Dieci piccoli indiani (film 1945)
film del 1945 diretto da René Clair
Dieci piccoli indiani (film 1945)
Titolo originale |
And Then There Were None |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1945 |
Genere | giallo |
Regia | René Clair |
Soggetto | Agatha Christie |
Sceneggiatura | Dudley Nichols |
Produttore | 20th Century Fox |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
Doppiaggio originale:
Ridoppiaggio anni '70:
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Dieci piccoli indiani, film del 1945 su regia di René Clair e basato sull'omonimo romanzo di Agatha Christie.
Frasi
modifica- Signore e signori, silenzio prego, vi parla il vostro anfitrione. Siete accusati dei seguenti crimini: generale Sir John Mandrake per aver deliberatamente mandato in contro alla morte l'amante di sua moglie, il tenente Arthur Memphis, Emily Brent, per aver provocato la morte del suo giovane nipote, Peter Brent, dottor Edward Armstrong, che, annebbiato dalla furia dell'alcol, ha di fatto ucciso la signora Mary Climt, il principe Nikita Starloff, colpevole dell'assassinio di Fred e Lucy Murdock, Vera Claythorne, per aver ucciso il fidanzato di sua sorella, Richard Barkley, giudice Francis J Quinncannon, responsabile della morte per impiccaggione di Edward Siddle, Philip Lombard, colpevole della morte di 21 componenti di una tribù dell'Africa Orientale, William H Blore, di aver causato sotto falsa testimonianza la condanna a morte di James Flanders, Thomas ed Ethel Rogers, per aver provocato la morte della vostra vecchia padrona invalida, la signora Jennifer Bradit. Imputati alla sbarra. Avete qualcosa da dire in vostra difesa? (Signor Owen)
- A un uomo che ha passato la vita a punire i crimini, potrebbe venire improvvisamente il risveglio di fare il boia, dopo aver fatto il giudice. (Lombard)
- Vi sentirete più sicuri se non dormirò in casa stanotte? E allora me ne vado a dormire nella legnaia. (Roger)
- In un momento del genere, giuro che non aprirei la porta nemmeno a Babbo Natale. (Roger)
- Stia attento giudice. Sa, un raffreddore uccide molte più persone di... Beh, non importa. (Dottore)
Dialoghi
modifica- Giudice: In Irlanda ci raccontiamo una storiella di due signori inglesi che erano rimasti abbandonati su un'isola deserta per tre anni e non si rivolsero mai la parola perché nessuno li aveva mai presentati.
Principe Nikita: Io non sono inglese. Io sono il principe Nikita Starloff. Chiamatemi Niki.
Giudice: Bene, abbiamo rotto il ghiaccio, signori. Io sono il giudice Quinncannon.
Dottore: Molto lieto, signore. Io sono il dottor Armstrong.
Lombard: Io mi chiamo Lombard. Philip Lombard.
Generale: Io sono il generale Mandrake.
Dottore: Sir John Mandrake, dico bene generale? Qualche anno fa fui chiamato per un consulto. Sua moglie era malata.
Generale: Mia moglie è morta, signore.
- Dottore: La metà dei miei pazienti è malata perché cercano di fuggire alla realtà.
Giudice: E lei come li cura?
Dottore: Oh, io gli racconto delle favole. Creo per loro isole di sicurezza.
Giudice: Come mai? Lei non crede nella medicina, dottore?
Dottore: E lei crede nella giustizia?
- Principe: Ahahah, siete venuti in una casa di cui non conoscete il proprietario.
Blore: Il suo caso è diverso, altezza?
Principe: Oh, certo che è diverso. Io faccio l'ospite per professione.
- Vera: Buongiorno, generale... Buongiorno... Generale Mandrake?
Generale: Si, Juliette? Oh, buongiorno signorina. Stavo pensando a mia moglie.
- Lombard: Ciao, micino. Cerchi il topo? Anche noi.
Giudice: Ho soltanto un dubbio, cioè se noi siamo il gatto, o il topo.
- Dottore: Un bicchiere avvelenato potrebbe significare un suicidio, una dose eccessiva di sedativo potrebbe essere stato una disgrazia, ma questo coltello, che avete tutti visto rimuovere dalle spalle della vittima significa una cosa soltanto: omicidio. [il temporale tuona].
signora Brent: O un atto di Dio.
- Giudice: Dunque, chi sospettate sia il signor Owen: signor Lombard, un voto. Signor Blore, un voto.
Lombard: Ah ah.
Giudice: Dottor Armstrong, un voto. Roger, un voto. Signorina Brent, un voto. Ah, bene, vedo che non mi avete dimenticato. Un voto. Un altro voto per lei Roger, ha vinto.
- Roger: Lei intende dire che io sarei il colpevole?
Giudice: Beh, non ha avuto l'unanimità, ma ha avuto più voti di tutti.
Roger: I signori incolpano me perché sono il maggiordomo. Lei ha detto che non ero abbastanza intelligente.
Dottore: io non ho votato per lei, Roger.
Roger: E allora chi è stato?
Dottore: Chi non ha bevuto i cocktail che lei ha appena servito, eh?
Roger: Credete che io abbia avvelenato i cocktail? Le faccio vedere, signore... [inizia a bere]... Prenditela con un uomo innocente... Io, io non ho mai toccato neanche una goccia di alcol... Se è questo che pensate di me, non servirò la cena a nessuno.
- Blore: Sapete che vi dico? Ecco il nostro uomo: è Roger.
Dottore: Si accorderebbe col suo atteggiamento psicologico. La sua condotta ieri sera è stata decisamente anormale.
Blore: Atteggiamento psicologico un accidente. Io guardo ai fatti. Lui è stato ufficialmente accusato, è un fatto, si è ubriacato, non ha voluto aprire la porta della legnaia, è un fatto.
Dottore: E avendo capito stamane che si era cacciato in un vicolo cieco, è scomparso.
Blore: Altro fatto.
Lombard: C'è un fatto che non avete considerato: è morto.
- Lombard: Credi che una puntura d'ape possa essere fatale?
Vera: No, perché?
Lombard: Sei piccoli indiani trovarono un'ape un pò pingue. Uno di loro venne punto e ne rimasero cinque.
Signora Brent: Che stupido uccidere l'unico domestico della casa. Ora non sappiamo neanche dov'è la marmellata.
Lombard: Stia attenta alle api.
- Lombard: Dov'è Vera?
Blore: Vera?
Lombard: Si, Vera! Mi risponda!
Blore: Non si avvicini!
Lombard: Dov'è?
Blore: Stia indietro!
Lombard: Se non me lo dice, giuro che la uccido!
Blore: Se fa una sola mossa, le spacco la testa!
- Giudice: No, la prego. Mi risparmi. Se lei è Owen, per amor del Cielo, me lo dica. Io io non dirò una parola agli altri.
Dottore: Non mi tormenti in questo modo. Se vuole uccidere gli altri, io non glielo impedirò, non dirò una parola. Anzi, sono pronto ad aiutarla, se mi risparmierà la vita.
Giudice: Senta, io mi fido di lei. Lei non si fida di me?
Dottore: Oh.. certo...
Giudice: Così va meglio.
Dottore: Non si avvicini!
- Giudice: Chi vuole parlare per primo? ... E va bene, comincio io. Come sapete, mr Owen sosteneva che fossi responsabile della morte di un certo (). È assolutamente vero. Era un uomo innocente che fu condannato a morte. Io non avevo nulla contro di lui. Volevo solo rovinare la reputazione del suo avvocato difensore, che perse la causa, mentre il suo cliente perse la vita. Dottore, adesso tocca a lei. Ci dica la verità. Il nostro destino dipende da questo.
Dottore: Quella voce del disco non mentiva. Operai la signora Climt mentre ero sotto l'effetto dell'alcol. Colpevole ero, ma di bere, non di uccidere.
Blore: Ma a che cosa serve tutto questo?
Giudice: Si sieda, signor Blore. Vedrà che sarà molto più utile di quanto lei immagini. Non è vero, dottore?
Dottore: Se fossi in lei, parlerei, signor Blore.
Blore: Ma io non ho ucciso nessuno.
Giudice: La ascoltiamo, signor Blore.
Blore: È vero. James Flanders era innocente, ma io ero coinvolto nella banda che voleva ucciderlo. Fu la mia testimonianza a mandarlo all'ergastolo. Tutto qui.
Lombard: Ma lui morì in prigione. Non è così?
Blore: Sì e con questo? Come potevo immaginarlo io? E di lei che ci dice, Lombard? Che ci dice di quei poveri ventuno indigeni nel Sudafrica?
Lombard: Non si scaldi troppo, signor Blore, purtroppo non sono in grado di negare nulla.
Blore: Ah. È la prima cosa che ci dice a cui posso credere.
Giudice: Ha deciso di lasciarci, signorina Claythorne? Mia cara figliola, lei sta tremando.
Vera: Ho... ho tanto freddo.
Giudice: Preferisce che rimandiamo la seduta a quando accenderemo il fuoco? Ciò significa uscire fuori a prendere la legna come fece Roger... No, aspetteremo che lei prenda il cappotto.
Vera: Grazie.
- Vera: Ma se era lui, chi ha ucciso Blore?
Lombard: Già, ci sono solo due persone vive su quest'isola: lei.
Vera: E lei.
Lombard: E quindi siamo alla fine, Vera.
Vera: Sì, siamo alla fine. È il momento della verità.
Lombard: Già. La verità, tutta la verità.
Vera: non si avvicini. [Gli punta la pistola]
Lombard: Ah, ho capito, ma questo non è giusto, mia cara. Non corrisponde alla filastrocca.
Vera: Non cerchi di cambiare argomento. Lei ha commesso un errore: mi ha dato questa pistola.
Lombard: Non mi importa di venire ucciso, ma non voglio essere ucciso al posto di un altro. Non le ho detto che non sono Lombard?
Vera: Qual'è il suo nome?
Lombard: Charles Morlain. Lei non è una buona osservatrice. Blore ha notato le iniziali sul mio bagaglio, appena arrivati.
Vera: Perché è venuto qui sotto falso nome?
Lombard: Conoscevo molto bene Lombard. Lui si è suicidato. Volevo scoprire se la lettera di Owen era collegata alla sua morte.
Vera: E lei si aspetta che io le creda?
Lombard: Perché no? C'è qualcosa di più difficile in cui credere e cioè che uno di noi è Owen. Io so di non esserlo e non posso credere che sia lei.
Vera: Non tenti di ingannarmi. Io so di non esserlo. Dev'essere lei. Non c'è altra spiegazione.
Lombard: Se ne è tanto sicura, avanti mi spari. [Vera si trattiene] Vede? Ha dei dubbi.
Vera: Non si avvicini, o sparo.
Lombard: Lei non mi può sparare. Si fida ancora di me e io di lei. Ma ci dev'essere una spiegazione... Sì, ho trovato. Lei deve spararmi. Avanti spari. [Le sposta la mira]
Vera: Ma così non la colpirò.
Lombard: Non deve colpirmi. Spari. E non si stupisca se cado. [finge di venire ucciso]
- Giudice:Un gioco psicologico, signorina Claythorne. È arrivata giusto in tempo per la mia ultima mossa ed ora il gioco è finito. Un piccolo indiano per la tristezza si impiccò e non ne rimase nessuno. È per lei, signorina Claythorne. [Le indica il cappio]
Vera: E se non sono d'accordo di dovermi impiccare?
Giudice: Oh, a questo è già stato provveduto. Le dispiace se mi siedo? Ogni artista possiede un certo tocco di vanità. Piace a tutti l'approvazione del pubblico e lei è la prima e ultima spettatrice. Io ho avuto due grandi idee. La prima era la ricerca della perfetta giustizia umana e lei ha visto il risultato. Per perfezionare questo piano, la mia seconda idea era di trovare un complice inconsapevole tra i veri criminali invitati qui per essere puniti. Avevo bisogno di un idiota rispettabile e, naturalmente, ho scelto un uomo che il timore della morte poteva rendere estremamente cooperativo. Ho proposto a lui il piano per confondere le idee sull'immaginario signor Owen. Era semplicemente questo: io dovevo solo fingere di essere la prossima vittima. Si ricorda le alghe? Armstrong e io le abbiamo messe nella sua stanza. Il suo urlo è stato perfetto. Noi fingemmo di salire con gli altri, ma, seguendo il nostro piano, tornammo indietro. Ora io dovevo apparire morto, ucciso dalla pistola che avevo preso in prestito dal signor Lombard e che lui più tardi trovò sul gradino. Naturalmente, facevo affidamento sulla confusione generale e sul buio, e contavo anche su Armstrong, che ha fatto la sua parte alla perfezione. Sapevo che nessuno avrebbe dubitato dell'autorità del dottore quando avrebbe detto:"gli hanno sparato alla testa". Dopodiché dovevo fare la mia parte e che splendida parte era. Nessuno avrebbe sospettato di me e meno che mai il caro dottore, in quanto credeva che io stessi per scoprire lo sconosciuto assassino e che mi aspettava un pò preoccupato per la riuscita del nostro piano. Pochi minuti dopo non aveva più di cui preoccuparsi: la giustizia aveva trionfato ancora una volta. Aveva imparato troppo tardi che il bere, quando ti prende la mano, può essere fatale. Come vede, tutta questa vicenda ha seguito fedelmente la filastrocca. Quando la barca toccherà la terraferma, ci saranno dieci cadaveri e un enigma irrisolvibile sull'isola degli indiani.
Vera: Dieci?
Giudice: Mia cara signora, io sono un uomo vecchio e malato. Ho avuto la mia sentenza di morte un anno fa. Piuttosto che andarmene lentamente tra le sofferenze, ho deciso di lasciare questo mondo ingrato con una scorta di buone azioni.
Vera: E come può costringermi ad impiccarmi?
Giudice: L'unica persona che sarà trovata viva con nove cadaveri sarà certamente impiccata, proprio come l'ultimo piccolo indiano. [Beve da un bicchiere avvelenato per suicidarsi] Le impiccaggioni pubbliche sono sgradevoli. Se mi permette di darle un piccolo consiglio da amico, lo faccia adesso, privatamente. È più dignitoso. Ora la mia opera è compiuta. [Lombard torna vivo davanti al giudice] Mai fidarsi delle donne.
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