Contrattazione collettiva

trattative tra i datori di lavoro e un gruppo di dipendenti
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Citazioni sulla contrattazione collettiva e sui contratti collettivi.

Citazioni

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  • Crediamo che sia necessario ampliare la contrattazione collettiva a quelle parti sociali non ancora coinvolte e crediamo che sia giusto che riguardi tutte le categorie dei lavoratori, anche quelle non comprese, per evitare che ci siano contratti pirata fatti da chi non ha una rappresentanza tale da poter veramente tutelare gli interessi dei lavoratori e comunque dare attenzione alle istanze dei datori di lavoro, ma che ci si orienti sempre di più sui contratti tradizionali che sono quelli che le contrattazioni collettive garantiscono di riuscire ad ottenere. (Alessandro Colucci)
  • I contratti collettivi che regolano i rapporti di lavoro non sono freddi tariffari, ma ricercate e spesso sofferte mediazioni, ove si trovano diritti sindacali, permessi, welfare, diritto allo studio, difesa della maternità, obblighi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. (Lorenzo Malagola)
  • La contrattazione collettiva, in Italia, copre l'85 per cento dei lavoratori, ma, soprattutto, ha contribuito a definire un sistema di tutela che non ha eguali in Europa: un sistema di tutela fatto di TFR, permessi, tredicesima e quattordicesima, previdenze complementari, sanità integrativa; un sistema che già da solo, in modo totalmente unitario, definisce delle soglie minime salariali che sono molto più alte di quelle che qualcuno vorrebbe imporre per legge. (Silvio Giovine)
  • La contrattazione [collettiva] è ancora in grado di portare verso l'alto i salari, come è avvenuto per un lungo ciclo del nostro Paese? E la risposta, anche qui, se guardiamo agli ultimi trent'anni, purtroppo è “no”. La contrattazione, da sola, non spinge verso l'alto i salari, tant'è vero che in Italia i salari sono fermi da trent'anni. (Andrea Orlando)
  • La contrattazione [collettiva], oggi, ha lo stesso grado di pervasività e di omogeneità che aveva in passato? Gli studi ci dicono di no, perché il lavoro povero si addensa di più nel Sud, nelle piccole imprese, nei servizi, cioè dove il sindacato si è indebolito, dove il lavoro si è precarizzato di più, dove è più forte il nero e la mancata risposta a queste divaricazioni è una delle cause dei divari territoriali che segnano il nostro Paese. (Andrea Orlando)
  • Noi riteniamo che la determinazione di un salario minimo debba essere trattata con la contrattazione collettiva perché ci sono equilibri delicati che non devono essere compromessi e che con il salario minimo verrebbero messi proprio in discussione, perché ci sono delle tutele contrattuali da mantenere e c'è anche la competitività delle nostre imprese, visto che la contrattazione collettiva nel nostro Paese esiste da oltre 70 anni. (Tiziana Nisini)
  • Ricondurre la difesa dei diritti dei lavoratori soltanto al loro stipendio è una forzatura non immediatamente tecnica, ma culturale e storica. La contrattazione collettiva ha sempre anticipato le conquiste del diritto del lavoro e tuttora risulta essere più dinamica del legislatore. (Lorenzo Malagola)
  • Riteniamo che la storia delle relazioni sindacali nel nostro Paese negli ultimi settant'anni dimostri che la contrattazione collettiva sia stata in grado di garantire ai lavoratori e alle imprese trattamenti economici che, nel rispetto del precetto dell'articolo 36 della Costituzione, fossero in linea con le situazioni economiche di mercato dei singoli settori. (Chiara Tenerini)
  • Se consideriamo l'articolo 39 della Costituzione, che attribuisce ai sindacati il potere di stipulare contratti collettivi nazionali vincolanti per tutti i lavoratori appartenenti alla categoria cui il contratto si riferisce, vediamo però che storicamente questo articolo 39 è stato considerato una norma soltanto programmatica, senza avvertire la necessità di renderla assolutamente precettiva. Da questo è venuto fuori un effetto indesiderato, anzi due: primo, la mancata estensione dell'efficacia dei contratti collettivi nei confronti di tutti i lavoratori; secondo, una proliferazione esagerata dei contratti collettivi stessi. (Antonio D'Alessio)
  • Vedete, cari colleghi, la contrattazione collettiva - non lo dice la Lega e non lo dice il centrodestra - nel nostro Paese tutela il 97 per cento dei lavoratori. Sempre per chi non sa o fa finta di non sapere, è riduttivo, se non sbagliato, ridurre la contrattazione solamente alla parte salariale, perché la contrattazione collettiva porta con sé anche istituti giuridici aggiuntivi, alcuni economici, come la tredicesima e il TFR, e altri quantificabili, come le ferie, i permessi e il welfare aziendale; la scelta del salario per legge è solamente una scorciatoia e, come hanno detto ieri alcuni dei nostri colleghi, uno specchietto per le allodole che andrà a danneggiare in primis proprio quei lavoratori che voi dite di tutelare. (Tiziana Nisini)

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