Discussione:Jean-Luc Godard

Ultimo commento: 2 anni fa, lasciato da Mhorg in merito all'argomento Questa citazione è un falso?


Elimino la seguente citazione presente in un video su youtube

perchè il video non è più disponibile a causa di un copyviol. Quando si troverà una fonte si potrà reinserire la citazione. --Quaro75 15:35, 26 dic 2008 (CET)Rispondi

questa citazione sembra tratta dal manifesto di una rassegna: un disegno a fumetti. come fonte non mi sembra molto chiara. --Quaro75 15:38, 26 dic 2008 (CET)Rispondi

wikificazione

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Direi che la voce è sistemata, per ora. Per quanto riguarda le citazioni dai film, in quei film godard interpreta sé stesso: quindi direi di lasciarle qui. che ne dite? --Quaro75 16:20, 26 dic 2008 (CET)Rispondi

Senza fonte

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  • Io non invento niente, leggo molto. La mia originalità, e il mio fardello, sta nel credere che il cinema sia fatto più per pensare che per raccontare storie.
  • Se dovessi definire me stesso direi che sono "un pittore di lettere" allo stesso modo un altro potrebbe dire che ci sono "uomini di lettere".
  • [Un cineasta le cui immagini] sono belle perché sono splendore del vero. (parlando del cinema di Rossellini, suo maestro ideale)

Senza orginale in lingua

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  • Chi uccide un uomo per difendere delle idee, non difende delle idee, ma uccide un uomo. (dal film Notre Musique)<ref>Cfr. [[Sebastian Castellion]], ''Contro il libello di Calvino'', Torino, 1964: "Uccidere un uomo non è difendere una dottrina, è uccidere un uomo".</ref>
  • La mia lotta particolare è la lotta contro il cinema americano, contro l'imperialismo economico ed estetico del cinema americano che manda in rovina il cinema mondiale. (dal film Loin du Viet-nam)
  • Le macchine producono beni di cui non abbiamo bisogno. Nessuno ha bisogno della bomba atomica o di un bicchiere di plastica. (dal film Prénom Carmen)

Godard a la télé

Canal +

  • La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi.
  • La televisione non è fatta per comunicare, è fatta per trasmettere degli ordini.
  • [le televisioni] Vogliono avere degli imperi. Si torna a Carlo Magno, ai grandi imperi. Ieri c'era l'impero di Dario, oggi c'è quello di Berlusconi. Perché non se ne restano a casa loro e cercano di comunicare? Perché non vogliono comunicare. Anzi! L'Europa dell'audiovisivo è il contrario della comunicazione, è il trionfo dell'America.
  • [nell' ambito di un dibattito sulla prostituzione] Harris dice che è straordinario poter mostrare una prostituta in televisione, ma io non ci trovo niente di straordinario, dato che se ne vedono in onda parecchie tutti i giorni.[...] Io vedo un'analogia fra pubblicità e prostituzione: in un certo senso, la pubblicità è il pappone e noi le sue puttane [...]: è così, noi non siamo liberi.

Questa citazione è un falso?

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  • L'intervento di Zelensky al Festival di Cannes è scontato se lo si guarda dal punto di vista della cosiddetta "messa in scena": un cattivo attore, un comico professionista, sotto l'occhio di altri professionisti della loro stessa professione. Credo di aver detto qualcosa del genere molto tempo fa. Ci è voluta la messa in scena di un'altra guerra mondiale e la minaccia di un'altra catastrofe per farci capire che Cannes è uno strumento di propaganda come un altro. Propagandano l'estetica occidentale pensando che non sia un problema, ma è proprio così. La verità delle immagini avanza solo lentamente. Ora immaginate che la guerra stessa sia questa estetica dispiegata durante un festival mondiale, i cui attori sono gli Stati in conflitto, o meglio gli "interessi", che trasmettono rappresentazioni di cui siamo tutti spettatori... voi, come me. Spesso diciamo "conflitto di interessi", che è una tautologia. Non c'è conflitto, grande o piccolo, se non c'è interesse. Bruto, Nerone, Biden o Putin, Costantinopoli, Iraq o Ucraina, non è cambiato molto, a parte gli omicidi di massa.
(EN) Zelensky's intervention at the Cannes festival goes without saying if you look at it from the angle of what is called "staging": a bad actor, a professional comedian, under the eye of other professionals in their own professions. I believe I must have said something along these lines a long time ago. It therefore took the staging of yet another world war and the threat of another catastrophe for us to know that Cannes is a propaganda tool like any other. They propagate Western aesthetics whilst thinking it is not a big deal, but it is just that. The truth of the images is only advancing slowly. Now imagine that the war itself is this aesthetic deployed during a world festival, whose stakeholders are the states in conflict, or rather “interests”, broadcasting representations of which we are all spectators for… you, like me. We often say “conflict of interest”, which is a tautology. There is no conflict, big or small, unless there is interest. Brutus, Nero, Biden, or Putin, Constantinople, Iraq or Ukraine, not much has changed, apart from the mass murder. "Cita web|url=https://www.worldofreel.com/blog/2022/5/tqw46hlhhgl5vikhvopvriecnyd3yo%7Ctitolo=Jean-Luc Godard: Cannes Being Used As A “Propaganda Tool” For Ukraine and “Bad Actor” Zelensky"

Non riesco a trovare la citazione originale. Mhorg (scrivimi) 11:04, 14 set 2022 (CEST)Rispondi

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