Cento cuori

Cento cuori


Interpreti e personaggi
Titolo originale	Cento cuori
Lingua originale	italiano
Paese	Italia
Anno	2023
Genere	biografico, drammatico
Regia	Paolo Damosso
Sceneggiatura	Paolo Damosso
Silvia Budri: madre Clelia Merloni / prof.ssa Giulia De Magistris Beatrice Fazi: madre Marcellina Viganò / prof.ssa Sandra Proietti Alessandra Costanzo: suor Giuseppina D'Ingenheim / suor Gemma Massimo Bonetti: mons. Giovanni Battista Scalabrini / prof. Sergio Passoni Claudio Botosso: don Luigi Gelmini / prof. Carlo Tomei Daniela Scarlatti: suor Redenta / prof.ssa Paola Rinardi Giancarlo Ratti: don Gaetano Masotti / prof. Andrea Paolucci Cristina Odasso: suor Irene Viganò / prof.ssa Silvia Benedetti Manuela Bisanti: suor Maria Bambina Viganò / Gesuina Viganò Marco Marelli: don Giuseppe Di Gennaro / prof. Antonio Russo Pamela Villoresi: suor Elisa Pederzini / prof.ssa Ada Mancini Remo Girone: padre di Clelia Merloni / padre di Giulia De Magistris Victoria Zinny: Bianchina / portinaia

Cento cuori, film italiano del 2023 con Silvia Budri, regia di Paolo Damosso.

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

Bisogna andare avanti per diventare santi. (Clelia)
Guarda il Cielo: è lì che puoi trovare il coraggio di decidere. (Clelia)
La speranza c'è sempre, è nel Cuore di Gesù: il Cuore di Gesù dev'essere tutto per noi. (Clelia)
Portate a tutti un raggio della tenerezza del Cuore di Gesù, io vi benedico con cento cuori. (Clelia)
Alcune calunnie sono per me delle lodi immeritate. Mi si contesta di essere troppo di manica larga nei confronti della carità. Ma il Vangelo misura forse la nostra manica? (Clelia)
Non devi capire, devi amare. (Clelia)
Ma non si vive di solo pane: è l'eucaristia il vero pane. (Clelia)

Citazioni in ordine temporale.

Padre di Clelia: Clelia, scusami.
Clelia: No, non devi scusarti: sono sempre i figli che si devono scusare.
Clelia [in confessionale con il cappellano]: Non riesco a perdonare. Fatico tanto negli ultimi tempi.
Gaetano: Sono momenti complicati.
Clelia: Sì, è vero. Ma la cosa che mi dispiace di più è avere grandi difficoltà col nostro cappellano. Mi sento incapace di perdonare i suoi comportamenti.

Questo film parla al cuore di ogni uomo, perché comunica dei valori condivisi. «Perdono, umiltà, verità», cardini della vita di madre Clelia, sono tre «bombe atomiche benefiche». Tutti siamo chiamati a perdonare al di là di quello in cui crediamo, tutti siamo chiamati a essere umili in un mondo che ci stimola alla competizione, tutti siamo chiamati a vivere nella verità. (Paolo Damosso)
Volevamo raccontare una storia del passato con uno sguardo diretto alla vita di oggi e per questa ragione ho scritto due storie che s'intrecciano, una ambientata agli inizi del secolo scorso e una attuale, chiedendo agli attori di interpretare un doppio ruolo. Al centro di tutto ci sono le domande dell'uomo che sono sempre le stesse e attraversano i secoli. Madre Clelia Merloni può offrire ancora oggi delle risposte. (Paolo Damosso)