Claudio Bellucci
allenatore di calcio e calciatore italiano (1975-)
Claudio Bellucci (1975 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.
Citazioni di Claudio Bellucci
modifica- Aver giocato nel Napoli ti rimane per tutta la vita addosso.[1]
- [«Fare l'allenatore...»] È maledettamente complicato. Devi pensare a trenta teste e puoi incidere sulla squadra, ma mai fino in fondo. Nel momento in cui non riesci a dare una mano ai tuoi ragazzi in difficoltà, per esempio, soffri molto di più che da calciatore, quando ti concentri molto su di te e i tuoi compiti, e poi sei nel vivo dell'azione e hai maggiori possibilità di sfogo.[2]
- In panchina, in allenamento e negli spogliatoi sono schietto e leale con i giocatori. Me lo ha insegnato Mazzone: avere rispetto soprattutto di chi non parte dall'inizio è una cosa che mi porto dentro essendo stato calciatore. Se un giocatore non gioca so che è arrabbiato, deve esserlo con me, non con i suoi compagni.[3]
- [Su Edmundo.] O' Animal. Ricordo un aneddoto per farti capire che personaggio era. Negli spogliatoi era bravissimo, poi se gli si chiudeva la vena partiva e usciva fuori un po' di favelas. Ricordo che mi chiese di accorciargli i capelli, io presi il rasoio, ma sbagliai la misura e gli feci i capelli completamente a zero. [...] Sembrava un malato perché era scuro di carnagione. Mi aveva promesso che mi avrebbe ricambiato lo scherzo e mi avrebbe tagliato i capelli a zero. Io, però, a giugno mi dovevo sposare. Andavo al campo d'allenamento col cappello in testa, mi nascondevo per non farmi vedere. Questa cosa faceva ridere a tutti. Carmando [Salvatore, massaggiatore del Napoli] mi diceva: "Bellù, occhio a Edmundo che ti fa sposà rasato".[4]
- Se fai l'allenatore a certi livelli, esser stato giocatore può aiutare a capire certe dinamiche. Faccio un esempio, io so cosa prova un attaccante in campo se sbaglia un gol, un portiere se ne subisce uno per colpa sua. So come agevolare un mio giocatore se devo fare una scelta, nei momenti di gioia e di difficoltà riesco ad avere empatia con chi è in campo. Chi ha giocato nelle categorie minori non ha provato certe situazioni.[5]
- Sono un ragazzo di borgata, quella di San Basilio a Roma. Sono cresciuto giocando di pomeriggio al San Basilio Pionieri, che era il campo centrale del luogo. Di mattina, quando si faceva sega a scuola, ci divertivamo nel campo di Alfredo, un campetto con fondo in asfalto dove ho giocato le partite più belle della mia vita. Sono cresciuto in una zona difficile, ma anche in una famiglia vera, dove regnano valori veri, come l'onestà e la lealtà.[2]
Note
modifica- ↑ Da un'intervista a Radio Marte; citato in Luca Coscia, Claudio Bellucci: "Il Parma-Napoli del '98 dramma sportivo", Iotifonapoli.com, 25 settembre 2018.
- ↑ a b Dall'intervista di Gianni Brunacci, Intervista esclusiva a Claudio Bellucci, il nuovo allenatore dell'Arezzo, Arezzonotizie.it, 3 agosto 2017.
- ↑ Dall'intervista di Riccardo Setth, "I due gol all'Arsenal e i consigli di Mazzone", la ricetta di Bellucci per l'Albissola, Gianlucadimarzio.com, 13 novembre 2018.
- ↑ Dall'intervista di Fabio Cannavo, Bellucci: "Non ricordo nemmeno la voce di Prunier. La storia del rasoio con Edmundo, Carmando mi difendeva. Chiusi male col Bologna. Cassano e Mazzone...", Calcionapoli24.it, 7 settembre 2017.
- ↑ Dall'intervista A tu per tu con Claudio Bellucci. Dalla doppietta all'Arsenal alla panchina dell'Albissola, Settimanasport.com, 19 febbraio 2019.
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