Bisagno
torrente di Genova
Citazioni sul torrente Bisagno.
- Il Bisagno anche se è alla sinistra di Genova, è l'angelo custode della città. È un torrente docile, servizievole, che ospita con semplicità tutti i servizi, buoni e meno buoni, mercati, mattatoi, carceri e cimitero. Se c'è da mettere l'officina del gas, se ci sono da mettere i depuratori della spazzatura non c'è che il Bisagno. E lui continua la sua corsa tranquillo, orgoglioso dei suoi ponti: Bezzecca, Pila, San'Agata, Castelfidardo, Ponterotto, Carèga; chiaccherino con le passerelle, benefico con gli sterminati orti, terra da cavoli e da pomodori. (Vito Elio Petrucci)
- Il nome antico del torrente era Feritore, che vuol dire cavaliere e cavaliere è finché non piglia cappello. Allora vien fuori tutto il genovese imbronciato che c'è in lui, batte i pugni sul tavolo, si fa violento e incontrollato travolgendo tutto, anche se stesso. Ma il giorno dopo è di nuovo un bambino che gioca a nascondersi ad ogni ombra di ponte. (Vito Elio Petrucci)
- Il putrido e a modo suo affascinante Bisagno (affascinante proprio per la sua incommensurabile bruttezza, così male incassato nel grigioverde dei suoi monti spellati). (Giorgio Caproni)
- Sotto ci scorre il Bisagno, giusto prima di finire in mare. Un rigagnolo fetido che di tanto in tanto diventa grosso e minaccia di allagare mezza Genova con la sua piena di bratta color cioccolato. (Bruno Morchio)