Pierre de Coubertin
pedagogista e storico francese
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Pierre de Frédy, barone di Coubertin (1863 – 1937), pedagogista e storico francese.
Citazioni di Pierre de Coubertin
modifica- Il successo racchiude in sé i semi del proprio declino. (citato in AA.VV., Il libro del business, traduzione di Martina Dominici e Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 103. ISBN 9788858016589)
- Noi stimiamo che i Giochi Olimpici debbano essere riservati agli uomini. [...] Non ci sono soltanto delle giocatrici di tennis e delle nuotatrici. Ci sono anche schermitrici, amazzoni e, in America, ci sono delle donne che fanno canottaggio. Forse che domani ci saranno delle corritrici o delle giocatrici di football? Questi sports praticati dalle donne costituirebbero forse uno spettacolo raccomandabile davanti alle folle che un'Olimpiade riesce a riunire? Noi non pensiamo che si possa pretenderlo. [...] Citius, altius, fortius. Più veloce, più in alto, più forte, è il motto del Comitato internazionale e la ragione d'essere di tutto l'Olimpismo. Qualunque siano le ambizioni atletiche femminili, non possono pretendere di vincere gli uomini nella corsa, nella scherma, nell'equitazione... Permettere che intervenga a questo punto il principio dell'uguaglianza teorica dei sessi, sarebbe dunque come abbandonarsi a una manifestazione platonica, priva di senso e di portata. [...] Non pratica, non interessante, non estetica e non abbiamo timore di aggiungere: scorretta, tale sarà secondo noi questa mezza Olimpiade femminile. Non è questa la nostra concezione dei giochi Olimpici nei quali stimiamo che si cerchi e si continui a cercare la realizzazione di questa formula: l'esaltazione solenne e periodica dell'atletica leggera maschile con l'internazionalismo come base, l'onestà come mezzo, l'arte come ambito e l'applauso femminile come ricompensa.[1]
Attribuite
modifica- L'importante non è vincere, ma partecipare.
- [Citazione errata] La citazione non è sua. Egli stesso, quando la pronunciò, ne citò la fonte: la predica di un vescovo della Pennsylvania durante le Olimpiadi del 1908. La frase originale diceva (traduzione): "L'importante nella vita non è solo vincere, ma aver dato il massimo. Vincere senza combattere non è vincere" [2] Il vescovo si chiama Ethelbert Talbot.[3]
Citazioni su Pierre de Coubertin
modifica- De Coubertin era interista.[4] (striscione)
Note
modifica- ↑ Da Les femmes aux Jeux Olympiques, Revue Olympique, luglio 1912, pp. 109-111; citato in A. Teja, in Sport al femminile. Dalla callistenia allo sport per le donne, in, Storia degli sport in Italia 1861-1960, a cura di A. Lombardo, Il Vascello, Roma, 2004, pp. 295-335. Richiamato in Per un centro archivi dedicato allo sport femminile., in Ipotesi per un'impresa culturale. L'organizzazione di un centro Archivi del Coni, Quaderni della Società Italiana di Storia dello Sport, anno II, n. 2, giugno 2013, di Angela Teja con interventi di Franco Cervellati, Domenico F. A. Elia, R. Felice Fabrizio e Roberto Trefiletti.
- ↑ Cfr. Pierre Germa, Da quando? Le origini degli oggetti della vita quotidiana, tradotto da R. Licinio, Edizioni Dedalo, 1983, p. 187. ISBN 8822045025
- ↑ (FR) Cfr. Armando Freitas e Marcelo Barreto, Almanaque Olímpico Sportv, Casa da Palavra, 2008, p. 31. ISBN 8577340996
- ↑ Striscione esposto dai tifosi parmensi allo Stadio Ennio Tardini di Parma il 25 marzo 2006 in occasione della gara Parma 1-0 Inter.
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