Discussione:Mao Zedong

Ultimo commento: 2 anni fa, lasciato da Syd Storm in merito all'argomento "Discorso all'undicesima sessione allargata..."

l'espressione "colpirne uno per educarne cento" è stata usata da Mao, ma era già un proverbio popolare cinese Il precedente commento non firmato è stato inserito da 82.50.8.50 (discussioni · contributi), in data 23:29, 30 apr 2007‎.

Se puoi fornirci una fonte bibliografica lo si può chiarire in una nota! --JDD 21:36, 30 apr 2007 (UTC)
ci sono traduzioni infelicissime e da evitare. osa può significare: 'Solo gli stupidi sollevano pietre che poi ricadono sulla loro testa.'Il precedente commento non firmato è stato inserito da 93.35.87.122 (discussioni · contributi), in data 10:32, 28 giu 2010.
A me sembra evidente, significa che è da stupidi sollevare critiche o polemiche intese come pietre da scagliare contro qualcuno ma che danneggiano solo chi le lancia. Non conosco il contesto quindi può essere interpretata variamente, finanche come un invito a non scagliarsi contro lo status quo; oppure come una critica a dei nemici che lo incolpavano di cose di cui erano corresponsabili, o come una versione diversa della pagliuzza e della trave, ecc. Se poi hai una traduzione migliore mettila, no? Grazie, Nemo 18:20, 25 lug 2010 (CEST)Rispondi
Mao si riferisce ai reazionari di tutti i paesi; la citazione (dal Libretto rosso) è in realtà un proverbio cinese. --DOPPIA•DI 18:28, 25 lug 2010 (CEST)Rispondi

Senza fonte modifica

  • A ogni periodo di attività deve seguirne uno di riposo.
  • Colpirne uno per educarne cento. (ripreso dalle Brigate Rosse italiane)
  • Il comunismo non è amore. Il comunismo è un maglio che si usa per schiacciare il nemico.
  • Il governo mette a fuoco intere città quando alla popolazione non è permesso di usare le lanterne.
  • Il nemico avanza, noi arretriamo; il nemico si accampa, noi facciamo azioni di disturbo; il nemico è stanco, noi attacchiamo; Il nemico arretra, noi lo inseguiamo.
  • La ricerca affannosa dell'eternità ha nobilitato il momento passeggero.
  • Noi dobbiamo sostenere tutto ciò contro cui il nemico combatte, e combattere contro tutto ciò che il nemico sostiene.
  • Non mi importa delle raffiche del vento e dei colpi dell'onda, ciò è molto meglio che passeggiare oziosi in un giardino.
  • Non rammaricarti di ciò che non hai potuto, ma di quello che avresti potuto e non hai voluto.
  • Solo chi non ha paura di morire di mille ferite riuscirà a disarcionare l'imperatore
  • Solo gli stupidi sollevano pietre che poi ricadono sulla loro testa.

"Discorso all'undicesima sessione allargata..." modifica

Ho spostato l'indice a destra perché con l'aggiunta di nuove sottosezioni stava diventando un po' troppo lungo, ma a causa della lunghezza del titolo di #Dal discorso all'undicesima sessione allargata della Conferenza suprema dello Stato, 27 febbraio 1957, il risultato finale mi sembra abbastanza inestetico poiché l'indice è molto più largo rispetto allo standard. Guardando la sottosezione, mi sono reso conto che si tratta di un discorso generalmente conosciuto come «Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo» – è anche il titolo riportato nella fonte. Nell'edizione Feltrinelli 1969 della raccolta Citazioni del presidente Mao Tse-tung – quella già inserita in bibliografia – è invece riportato «"Della giusta soluzione delle contraddizioni nel popolo" (27 febbraio 1957)». Credo sia più opportuno rinominare il titolo, e magari anche convertire la sottosezione in sezione, visto che il discorso è già considerato da un'altra fonte come opera indipendente.–Syd Storm (scrivimi) 23:07, 15 mag 2021 (CEST)Rispondi

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