Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia

miniserie televisiva italiana del 2008

Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia

Miniserie TV

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Titolo originale

Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno

2008

Genere biografico, drammatico
Episodi 2
Regia Gianluigi Calderone
Sceneggiatura Nicola Badalucco, Giuseppe Badalucco, Franca De Angelis
Rete televisiva Rai 1
Interpreti e personaggi

Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia, miniserie televisiva italiana del 2008 con Giulio Scarpati, regia di Gianluigi Calderone.

A pochi chilometri da Grosseto vive Nomadelfia, una comunità cristiana fondata da Don Zeno Saltini.
A Nomadelfia la fraternità è legge. La famiglia è quella dello spirito. La proprietà non esiste. (Testo a schermo)

Episodio 1

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  • Se c'è una strada che porta dritto al carcere, è il riformatorio. (Zeno)
  • La bestemmia è per i poveri come la tosse per il malati: passa la malattia e passa la tosse. (Zeno)

Citazioni su Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia

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  • Abbiamo cercato con tutte le nostre forze di far conoscere a quante più persone possibile tutto quello che ha fatto Don Zeno per i suoi ragazzi e per la gente di Nomadelfia. Ad essere raccontate in questo modo sono le storie di grandi innovatori, di grandi uomini che hanno messo i loro ideali davanti a tutto, uomini con grandi idee e grandi progetti in mente, storie come quella di Don Zeno non se ne sentono più al giorno d'oggi. (Gianluigi Calderone)
  • Il vero motore per noi sceneggiatori è stato il carisma di Don Zeno, insieme al suo grande senso dello spettacolo. 10 anni fa ci siamo innamorati della sua storia e di getto abbiamo scritto la sceneggiatura che però è subito finita in un cassetto in attesa delle "persone giuste". A volte gli autori giudicano i progetti superficialmente e non riescono a vedere più a fondo. Poi le persone giuste sono arrivate. (Nicola Badalucco)
  • Sono stato onorato e contento di vestire i panni di Don Zeno Saltini, è stata una bellissima esperienza provare a restituire al pubblico quel senso di solidarietà e di comunità che al giorno d'oggi abbiamo perso, ma che in tempi difficili come la guerra era vivo e forte in tutti gli italiani alle prese con la fame e le persecuzioni fasciste. (Giulio Scarpati)

Voci correlate

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