Dichiarazione di Volo
La dichiarazione di Volo o Una dichiarazione sull'insegnamento del «mondo russo», comunicato teologico da parte di teologi e chierici della Chiesa ortodossa contro l'invasione russa dell'Ucraina del 2022.
13 marzo 2022; traduzione di Dimitrios Keramidas, Polymerwsvolos.org, 16 marzo 2022.
- Il sostegno da parte di diversi gerarchi del Patriarcato di Mosca alla guerra del presidente Vladimir Putin contro l'Ucraina si è radicato in una forma di fondamentalismo religioso ortodosso etno-filetico, di carattere totalitario, chiamato "Russkii mir" o "mondo russo", un falso insegnamento che sta affascinando molti dentro la Chiesa Ortodossa ed è stato anche ripreso dall'estrema destra e da fondamentalisti cattolici e protestanti.
- Tale insegnamento sostiene che questo "mondo russo" ha un centro politico comune (Mosca), un centro spirituale comune (Kiev quale "madre di tutte le Rus'"), una lingua comune (il russo), una Chiesa comune (la Chiesa ortodossa russa, il Patriarcato di Mosca), e un patriarca comune (il Patriarca di Mosca), che lavora in "sinfonia" con un presidente/capo nazionale comune (Putin) per governare questo mondo russo, oltre che per sostenere una spiritualità, moralità e cultura comuni, distinte da quelle del mondo non russo.
Contro questo "mondo russo" (così dice questo insegnamento) si erge l’Occidente corrotto, guidato dagli Stati Uniti e dalle nazioni dell’Europa Occidentale, che avrebbe ceduto al "liberalismo", alla "globalizzazione", alla "cristianofobia", ai "diritti omosessuali" promossi nelle "parate gay", e al "secolarismo militante". - Dall'intronizzazione del Patriarca Kirill nel 2009, le figure di spicco del Patriarcato di Mosca, così come i portavoce dello Stato russo, hanno continuamente attinto a questi principi per vanificare le basi teologiche dell'unità ortodossa. Il principio dell'organizzazione etnica della Chiesa è stato condannato al Concilio di Costantinopoli nel 1872. Il falso insegnamento dell'etnofiletismo è la base dell'ideologia del "mondo russo". Se ritenessimo validi tali falsi principii, allora la Chiesa Ortodossa cesserebbe di essere la Chiesa del Vangelo di Gesù Cristo, degli Apostoli, del Credo niceno-costantinopolitano, dei Concili ecumenici e dei Padri della Chiesa e la sua unità diventerebbe intrinsecamente impossibile.
- Come la Russia ha invaso l'Ucraina, così il Patriarcato di Mosca del Patriarca Kirill ha invaso la Chiesa Ortodossa in Africa, causando divisioni e conflitti, con innumerevoli vittime non solo nel corpo ma anche nell’anima, mettendo in pericolo la salvezza dei fedeli.
- Rimproveriamo anche tutti coloro che affermano il cesaropapismo, sostituendo la loro obbedienza finale al Signore crocifisso e risorto con quella di qualsiasi leader investito di poteri di governo e che pretende di essere l'unto di Dio, sia esso conosciuto con il titolo di "Cesare", "Imperatore", "Zar" o "Presidente".
- Condanniamo come non ortodosso e respingiamo qualsiasi insegnamento che demonizza o incoraggia la demonizzazione di coloro che lo Stato o la società considera "altri", compresi gli stranieri, i dissidenti politici e religiosi e altre minoranze sociali stigmatizzate. Respingiamo qualsiasi divisione manichea e gnostica che elevi come "santa" la cultura orientale ortodossa e i popoli ortodossi al di sopra di un "Occidente" svilito e immorale. È particolarmente malvagio condannare altre nazioni attraverso speciali petizioni liturgiche della Chiesa, elevando i membri della Chiesa ortodossa e le sue culture come spiritualmente santificati in confronto agli "eterodossi" carnali e secolarizzati.
- Rimproveriamo coloro che pregano per la pace, mentre non riescono a fare attivamente la pace, sia per paura che per mancanza di fede.
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