Concilio di Trento
concilio ecumenico della Chiesa cattolica, tenutosi a Trento dal 1545 al 1563
Citazioni sul concilio di Trento o concilio Tridentino (1545 – 1563).
- Accade a volte che, malgrado le debite cerimonie, il "grande sole" non accompagni molto volentieri gli ampezzani durante l'arco estivo e faccia le bizze scomparendo addirittura per intere settimane. Allora i vecchi dànno la colpa agli spiriti maligni scappati dalle mani dei vescovi durante il Concilio di Trento. (Curzia Ferrari)
- Il Concilio di Trento fu indetto apposta per liberare le valli dalle streghe, dai maghi e insomma dagli esseri dannati che le infestavano. E siccome fu una faccenda lunga i vescovi dovettero mangiare e bere in abbondanza, sostenere la fatica di tutte quelle discussioni con ottimo vino di bottiglia. (Curzia Ferrari)
- Il pontefice, vedute le risposte dagl'ambasciatori date a' capitoli da' legati proposti, tanto più si confermò che bisognava metter fine al concilio, altrimente qualche gran scandalo sarebbe seguito, et aveva per leggieri gl'incovenienti preveduti e dubitava di qualche maggior impreveduto; ma vedendo la difficoltà di metter fine senza terminar le cose perché il concilio era congregato, se i i prencipi non se ne contentavano, deliberò di far ufficio di questo con tutti. Scrisse di ciò a' noncii suoi in Germania, Francia e Spagna, ne parlò con tutti gl'ambasciatori residenti appresso di sé et anco con quei de' prencipi d'Italia; et usava questo concetto: che a chi l'avesse aiutato a finir il concilio, sarebbe più obbligato che se avessero fatto assistenza con le armi in qualche gran bisogno. (Paolo Sarpi)
- Venne finalmente il 13 di decembre, quando in Roma il papa publicò una bolla di giubileo, dove narrava aver intimato il concilio per sanare le piaghe causate nella Chiesa dagli empi eretici. Perilché essortava ogniuno ad aiutare i padri congregati in esso con le loro preghiere appresso Dio; il che per fare più efficacemente e fruttuosamente, dovessero confessarsi e digiunare tre dì, e ne' medesimi intervenire alle processioni e poi ricevere il santissimo sacramento, concedendo perdono di tutti i peccati a chi cosí facesse. E l'istesso giorno in Trento i legati con tutti i prelati, che erano in numero 25 in abito pontificale, accompagnati da' teologi, dal clero e dal popolo forestiero e della città, fecero una solenne processione dalla chiesa della Trinità alla catedrale. (Paolo Sarpi)
- Contro alcune tendenze protestanti che vedevano nei sacramenti un simbolo, il Concilio di Trento riaffermava l'oggettività carismatica; e mentre il protestantesimo insisteva su un soggettivismo interpretativo, il Concilio di Trento insisteva sulla funzione sacerdotale come tramite tra Dio e l'uomo.
- Le norme del Concilio di Trento si estendevano al campo disciplinare e giurisdizionale, e tendevano a formare un clero più consapevole della propria missione, più puro, più educato nel diritto canonico e nella storia ecclesiastica.
- Le norme disciplinari non furono le sole preoccupazioni dei delegati riuniti al Concilio di Trento, e questo proprio perché ogni riforma morale è sempre in funzione di un credo preciso; si sentì quindi la necessità (e questo anche contro le teorie eretiche) di fissare con precisione le formulazioni dogmatiche della fede cattolica.
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