Cose da pazzi

film del 2005 diretto da Vincenzo Salemme

Cose da pazzi

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Titolo originale

Cose da pazzi

Paese Italia
Anno 2005
Genere commedia
Regia Vincenzo Salemme
Sceneggiatura Vincenzo Salemme
Interpreti e personaggi

Cose da pazzi, film italiano del 2005, diretto dal regista Vincenzo Salemme.

Frasi modifica

  • Tobbia! No, non è Tobbia! [mentre recita Amleto in inglese] (Felice)
  • E che cosa devo fare, Signor Cocuzza? Devo denunciare tutti quelli che andavano in giro con i capelli lunghi e con l'eskimo? Erano milioni!! So' scumparse! Cu' chi m'a piglie? Con quelli che mi impedivano di comprare i dischi di Lucio Battisti perché s'era sparsa la voce che forse era fascista? E io lo amavo... e mi vergognavo a dirlo! Per lei è facile, Signor Cocuzza, insegnare ai suoi figli che l'essere umano è di natura cattiva! Che la gente parla e parla ma po' ognune penza 'e fatti suoje! Io non potrei mai insegnare queste cose a mio figlio, non gli potrei mai insegnare che sul lavoro non deve guardare in faccia a nessuno se vuole andare avanti; che votare non serve a nessuno, solo ai politici che devono rubare; per voi è facile dire queste cose perché secondo voi adesso la gente sta bene: nessuno si muore più di fame! E allora che cosa gli dovete insegnare ai vostri figli?? Sule strunzate: che "Il fumo fa male", che "Mangiamo troppo carne rossa", che "Ogni anno a natale vengono distrutti troppi abeti"! [alzando la voce] E chi se ne fotte Cocu'! Voi non mi volete aiutare? E allora insegnatemi a vivere come voi: senza scrupoli e senza sensi di colpa! Altrimenti mettetemi in un mondo dove non esistono zingari, negri, poveri, disperati! Un mondo dove non si sappia quanti bambini muoiono di fame ogni giorno, mentre noi mangiamo le primizie, abbiamo sei televisioni per famiglia, due macchine a testa! Mandatemi qualcuno che mi dimostri che vivere in questa società è giusto altrimenti diventerò un delinquente! E si ricordi, signor Cocuzza che è un caso, solo un caso che siano cadute le mie regole e non le sue! (Felice)

Dialoghi modifica

  • Renatino: Zio! Mi dai un bacetto?!
    Giuseppe: Ma che si pazz', tu hai appena mangiato!
    Renatino: La zuppa di aglio e cipolla!
    Giuseppe: Ma pecchè, che te mangie tu.
  • Felice Cì: Ma che s'é magnato tutt 'o negozio...
    Lidia: Di cosa ?
    Felice Cì: ...e fialette puzzulente. [Felice e Lidia, parlando di Renatino]
  • Felice: Io tengo i tendini tutti catonati.
    Giuseppe: Ma come fate a fare il postino con questa gamba.
    Felice: Nooo! Lo faccio con quest' altra.
  • Felice: Ma pecchè nun me vai à fa nu café?
    Lidia: Io non sono la donna di servizio, mi avete visto fare il letti?
    Felice: Niente.
    Lidia: Lavavo a terra.
    Felice: Niente.
    Lidia: Lavavo i piatti.
    Felice: Niente.
    Lidia: Io non faccio proprio niente.
    Felice: Ma allora pecchè na cacciate?
  • Giuseppe: Giulietta vai ad aprire...
    Giulietta: Non sono mica la cameriera!
    Francesca: Stiamo calmi, ha ragione non è la cameriera, Lidia va ad aprire tu.
  • Giuseppe: Per me sta benissimo, se ha bisogno... vada a lavorare.
    Felice: E come faccio Signor Cocuzza, io sono mesi che non esco di casa, non ce la faccio ad andare in giro per strada... guardare in faccia le persone che per vivere devono schiacciare la propria dignità!
    Giuseppe: Tutti dobbiamo fare i conti con la realtà
    Felice: Ma questa è la vostra realtà non la mia!
    Giuseppe: E allora combatta con la sua di realtà
    Felice: E come faccio!?

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