Elena Radonicich

attrice italiana

Elena Radonicich (1985 – vivente), attrice italiana.

Elena Radonicich (2017)

Citazioni di Elena Radonicich modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Charlotte emana un'enorme forza e tranquillità, un carisma che ti pervade. Accanto a lei si gode un po' di luce riflessa.[1]
  • Ho un grande fascino nei confronti del passato, sono una forte nostalgica, mi piace tantissimo utilizzare i costumi e travestirmi. Lo considero un grandissimo strumento. I costumi e l'ambientazione aiutano tantissimo l'autosuggestione, che reputo un elemento fondamentale per la recitazione e per la riuscita dell'interpretazione.[2]
  • [«Giochi molto sui cambiamenti di look nelle tue interpretazioni, i tuoi personaggi sembrano sempre molto diversi, anche fisicamente, tra loro. È una scelta tua o una coincidenza?»] Le scelte sono spesso il risultato di ciò che si vuole fare e di ciò che ti viene proposto. Io provo a spaziare il più possibile per evitare di incasellarmi. Non soltanto per il pubblico, non è una paura di essere identificata con un solo personaggio, ma lo faccio per me. Non voglio limitarmi o costringermi. Uno degli aspetti più divertenti del mio lavoro è che mi permette di proiettarmi all'interno di altri corpi. Mi piace cambiare aspetto e sarebbe un peccato non approfittarne, dal momento che la recitazione me lo consente. Amo confondermi tra un personaggio e un altro e avere mille facce.[2]

«La mia nuova leggerezza»

Intervista di Lucia Valerio, grazia.it, 24 ottobre 2018.

  • Mi piace l'eleganza. La sofisticatezza però è un'arma a doppio taglio: se è eccessiva, può creare distanza e inquietudine.
  • [«Che cosa teme?»] Spero di non smettere mai di essere duttile.
  • Durante l'adolescenza seguivo un codice etico piuttosto rigoroso. Per educazione, sapevo che cosa era giusto o sbagliato. Il vantaggio di quando osservi un codice è che fai meno errori. E questo ti fa crescere "solida". [...] [«Aveva messo un tappo alla sua energia?»] Forse sì. Sono stata un'adolescente cauta, se mi paragono ai ventenni di oggi. La mia generazione, figlia dei sessantottini, aveva meno inquietudini. Noi sappiamo con chiarezza da dove veniamo, perché abbiamo ancora un piede nel secolo scorso.
  • [«Ha mai fatto psicanalisi?»] Sì, un po'. Fa parte del mestiere dell’attore. Se devi metterti nei panni di qualcun altro, devi scardinare la psiche altrui, ma anche la tua.

"Amo il cinema, la libertà che si porta dentro"

Intervista di Claudia Ruiz, socialup.it, 17 aprile 2019.

  • [«Come nasce la tua passione per il cinema?»] Da spettatrice è un amore antico. Ricordo il giorno in cui mi resi conto di quanto formidabile fosse che un prodotto di finzione, un artificio, fosse capace di guidarmi in luoghi in cui non sapevo di poter andare, provando emozioni anche violente e che mi lasciavano mutata. Ebbi il sospetto che farne parte avrebbe spostato i confini dell'infanzia talmente in là da non dovermi più occupare di invecchiare.
  • [«La tua carriera spazia dalla televisione, cinema, cortometraggi e teatro. Qual è il palco su cui ti senti più a tuo agio?»] Amo il cinema, la libertà che si porta dentro. Un certo agio. La sensazione di dover fare il meglio possibile, e se non ci si è riusciti si continua finché non ci si riesce. Certo spesso queste condizioni di cui parlo sono ideali. Capita di ritrovarle più sovente nei cortometraggi. La televisione mi insegna e mi ha insegnato molto e, quando fatta con amore e dedizione, ha la medesima dignità del cinema. Identica.
  • A volte in scena capita un momento, quasi perfetto, in cui la connessione con l'altro non è disturbata da agenti esterni, l'ascolto è profondo, i sensi sono tutti allertati per poter captare ogni cambiamento. È la sensazione che hai quando sai di recitare bene, e dipende sempre dall'altro. Ed è così rara che se ti porti via da un film un paio di momenti del genere, puoi ritenerti soddisfatto.
  • Il cinema italiano io lo trovo sorprendente. Però mi piacerebbe ci fosse più fiducia nella capacità degli attori di trasformarsi, essere diversi da sé. Mentre trovo che il cinema italiano tenda a pescare a grandi mani dal neorealismo, il più delle volte egregiamente per carità. Ma dal mio punto di vista, insomma...

Note modifica

  1. Da Simona Santoni, Elena Radonicich, intervista all'attrice di "Tutto parla di te", panorama.it, 12 aprile 2013.
  2. a b Da Francesco Sciortino, Intervista a Elena Radonicich: "Amo dare volti diversi ai miei personaggi", lavocedelloschermo.com, 25 novembre 2022.

Filmografia modifica

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