Cesare Maccari
pittore e scultore italiano (1840-1919)
Cesare Maccari (1840 – 1919), pittore e scultore italiano.
Citazioni su Cesare Maccari
modifica- Cesare Maccari andava svolgendo sotto la cupola [del santuario della Santa Casa di Loreto] quella sua grandiosa e solenne concezione delle litanie lauretane che resterà fra le opere maggiori dell'arte dei nostri giorni. (Arduino Colasanti)
- Le norme dell'arte antica le ha studiate il Maccari con amore nella sua giovinezza in Toscana, a Venezia ed a Roma, talché nelle sue prime pitture, nella chiesa del Sudario[1], si manifestò severo nell'accordo dei colori, seguendo il principio della località dei toni, praticato più che da altri dai pittori veneziani, e tra quelli si compiacque maggiormente della maniera del Tiepolo, che più si avvicina al fare moderno ne' suoi effetti di luce all'aria aperta. Di questa sua prima opera il Maccari ebbe lode grandissima e parve cosa nuova fra noi. (Guglielmo De Sanctis)
- Ove il Maccari, a mio avviso, è giunto ad un grado altissimo nel colorire a buon fresco, è nella istoria di Appio Claudio[2], che vecchio e cieco si fa condurre dai suoi figli e congiunti, in pubblica adunanza, a combattere le proposte di Cinea, ambasciatore di Pirro, le quali erano dannose alla salute della repubblica.
Molti e rari sono i pregi di questo dipinto, e bellissimo il fondo, che da una parte è in ombra vigorosa e trasparente, dall'altro è rischiarato dalla luce che viene dalla porta d'ingresso, la qual luce striscia radente sulle teste e sui volti espressivi e variati del seguito di Appio con grande illusione di verità. Anche gli atteggiamenti spontanei delle figure e i toni bianchi delle toghe, sottoposti al chiarore del fondo, così facilmente e finamente eseguiti, sono degni di essere ammirati. (Guglielmo De Sanctis)
Note
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