in fase di debutto te ne freghi dell’autografo o dei guadagni, ci rimetti perfino.[1]
  • [Su Silvio Berlusconi] Non ho mai avuto il piacere di bere un caffè con lui o di scambiare quattro chiacchiere. Quando si occupava di editoria spettava a lui l’ultima parola; anche i provini venivano sottoposti dai direttori alla sua supervisione. Ad Arcore il mercoledì veniva istituito una sorta di ordine del giorno; passavano al setaccio scelte editoriali, televisive, strategie di marketing e di comunicazione. Mi raccontarono che Silvio Berlusconi affermò di avermi scelta per due motivi: per il sorriso rassicurante e perché sosteneva fossi leggermente strabica (io non credo, forse durante i provini guardavo fissa in centro all’obiettivo). Sicuramente non mi scelse per le tette, ai casting indossavo una camicetta a fiori accollatissima! Per anni non mi sono "sbottonata" nel vero senso del termine. Fondamentalmente sono timida, i primi tempi ero insicura, mi vedevo bruttina, con la scucchia... Sono sempre stata magra e con molto seno; da giovane mi coprivo e mi ingobbivo per nasconderlo.[1]
  • Registravamo circa due volte la settimana; per anni non ho potuto trascorrere le vacanze in posti lontani. Non ho mai avuto sostitute né santi in paradiso. A Mediaset, c’erano numerose "sante" con i "santi"; non vedevano l’ora che qualcuna mollasse per insediarsi. Ricordo mal di stomaco micidiali proprio a causa delle varie intrusioni. Col tempo mi sono fatta coraggio, forte del fatto che sapessi fare bene il mio mestiere. In più avevo dalla mia parte gli sponsor (erano gli anni nei quali Giorgio Restelli inventò i Bellissimi), che mi volevano come testimonial perché funzionavo: ero considerata un’ottima venditrice, o meglio, un ottimo veicolo per vendere. Questa è stata la mia più grande rivincita![1]

Note modifica

  1. a b c Dall'intervista di Michele Vanossi Il Cav mi scelse perché sembravo strabica, ilgiornaleoff.it, 21 marzo 2019.

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