Coppa Italia 1982-1983

36ª edizione della Coppa Italia

Citazioni sulla Coppa Italia 1982-1983.

  • Ci sono voluti quasi undici mesi dall'inizio dell'anno più lungo, perché la Vecchia Signora facesse onore al suo prestigio, alla sua tradizione, alla sua golosità. Ci sono voluti quasi undici mesi, insomma, perché la Juve vincesse qualcosa. La Coppa Italia, finita in mani tanto degne, riacquista persino dignità: la sua consegna suggella il risveglio della Bella Addormentata del calcio italiano. [...] i bianconeri-azzurri e i loro soci di complemento hanno regalato ai propri tifosi l'unico alloro della stagione. Con grinta, con volontà con determinazione, con cattivera, con coraggio. Tutte doti che la sbornia mondiale sembrava aver irreversibilmente raso al suolo. La Juve, insomma, ha acciuffato per i capelli e ai limiti del tempo massimo l'ultimo obbiettivo – sarebbe meglio dire l'obbiettivo minimo – che si era prefissa. (Marino Bartoletti)
  • La Coppitalia, ribellandosi al ghetto dove ci si ostina a confinarla, auscipe anche una formula scopertamente commerciale, ha proposto una fase conclusiva densa di fremiti. Ne è stato protagonista il Verona, che ha eliminato prima Milan e poi Torino grazie a esaltanti rimonte in campo esterno. Quando ormai si approssimava ad assaporare l'inedito trionfo, ha dovuto inchinarsi alla rabbia di rivincita della Juventus, ferocemente protesa all'ultimo traguardo – sia pure di consolazione, rispetto a quelli mancati – che la stagione le proponeva. I centoventi minuti di Torino sono stati la totale distruzione di un vecchio luogo comune, che voleva il calciatore italiano negato agli sforzi prolungati, vuoto di energie fisiche e nervose quando gli impegni tendono ad assommarsi. Centoventi minuti da incorniciare, un Verona bello e coraggioso, una Juventus spaventosamente concentrata, un Platini inimitabile mattatore. (Adalberto Bortolotti)
Giuseppe Furino, capitano della Juventus vincitrice della Coppa Italia 1982-1983.

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