Carmine Abbagnale

canottiere italiano

Carmine Abbagnale (1962 – vivente), canottiere italiano.

Citazioni di Carmine Abbagnale

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  • I nostri genitori coltivavano ortaggi e fiori e quando non andavamo a scuola, soprattutto d'estate, io e Giuseppe eravamo nei campi a raccogliere e seminare. Ci occupavamo anche delle mucche e di altri animali.[1]

Intervista alla Gazzetta dello Sport, ripubblicata su ilnapolista.it, 5 gennaio 2022.

  • Nel mio cuore tutte le vittorie hanno un posto speciale, ma la giornata che abbiamo vissuto a Seul nel 1988 resterà per sempre nella storia. Eravamo tre fratelli partiti per i Giochi da Messigno, una frazione di Pompei. Già poter vivere insieme quella esperienza equivaleva a una vittoria. Mai avrei pensato di vivere la giornata da sogno, tre medaglie d'oro vinte a distanza di pochi minuti.
  • A volte con Giuseppe non c'era bisogno di parlare. Ci capivamo con uno sguardo. E poi la competizione tra di noi era la nostra benzina in allenamento. Nessuno dei due voleva essere inferiore all'altro. Infine la fiducia. Due fratelli, vivendo quasi in simbiosi, hanno la certezza di come si è allenato il compagno durante tutto l'anno.
  • Ci siamo incontrati spesso con Diego. Addirittura una volta, dopo aver ritirato un premio a Milano, non avevamo il volo per fare ritorno a Napoli. C'era sciopero. Allora chiamammo Diego che subito ci aiutò: "Ragazzi che problema c’è. Vi ospito sul mio aereo privato". E così tornammo a Napoli con Maradona.
  1. Citato in Marco Consoli, «Le nostre braccia regalate al canottaggio», repubblica.it, 9 settembre 2022

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