Bartolommeo Capasso

storico e archivista italiano (1815-1900)

Bartolommeo Capasso (1815 – 1900), storico e archivista italiano.

Bartolommeo Capasso

Incipit di La casa e la famiglia di Masaniello modifica

La piazza del Mercato di Napoli, tanto memorabile nella nostra storia, fu rinchiusa nel perimetro della città coll'ampliazione Angioina circa il 1270[1]. Prima di una tal epoca tutta la contrada era un campo vasto ed inabitato, che dalle mura e dai fossati posti ad occidente ed a settentrione, dove ora trovasi S. Eligio ed il Monastero dell'Egiziaca a Forcella, distendevasi verso mezzogiorno ed oriente fino al lido del mare, ed alla chiesa ora parrocchiale di S. Angelo all'Arena, che dal suo sito prendeva una tal denominazione[2].

Citazioni su Bartolomeo Capasso modifica

  • È così! I più grandi uomini, le figure nostre più luminose, non trovarono mai chi si agitasse in loro favore: Francesco de Sanctis e Luigi Settembrini hanno appena due povere teste marmoree in quel giardino pubblico che chiamiamo la Villa; Salvator Rosa, Luca Giordano, Pietro Giannone, Carlo III, nulla; e i monumenti di Napoli sorti da cinquant'anni a questa parte, – salvo qualche rarissima eccezione – rappresentano, nella sciagurata decadenza della Scultura, la Partigianeria, la Politica e l'Intrigo...
    Nemmeno le Accademie, delle quali pure il Capasso fu tanta parte, si mossero per onorarlo. Ma si muovono, forse, le Accademie? O non sono, forse, ora più che mai, acque stagnanti, necropoli anticipate, in cui si adagiano e nicchiano, nel severo raccoglimento che è torpore letale, le Mummie dell'Arte, della Letteratura e della Scienza?
    Conto fra gli Accademici amici illustri e carissimi, viva minoranza d'intelletti fervidi in quelle Case dei Morti; e mi domando da anni perché non si riuniscono, in una iniziativa che qualcuno già tentò di sviluppare! Or vedremo invece altri marmi, non meno brutti di quelli già esistenti, ingombrare le piazze. (Ferdinando Russo)
  • [Riferito a Napoli] La Circe ingrata, che pur glorifica tante bestie, lo vide morire molto vecchio e quasi cieco pel troppo attento indugio degli stremati occhi su le carte: e quasi non s'accorse della dipartita di Lui! [si riferisce alla morte di Bartolomeo Capasso]. (Ferdinando Russo)

Note modifica

  1. Giordano, Hist. Neap. Ms. c. XIII: De his qui pomœrium auxerint; Summonte, Hist. di Nap. I, 64; Tutini, Dei seggi di Napoli p. 10.
  2. Chron. Suessan. ap. Pelliccia, Raccolta di Cronache etc. I, 57; Registri Angioini n. 19 (1274, B.) f. 27; Doc. del 1288 ap. Sabatini, Calend. Napol. Maggio p. 58.

Bibliografia modifica

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